Bruce J. Hawker vol. 2, recensione Historica vol. 31 Mondadori Comics

Pubblicato il 22 Maggio 2015 alle 19:13

Arrivano gli episodi conclusivi di Bruce J. Hawker, l’amatissima e imperdibile saga avventurosa realizzata da Duchateau e Vance! Non perdete un’opera imprescindibile del fumetto di area franco-belga proposta in questo volume della collana Historica!

historica 31 00

Ormai si sa che la collana Historica di Mondadori Comics ha presentato e continua a presentare fumetti bd di qualità eccezionale. Ma se c’è tra essi un’opera imperdibile quella è senza dubbio Bruce J. Hawker, amatissima serie scritta da André-Paul Duchateau e disegnata dal grande William Vance. Le vicende del coraggioso tenente della Royal Navy inglese hanno appassionato tantissimi lettori e sono da reputare tra le migliori storie mai ideate nell’ambito della letteratura disegnata di area francofona.

Nei mesi scorsi era uscito un volume che conteneva i primi racconti e ora ne arriva un altro con gli ultimi quattro episodi. In realtà c’è pure un breve capitolo finale considerato una specie di ideale epilogo. Il serial incentrato su Bruce, infatti, a un certo punto si fermò e non per mancanza di riscontri positivi da parte del pubblico ma perché Vance iniziò ad avere problemi di salute. Il morbo di Parkinson purtroppo lo costrinse ad abbandonare non solo il personaggio ma il fumetto in generale.

Bruce è quindi un tenente impegnato in una serie di missioni pericolose che lo portano ad affrontare i nemici della Corona britannica. Nelle story-line concepite da Duchateau non mancano duelli, inseguimenti, tradimenti, colpi di scena e i vari personaggi (briganti, malviventi, soldati, avventurieri, donne infide e pericolose) sembrano mutuati dalla narrativa d’appendice e dal cinema popolare. Il ritmo della trame è serrato e sincopato e siamo all’insegna dell’intrattenimento allo stato puro, sebbene non manchino riflessioni su argomenti importanti come quello della corruzione del potere.

In questa uscita Bruce dovrà vedersela con un gruppo di briganti a caccia di oro. Una parte della narrazione si svolge in mare e la vastità dell’oceano è uno degli elementi fondamentali della trama. Assume spesso una valenza minacciosa e da questo punto di vista ha una funzione metaforica e simboleggia l’oscurità delle pulsioni umane. Ma Duchateau non si esime dal raccontare una vicenda avventurosa, godibile come non mai.

Le ultime due storie sono invece ambientate sulla terraferma e in particolare in una Londra nebbiosa e suggestiva. In questo caso Bruce si confronta con i misteriosi Giustizieri della Notte, una società segreta di criminali che rapisce gli esponenti della nobiltà per chiedere un riscatto. Il padre adottivo di Bruce finisce nelle loro mani e il nostro eroe si metterà sulle sue tracce. Tra le righe, tuttavia, lo sceneggiatore descrive la corruzione della società aristocratica (e alcuni suoi componenti giocheranno un ruolo cruciale) con il pretesto di una story-line dai toni quasi thriller.

Duchateau utilizza splendidi e seducenti personaggi femminili. Nell’universo narrativo di Bruce J. Hawker le donne sono in genere volitive e coraggiose, spesso moralmente ambigue, e nemmeno stavolta l’autore si smentisce. Testi e dialoghi sono incisivi e mai retorici e costituiscono un altro punto di forza dell’opera. Quanto ai disegni, William Vance, celebrato penciler di XIII, raggiunge i vertici della sua arte. La rappresentazione delle distese oceaniche durante una tempesta sono spettacolari; e lo stesso dicasi per la raffigurazione dei salotti lussuosi dei lord, dei locali fumosi e squallidi frequentati da pendagli da forca e prostitute, dei vicoli nebbiosi e spettrali di Londra, dei sotterranei e così via. Il tratto di Vance è dettagliato e c’è un’attenzione maniacale nei confronti dei particolari dei vascelli, delle armi, delle divise dei soldati e dei paesaggi urbani. E non è da trascurare l’allure erotica delle ragazze che Bruce ha la fortuna di incontrare. I colori di Petra valorizzano le tavole di Vance e il risultato complessivo è entusiasmante. Da non perdere infine il toccante epilogo, di fatto lo struggente addio di Vance al suo eroe e al fumetto in generale.

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