Recensione: House of Mystery 4 – La Bellezza della Decadenza
Pubblicato il 31 Dicembre 2010 alle 12:00
Autori: Matthew Sturges, Bill Willingham (testi), Luca Rossi, Werther Dell’Edera, Richard Corben, Al Davison, Jeff Lemire, Antonio Fuso, Michael Wm. Kaluta (disegni)
Editore: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 19,95, 16,8 x 25,7, pp. 128
Giunge quarto volume House of Mystery, interessante serial Vertigo che propone una nuova versione del classico comic-book horror imperniato sul terribile Caino, tenebroso inquilino della Casa del Mistero, impegnato a narrare storie dalle atmosfere inquietanti. Era questa, almeno, l’impostazione originaria della serie; ma, come sanno i lettori dell’attuale edizione, il burbero Caino, per motivi misteriosi, è stato costretto a lasciare la sua dimora.
L’abitazione si trova ora in una dimensione definita Spazio Interstiziale e si è trasformata in una specie di locale, gestito da Harry il barista, i cui avventori, provenienti da numerose dimensioni e impossibilitati ad uscirne, sono costretti, per passare il tempo, a raccontarsi storie. Oltre ad Harry, un ruolo importante nelle vicende lo hanno rivestito il sensibile Poeta, la corsara Cress e, soprattutto, la bella Fig Keele, una ragazza che ha molto a che fare con la Casa del Mistero e che si nasconde da una misteriosa coppia definita La Concezione.
Scritta da Matthew Sturges, coadiuvato da Bill Willingham, che i fan di Fables ben conoscono, la serie finora è stata caratterizzata da piacevoli atmosfere fantasy/horror, con una struttura narrativa intrigante: ogni episodio, infatti, è imperniato sulle avventure di Fig e dei suoi amici; ma, nello stesso tempo, uno dei tanti personaggi narra una storia auto-conclusiva, scritta e disegnata da autori sempre differenti.
Questo quarto volume, tuttavia, che include i nn. 16-20 del mensile originale, rappresenta, in un certo senso, una svolta. Infatti, fino a questo momento i misteri si erano moltiplicati senza mai giungere a una risoluzione; ma adesso si incominciano ad avere le prime risposte. Innanzitutto, si scoprirà qual è il ruolo del padre di Fig, entrato a far parte del cast; scopriremo dettagli impensabili sul passato del languido Poeta; si spiegherà la vera natura di Harry e si avranno i primi indizi sulla Concezione e le sue finalità. Per giunta, il terribile Caino rientrerà prepotentemente in gioco.
I testi di Matthew Sturges sono efficaci come al solito e stavolta l’autore si è avvicinato ad atmosfere più gotiche rispetto a quelle dei primi volumi, con echi di Lovecraft e di Edgar Allan Poe. Ma non mancano, ovviamente, momenti ironici, con riferimenti più o meno nascosti a ‘Space Oddity’ di David Bowie o al ‘Blue Velvet’ di David Lynch.
La parte grafica è valida: oltre all’abituale Luca Rossi che, a mio parere, migliora episodio dopo episodio (anche se in questa occasione buona parte del lavoro lo realizza Werther Dell’Edera), ne ‘La Bellezza Della Decadenza’ appaiono autentiche leggende del comicdom a stelle e strisce: Richard Corben, che illustra da par suo una storia dark di cani famelici in un tetro castello, in linea con la grande tradizione degli horror comics classici; Jeff Lemire che disegna la storia più stravagante del volume (i protagonisti sono scarafaggi che non avrebbero sfigurato in The Exterminators); e l’eccezionale Michael Wm. Kaluta di Madame Xanadu, anch’egli impegnato a visualizzare un episodio da incubo, con libri maledetti e situazioni degne di un testo di Lovecraft. Ma non sono trascurabili nemmeno Al Davison e Antonio Fuso. Nel complesso, questo quarto volume di House of Mystery è, secondo me, il migliore tra quelli pubblicati e ritengo che la serie meriti di essere letta ed è consigliabile sia agli amanti dell’horror propriamente detto, sia agli estimatori del fantasy. Non rimarranno delusi.
Voto: 8