Detroit Metal City vol.10, recensione Goen Manga
Pubblicato il 30 Marzo 2015 alle 19:00
Si conclude il folle manga sul Death Metal di Kiminori Wakasugi dopo una lunga attesa per i fan italiani.
Dopo due anni è finita la pubblicazione di ‘Detroit Metal City’ da parte di Goen, anche se gli anni sono stati molti di più per chi aveva iniziato a leggerlo con l’edizione Planeta DeAgostini interrotta dopo il numero 6. Posso già dirvi che è valsa la pena di attendere così tanto, nel caso non abbiate potuto o voluto leggerne la fine in un altro modo. Se già dopo il cliffhanger del nono volume potevamo aspettarci grandi cose, per questo finale le attese sono state ampiamente ripagate.
Abbiamo infatti un finale che ripropone e amplifica tutti i topoi narrativi dei primi volumi, ossia le imprese malvagie commesse da Negishi nei panni del suo alter ego Johannes Krauzer II, che vengono a loro volta esaltate, esagerate ed infine mitizzate dai fan in delirio dei DMC. Assistiamo così allo scontro finale sul palco che porta alla nascita definitiva della leggenda di Krauzer e degli altri Detroit Metal City, che non potevano di certo mancare e che anzi, soprattutto uno, lasciano anche il loro marchio!
L’autore in questa ordalia metal dà sfogo a tutta la sua “malvagità”, non lasciandosi sfuggire l’occasione per infilarci anche un pizzico di satira non solo sociale ma anche sulla classe politica giapponese e di riflesso sulla nostra.
Dopo la consacrazione definitiva a Demone Supremo del Death Metal mondiale, Negishi non può più rifiutare il suo destino ed è così che nell’epilogo della storia arriva il lungamente atteso confronto con l’amata Aizawa!
Wakasugi si mostra in gran forma, oltre che ai testi, anche ai disegni, che grazie al suo tratto inconfondibile, oltre ad incidere sulla carta le emozioni vissute dai personaggi, coinvolgono il lettore grazie ad uno storytelling che si fa frenetico man mano che la vicenda si avvicina al suo culmine, fino a diventare forsennato quando la folla acclama il ritorno dei DMC!
L’edizione Goen è molto buona come stampa ed adattamenti grafici, presentando solo una leggera trasparenza della carta come unico difetto in un volume altrimenti pienamente soddisfacente.
E quindi non mi resta che ricordarvi una cosa…
GO TO DMC! GO TO DMC! GO TO DMC!