Saint Seiya Soul of Gold: recensione episodio 1
Pubblicato il 10 Aprile 2015 alle 22:07
La nuova serie è prodotta da Toei Animation su sceneggiatura di Toshimitsu Takeuchi, con la caratterizzazione grafica di Hideyki Motohashi.
I Gold Saint sono tornati!
Li avevamo lasciati mentre perdevano la vita in un estremo sacrificio davanti al muro del Pianto, nella saga di Hades, ma misteriosamente li ritroviamo ad Asgard. Il primo di loro è Aiolia, che in una notte di neve riprende i sensi nella città, completamente all’oscuro del motivo per il quale è tornato in vita.
Il cavaliere d’oro del segno del Leone, dopo essere svenuto per gli stenti, si risveglia in una prigione accanto a una giovane donna, Lyfia; Aiolia grazie al suo potere del fulmine riesce a evadere dalla prigione con la giovane che gli racconta cosa sta accadendo ad Asgard. Andreas Lise ha spodestato lady Hilma, la rappresentante di Odino in terra, facendo sorgere l’albero cosmico di Yggdrasil per riportare ordine e prosperità al paese. Ma la volontà di Odino non è rispettata e l’albero porterà solo rovina. Lyfia è intenzionata a lottare contro i God Warriors capitanati da Lise e per questo chiede aiuto ad Aiolia che in un primo tempo rinuncia, salvo poi sposarne la causa.
Durante un primo spettacolare scontro con uno dei soldati di Lise, Sir Frodi, il Gold Saint viene messo all’angolo salvo poi avere una visione nella quale il fratello Aiolos gli fa capire che è tornato in vita perché ha ancora qualcosa da sacrificare alla Dea Athena: la sua anima. Viene così investito di una nuova armatura, la Gold Cloth, che ne potenzia il potere e gli fa sconfiggere il nemico. L’episodio si chiude con un colpo di scena: la giovane e all’apparenza innocua Lyfia molto probabilmente è legata a filo doppio con la Dea Athena.
Tornano le bellezze femminili dai tratti eterei, i fisici possenti dei protagonisti maschili, le vistose armature e i forti richiami alla religiosità e al senso dell’onore, tipici dell’opera di Kurumada. Il messaggio del legame dei cavalieri con Athena è forte: nella testa e nel cuore di Aiolia è più viva che mai la volontà di mettere la nuova vita che Odino gli ha regalato al servizio della Dea. E Athena, pur non apparendo, è sempre la grande protagonista della storia. E proprio l’amore per lei fa urlare il leone in Aiolia e incendiare il suo cosmo. E il Saint del leone è solo il primo dei dodici Cavalieri d’Oro che torneranno dall’aldilà, come si intuisce dal preview ,per distruggere la nuova minaccia dell’albero cosmico.
Una buona prima puntata che si ricollega all’indimenticabile e struggente finale della saga di Hades e ci proietta immediatamente nel mondo epico cavalleresco tratteggiato magistralmente da Kurumada che ha fatto sognare i fan di tutto il mondo per anni.
La caratterizzazione grafica non differisce moltissimo da quella della serie classica con l’introduzione di un nuovo tipo di armatura, molto elegante e moderna. La sigla di chiusura dal sapore retrò, Yakusoku no Ashita è una chicca.
Buona la prima!
Il cosmo è tornato a bruciare!