Recensione: Tutto quello che so l’ho imparato dal mio cane

Pubblicato il 20 Dicembre 2010 alle 10:49

Autrice: Suzy Becker.
Casa editrice:
Rizzoli.
Provenienza:
Stati Uniti.
Prezzo:
12,50 Euro.
Note:
100 pag., brossurato, colore, formato orizzontale 13×18.


Tutto quello che so l’ho imparato dal mio cane ” è il divertente e poetico seguito di “Tutto quello che so l’ho imparato dal mio gatto”, sempre della medesima autrice, Suzy Becker, che con la sua cagnolina e la sua gatta, e un titolo praticamente già scritto per entrambe bello che pronto, ha sfornato tra questo e l’anno scorso le due suddette opere, addirittura best-seller internazionali da milioni di copie.

Un po’ di perplessità su tale clamoroso successo un po’ sorgono, perché il volume per quanto interessante è di un’esilità estrema; l’autrice, e nel caso anche illustratrice, ci mostra con una sequenza di vignette, talvolta più strutturate, talvolta un’unica immagine per pagina, senza particolari soluzioni di continuità, vizi, difetti, qualità, pregi e “umanità” insiti nella sua fida Wylie, allargando di quando in quando il discorso anche ad altri cani conosciuti o incrociati dal suo.

Le situazioni sono le più disparate quanto divertenti e “carine” si possano immaginare abbiano per protagonista il proprio cane, con la quasi certezza, almeno nel caso, che siano state tutte vissute per davvero in prima persona; assistiamo così a come si comporta di fronte alla gatta, agli altri cani, a ignari passanti, come faccia le feste e avvisi quando è felice e contenta, soprattutto a come condivida la sua esistenza con la sua affettuosa padrona, e come amorevolmente ricambi, a modo suo chiaramente, le altrettanto amorevoli cure della sua tutrice umana.

Disegni, o meglio illustrazioni, anche qui estremamente stilizzate e sintetiche, in grado di cogliere sufficientemente bene le espressività e le emozioni che si vogliono trasmettere al lettore, colorate l’essenziale con una mano di acquerello, gradevole ma forse troppo rarefatto; resta quindi un volumetto, anche apprezzabile per le tematiche e soprattutto per il modo abbastanza buono in cui vengono comunicate, ma si legge in dieci minuti e a sfogliarlo velocemente le pagine sembrano più bianche che disegnate (questo, a voler fare una considerazione molto prosaica e molto terra terra).

Inoltre, non si può dire che proprio tutte le vignette siano così riuscite, talvolta qualche ritratto sembra quasi pretestuoso, come a dover mostrare per forza il cane fare qualcosa tanto per occupare un’altra pagina, dando l’impressione di assistere a una sequela di divertissement che passano così in fretta che quasi non ci si accorge di averli letti; magari ecco, dall’altro lato servirebbe un approccio alla lettura che sia quanto più riflessivo e meditato possibile, in modo da poter gustare ogni tavola, per quanto brevissima, più a lungo e quindi fino in fondo, cosa probabilmente più facile se si è al contempo padroni (felici) di un proprio animale da compagnia (magari non necessariamente proprio un cane).

L’insolito (e piccolo) formato orizzontale, sembrano collocarlo quasi tra quelle categorie di volumetti pocket usa e getta, se non fosse che l’edizione è invece assolutamente di ottima qualità, sia per quanto riguarda la carta e la stampa che per la rilegatura; da notare che l’editore è Rizzoli e non Rizzoli-Lizard, ovvero la sotto-etichetta dedicata specificatamente alle opere fumettistiche, cui questa evidentemente non è perfettamente collocabile, passando forse meglio per una sorta di romanzo illustrato (ma con pochissimo testo e più illustrazioni, peraltro minimaliste pure loro).

Un must per chi ha un cane e lo adora, e non ritiene la spesa di 12 Euro e 50 (decisamente un po’ alta per il prodotto in sé) eccessiva (dal lato sentimentale ovviamente, non c’è prezzo che tenga).


Voto: 6 e 1/2

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