Elektra Vive Ancora di Frank Miller, recensione edizione deluxe Panini

Pubblicato il 10 Aprile 2015 alle 10:20

Ritorna uno dei capolavori di Frank Miller in una nuova edizione deluxe! Che fine ha fatto Elektra, la più letale e seducente ninja del Marvel Universe? E’ viva o morta? Scopritelo in questa pietra miliare del fumetto americano firmata dal maestro di Dark Knight Return!

ELEKTRA VIVE ANCORA EDIZIONE DELUXE

Che Frank Miller, al di là delle polemiche, sia un maestro indiscusso del fumetto americano e mondiale lo sanno anche i sassi ed è sufficiente prendere in considerazione opere dirompenti come Dark Knight Return, Batman Year One e Sin City, giusto per citarne alcune, per rendersene conto. Il controverso autore del Maryland si è spesso confrontato con personaggi cupi e tormentati e da questo punto di vista Devil è senza dubbio significativo. Nella sua leggendaria run di Daredevil, Miller inserì parecchie innovazioni. Dal punto di vista testuale utilizzò stilemi hard-boiled e costruì story-line imperniate su atmosfere noir inusuali per i primi anni ottanta. Ma non mancarono influenze nipponiche, dal momento che Miller fece esordire personaggi come il sensei Stick e la setta di ninja denominata Mano.

E ovviamente non si può non citare Elektra. Bellissima, sensuale, letale, la donna era stata il primo amore di Matt Murdock. Divenuta una spietata assassina a pagamento, si confrontava con Devil in un gioco pericoloso di eros e thanatos, narrato da Miller con testi struggenti e introspettivi ancora oggi di sorprendente modernità. Elektra conquistò i lettori e quando venne uccisa dallo psicopatico Bullseye in un episodio passato alla storia dei comics per molti fu uno shock. Ma Frank amava la sua creatura e in seguito rivelò che non solo era viva ma aveva trovato la pace spirituale dopo essersi liberata dalle pulsioni malvagie che avevano contaminato la sua anima. L’unico, però, a non essere al corrente di ciò era proprio Matt Murdock.

I fan di Devil iniziarono quindi a porsi qualche domanda: Matt verrà a sapere che Elektra è in circolazione? E quest’ultima rientrerà nella sua vita? Le risposte non erano affatto semplici, poiché la Marvel intendeva varare un mensile dedicato a lei e affidarlo a Miller ma quest’ultimo temporeggiava. Inoltre, ai vari cartoonist della Casa delle Idee fu proibito di usarla e le sue apparizioni erano pressoché inesistenti. Miller si limitò a ideare la miniserie Elektra: Assassin, valorizzata dalle straordinarie illustrazioni di Bill Sienkiewicz, che però si collocava prima degli episodi di Daredevil. E solo dopo alcuni anni realizzò una graphic novel, Elektra Lives Again, che Panini Comics ripropone in due versioni: una normale e un’altra deluxe con sovraccoperta-poster.

Devil quindi rivedrà la ninja? Nemmeno in questo caso la risposta è scontata. Le vicende narrate avvengono prima di Born Again, altra straordinaria saga milleriana. Matt Murdock non ha dunque subito il crollo psicologico per colpa di Kingpin e non si sa nulla sui segreti di Karen Page (c’è però qualche accenno al riguardo). E appare Elektra che affronta ninja e assassini di vario tipo. Ma dove avvengono queste battaglie? Su un piano reale o in un’altra dimensione? E se, peggio ancora, avvenissero nella psiche di Matt Murdock, un uomo ossessionato dai sensi di colpa (i riferimenti al concetto del peccato e ai simboli giudaico-cristiani abbondano) e assillato dal ricordo di una ragazza che ha condizionato la sua esistenza?

Sebbene il volume sia dedicato a Elektra, Devil è il co-protagonista della storia. E un ruolo importante l’assume un altro attore della saga milleriana: Bullseye, colui che dovrebbe avere ucciso la ninja e che Miller ci presenta in una versione agghiacciante, degna di uno psicopatico autentico. Frank, peraltro, non curandosi della continuity, lo fa morire in maniera allucinante, senza risparmiarci i dettagli più estremi.

I testi sono magnifici, profondi, di valenza letteraria, e Miller scrive stupefacenti monologhi interiori, dimostrando una capacità di analisi psicologica sbalorditiva. Ma l’opera è validissima pure dal punto di vista grafico. Che Miller sia un disegnatore di grande livello è notorio ma in Elektra Lives Again raggiunge vette artistiche innegabili. Alterne vignette minuscole dai primi piani intriganti ad altre di ampie dimensioni. Le sequenze di Elektra alle prese con i suoi avversari sullo sfondo di desolate ambientazioni nevose hanno un dinamismo di notevole impatto visivo. Lei stessa è al contempo sensuale ed erotica ma anche macabra e quasi mortifera, a causa degli sguardi freddi e della piega minacciosa delle labbra. Matt evoca tensione e freddezza in ogni pagina e gli sguardi malati di Bullseye sono da brivido.

Parecchie tavole, sovente concepite da prospettive inusuali, sono ricche di dettagli e pullulano di personaggi (in una si nota persino il farsesco Garrett, l’agente SHIELD di Elektra: Assassin); le architetture, gli interni delle chiese o dei sotterrerai oscuri usati dai ninja per i loro orribili rituali o dell’abitazione lussuosa di Matt rivelano gli influssi del design. Si devono poi elogiare i colori della bravissima Lynn Varley, la compagna di Frank, che rendono giustizia alla sua arte. La Varley usa sfumature tenui ed evanescenti, per esempio nella pagine ambientate al cimitero o nei paesaggi nevosi; ma in altri momenti prevalgono quelle più cupe e intense. In poche parole, abbiamo a che fare con un capolavoro che non può mancare nella vostra libreria.

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