Brigada di Enrique Fernández – Recensione
Pubblicato il 9 Aprile 2015 alle 16:00
Tunuè porta in Italia un’esclusiva mondiale di Enrique Fernández realizzata in principio grazie ad un riuscitissimo crowfunding.
Enrique Fernández nasce come creatore di storyboard per lungometraggi animati (El Cid, la leyenda, Nocturno), questa esperienza caratterizzerà il suo stile di ampio respiro, sempre dettagliato e dal tratto pittoresco. Nel 2004 debutta nel mondo del fumetto, in Francia dove lavora con lo scrittore David Chauvel per l’adattamento de Il Mago di Oz e realizza Les Libérateurs, pubblicato dalla casa editrice svizzera Paquet e da Glénat in Spagna. Nel 2009 scrive e disegna L`île sans sourire pubblicata da Drugstore e nello stesso anno pubblica in Italia Aurore. Nel 2014 vince il Romics d’Oro e pubblica I racconti dell’era del Cobra. Una carriera di tutto rispetto per un autore brillante ed esplosivo.
Brigada è il suo racconto fantastico, realizzato grazie ad una campagna di crowfunding, del quale Tunuè è diventato poi l’unico editore internazionale. Si tratta di un’epopea fantasy ispirata ai racconti dello scrittore polacco Andrej Sapkoski.
In una terra fantastica la nebbia chiamata Voirandeer sta divorando e distruggendo velocemente tutti i villaggi che incontra sulla sua strada, per questo Elfi Oscuri e Nani, sotto il comando delle Streghe, hanno messo da parte le loro divergenze per combattere il flagello. La “Brigada” dalla quale prende il nome l’opera è composta da un mucchio di mercenari che saranno nostri compagni durante tutto il viaggio. Il loro capo, Ivro, è scomparso in guerra. La loro nuova guida si arrenderà alla loro completa indisciplina. Le Streghe continueranno a muovere i fili da burattinai di Elfi e Nani.
L’unica speranza sembrerebbe risiedere nei due umani Loon e Senda, figli di un vecchio condottiero la cui stirpe crede ancora nell’eroe mitologico Daurin, l’unico che potrà sconfiggere il Voirandeer. Una storia che si basa su stilemi classici ma che sarà capace di sorprendere grazie alle numerose sottotrame.
Brigada è un’epopea fantasy dall’inaudita potenza grafica accompagnata da un uso magistrale dei colori, sempre armoniosi. Fernández mantiene un tratto tipico delle illustrazioni, sì spettacolare ma che rallenta effettivamente il dinamismo di alcune scene, insieme ad una continua ricerca del dettaglio. Per compensare però l’autore divide la pagine in un ampio numero di vignette favorendo lo scorrere delle scene. L’impianto grafico non è l’unico punto di forza di quest’opera perfettamente strutturata: tutti i personaggi infatti appaiono perfettamente caratterizzati ed esaltati dalla situazione di guerra. Ogni elemento risulta umano e dalla personalità marcata. Non esistono personaggi di contorno, tutti hanno un certo spessore ed un valido elemento introspettivo.
I concetti esposti da Fernández sono molto interessanti: si passa dal tradimento alla cupidigia. L’autore analizza un mondo terrificante nel quale è pericoloso muoversi, in cui non esistono eroi. Una terra che è l’equivalente di una prigione a cielo aperto. Siamo accompagnati da una costante ricerca della libertà che però si rivelerà orribile e spaventosa in un’ambientazione popolata da mostri e creature terrificanti. Proprio l’ambientazione creata da Fernández risulta perfetta, ogni razza ed ogni sfondo hanno le proprie particolarità e si imprimono con forza nella mente del lettore. Da riconoscere la stupefacente abilità di creare un universo convincente e coinvolgente, attraverso una trama fitta dai numerosi possibili rivolti.
Infatti Brigada non termina con il secondo numero e noi possiamo solo aspettare trepidanti il seguito, sicuri che si tratterà di un’opera ugualmente potente ed affascinante, piena zeppa di personaggi dalle mille sfaccettature.