Avengers Serie Oro n. 3 – Origini
Pubblicato il 13 Maggio 2015 alle 10:20
Quali sono le origini di alcuni dei più amati componenti dei Vendicatori? Scopritele in questo terzo volume di Avengers Serie Oro con storie realizzate da ottimi cartoonist! Un volume consigliato a tutti gli estimatori del gruppo di supereroi più potente della Marvel!
Il successo dei film dedicati ai supereroi Marvel ha avuto come effetto quello di spingere alcuni spettatori ad avvicinarsi agli albi della Casa delle Idee. Molti di essi però non conoscevano i trascorsi complessi dei vari personaggi e l’etichetta di Spider-Man ha cercato di affrontare il problema realizzando negli ultimi anni opere che raccontavano le origini e i momenti più salienti della loro esistenza con uno stile narrativo e grafico più al passo con i tempi. Da un certo punto di vista si è trattato quindi della rilettura in chiave quasi post-moderna di storie entrate nel cuore di generazioni di Marvel fans. In alcune occasioni, inoltre, questi lavori sono stati influenzati da Marvels di Busiek e Ross, miniserie che rievocava la storia del Marvel Universe con un’impostazione iperrealista e pittorica.
La serie Avengers Serie Oro dedicata al gruppo più potente e carismatico della Marvel, i Vendicatori, giunge ora al terzo numero dedicato appunto alle origini di alcuni dei componenti più importanti della squadra. E non si tratta degli episodi originali ma delle riletture più recenti. Il volume si apre con un estratto della collana Mythos imperniato su Capitan America, forse il Vendicatore più amato. Ai testi c’è il britannico Paul Jenkins che dimostra di conoscere bene i trascorsi di Cap, mixando abilmente le impostazioni di Stan Lee con quelle degli autori succedutisi nel corso dei decenni e narrando con uno stile intenso e introspettivo, sovente malinconico, i primordi della Sentinella della Libertà.
Jenkins è stato in grado di comprendere la valenza simbolica e iconica di Cap e la sua aura eroica è ben visualizzata dai dipinti del bravissimo Paolo Rivera che concepisce tavole oscure, fosche, crepuscolari e di grande bellezza formale. Nelle mani di Jenkins e Rivera, quindi, Cap è protagonista di un fumetto adulto e sofisticato che non lascerà indifferente nessuno. Si procede poi con le origini di Ant-Man e Wasp, membri fondatori della squadra, tratte dalla serie di one-shot Avengers Origins. Ai testi c’è un altro autore dai toni introspettivi, Roberto Aguirre-Sacasa che sintetizza vari episodi della vita del tormentato scienziato Hank Pym.
L’autore descrive con abilità l’evoluzione del rapporto affettivo che lega Pym alla bella Janet Van Dyne, scrivendo testi e dialoghi raffinati e profondi. Anche in questo caso l’aspetto grafico è pittorico ed è appannaggio della brava Stephanie Hans, sebbene il suo stile sia più illustrativo che fumettistico e in certi momenti poco dinamico. Ma è un dettaglio che non inficia la qualità complessiva del lavoro.
E’ poi il turno della Visione, uno dei Vendicatori più inquietanti e suggestivi. La storia è narrata da Kyle Higgins e Alec Siegel che prendono tutti gli elementi salienti introdotti a suo tempo dal geniale Roy Thomas, ideatore del sintezoide, e approfondendo la complessa psicologia di Visione, contrapposta a quella più fredda e crudele del terribile Ultron. I dipinti del francese Stephane Perger sono magnifici e molte tavole hanno un impatto visuale spettacolare, tanto che si potrebbe considerare questo episodio come il migliore del sommario.
Non potevano poi mancare Quicksilver e Scarlet ed è l’abile Sean McKeever a raccontarne le origini con riferimenti a Lee e a Claremont, delineando la natura sfaccettata e moralmente ambigua della coppia di fratelli più intrigante della Marvel. I disegni sono di Mirco Pierfederici che svolge un buon lavoro. E il volume si conclude con il Dio del Tuono Thor. Kathryn Immonen non racconta le origini del Figlio di Odino ma piuttosto il suo passato ancestrale, concentrandosi sui rapporti tra lo stesso Thor, il perfido Loki, la bella Sif e Odino. Si collega a varie intuizioni di Stan Lee e di Walt Simonson con un episodio che ricorda i gloriosi Racconti di Asgard dei sixties. Ai disegni c’è il bravo Al Barrionuevo che realizza versioni convincenti e maestose dei character. In definitiva, questa proposta è da tenere d’occhio e potrà piacere sia ai neofiti sia a coloro che già conoscono i personaggi.