The Walking Dead Volume 21 – La recensione
Pubblicato il 9 Aprile 2015 alle 19:25
La resa dei conti tra Rick e Negan, lo scontro di due comunità e di modi di pensare: chi la spunterà??
Il volume 20, la prima parte di Guerra Totale, fino ad ora lo story-arc più lungo per The Walking Dead, è stato un volume esplosivo in tutti i sensi, in cui la comunità capitanata da Rick è arrivata allo scontro tanto atteso con Negan ed i suoi. Fallito l’attacco alla loro fortezza, la battaglia si era spostata ad Alexandria, con numerose perdite,e il colpo basso di Negan, che ha inviato Holly ormai infettata per seminare il panico tra Rick e compagni.
Solo l’intervento di di Maggie, ora capo di Hilltop, aveva parzialmente salvato la situazione. Questo volume 21 si apre con un Rick in lento recupero dalla commozione celebrale per l’esplosione nel precedente volume, sta facendo in conti con una situazione piuttosto disperata, in cui la fuga sembra sempre di più essere l’unica soluzione possibile. Ezekiel sembra ormai volersi tirare fuori, e ormai i non-morti stanno superando tutte le barriere di protezione.
Intanto Negan ha catturato Eugene, e intende sfruttarlo per produrre proiettili: assistiamo quindi ad un altro sfogo di questo folle personaggio, che ben presto rivela un altro dei suoi folli piani: infettare tutte le armi con il sangue degli zombie, in modo da avere in mano vere e proprie armi biologiche, letali al solo contatto con la pelle.
Dopo una prima sessantina di pagine abbastanza fitte di dialoghi, giusto per risolvere qualche situazione in sospeso, inizia l’effettivo scontro finale: le pagine sono molto movimentate e abbastanza avvincenti, con la solita alternanza di ritmo tra azione e pause, anche se ogni tanto regna un po’ di confusione.
Lo stratagemma delle armi infette come si immagina è un ottimo pretesto per qualche colpo di scena, anche se questa idea tutto sommato intelligente non porta, alla fine dei conti, lo scompiglio che si aspettava. Il fulcro del volume, quello che da tanto si attendeva, è lo scontro finale tra Rick e Negan: senza ovviamente voler rovinare nulla al lettore, devo dire che ho trovato la risoluzione della vicenda piuttosto deludente.
Dopo tutta la costruzione riuscitissima del personaggio e della sua comunità, che aveva richiesto più di un volume, questa resa dei conti mi è sembrata affrettata, come se Kirkman non vedesse l’ora di ribatlare la situazione e passare a quella successiva.
E anche da questo punto di vista, questa Guerra Totale non ha portato, alla fine dei conti, questi grandi sconvolgimenti tra il cast dei protagonisti, a differenza di altre situazioni dove la fine della saga segnava svolte davvero decisive, basti pensare alla fuga dalla prigione dopo lo scontro col Governatore.
Insomma, Kirkman ha creato un avversario davvero memorabile ma non è riuscito, in questo volume, a rendergli pienamente giustizia. Lo stesso finale non lascia in realtà così ansiosi di sapere quali saranno gli sviluppi per Rick, Carl e compagni, anche se sappiamo che sicuramente i colpi di scena sono dietro l’angolo.
Questa Guerra Totale rimane comunque una buona saga, minata dalle ultime pagine purtroppo non all’altezza. Vediamo ora se Kirkman deciderà di dare una svolta netta alla serie, che mi aspettavo sinceramente in questo volume, altrimenti il peso degli ormai tantissimi volumi comincerà a farsi sentire.