I 10 migliori film dello Studio Ghibli, secondo MangaForever
Pubblicato il 11 Maggio 2015 alle 17:38
Rispolveriamo insieme i classici sfornati dallo studio che Hayao Miyazaki e Isao Takahata hanno fondato nella prima metà degli Anni Ottanta.
Prima di lasciarvi alla lettura della classifica vi segnaliamo che nella stesura della stessa abbiamo tenuto conto dei soli lungometraggi cinematografici distribuiti ufficialmente nel nostro Paese.
10. Il Castello nel Cielo – Laputa
(Tenku no Shiro Laputa)
di Hayao Miyazaki, 1986
Il primo film a uscire come produzione dello Studio Ghibli racconta le rocambolesche avventure della giovane Sheeta e del giovane Pazu alla volta di Laputa, la città-castello nel cielo di cui si parla nel romanzo I Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift.
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9. I Sospiri del mio Cuore
(Mimi wo Sumaseba, Se drizzi le orecchie)
di Yoshifumi Kondo, 1995
Prima e unica regia per il compianto Yoshifumi Kondo, scomparso tre anni dopo l’uscita di questo film che testimonia tutto il talento dell’ex-animatore e che lasciava presagire una brillantissima carriera.
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8. Pompoko
(Heisei tanuki gassen Ponpoko, Ponpoko – le battaglie dei tanuki dell’era Heisei)
di Isao Takahata, 1994
L’immaginario folcloristico nipponico irrompe nel Giappone dei primi Anni 90 per l’acuta analisi sociale e la denuncia alla speculazione edilizia sottese alla lotta dei tanuki per cercare di impedire che il proprio habitat naturale venga distrutto.
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7. Il mio Vicino Totoro
(Tonari no Totoro)
di Hayao Miyazaki, 1988
L’incontro delle sorelline Satsuki e Mei con il sovrannaturale Totoro è un classico anche tra i classici dello studio, amato tanto dai bambini quanto dagli adulti!
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6. Porco Rosso
(Kurenai no Buta, il Maiale Cremisi)
di Hayao Miyazaki, 1992
“Meglio maiale che fascista!” è il pensiero di Porco Rosso, identità con la quale è noto l’ex-asso dell’aeronautica italiana Marco Pagot dopo essere stato trasformato da una strana maledizione in un maiale antropomorfo, ora cacciatore di taglie che solca i cieli del mare Adriatico a caccia dei pirati dell’aria.
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5. Si Alza il Vento
(Kaze Tachinu)
di Hayao Miyazaki, 2013
L’ultimo lungometraggio del regista Miyazaki, acclamata summa dalla messa in scena matura e per certi versi sperimentale delle tematiche a lui più care affrontate lungo tutta la carriera.
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4. La Tomba delle Lucciole
(Hotaru no Haka)
di Isao Takahata, 1988
Un vero e proprio pugno nello stomaco che non si dimentica facilmente, questo racconto crudo e straziante degli orrori della Seconda Guerra Mondiale vissuti dal giovane Seita e dalla sorellina Setsuko.
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3. La Città Incantata
(Sen to Chihiro no kamikakushi, Sen e la sparizione causata dai kami di Chihiro)
di Hayao Miyazaki, 2001
Il racconto delle vicissitudini di Chihiro nella ‘città incantata’ in cui è scomparsa rappresenta una delle più alte vette raggiunte dallo Studio Ghibli, premiate anche in Occidente con l’Orso d’Oro del Festival di Berlino e l’Oscar dell’Academy.
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2. La Storia della Principessa Splendente
(Kaguya-hime no monogatari, la Storia della Principessa Kaguya)
di Isao Takahata, 2013
Dopo 14 anni lontano dalla macchina da presa, il maestro Takahata sceglie un racconto della tradizione folcloristica nipponica per realizzare un’opera di rara eleganza e raffinatezza artistica.
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1. Principessa Mononoke
(Mononoke-hime)
di Hayao Miyazaki, 1997
San e Ashitaka si guadagnano la vetta della nostra personale classifica Ghibli per l’epicità della storia e l’assoluta potenza visiva della messa scena. Un vero e proprio kolossal!