Dragon Ball Xenoverse – Recensione
Pubblicato il 31 Marzo 2015 alle 19:51
La linea temporale dell’universo di Goku è in pericolo, Towa e Mira guidati da Demigra rappresentano la nuova minaccia incombente sui Guerrieri Z, i nemici del passato vengono potenziati e i nostri eroi non sono in grado di batterli. Trunks, disperato, chiede al drago Shenron un guerriero abbastanza forte che possa aiutarli. Quel guerriero sei tu. Fra gli epici scontri storici e inediti duelli il nuovo guerriero affiancherà i nostri eroi in una battaglia per la salvezza del tempo.
Un po’ di storia
Il re degli shonen battle di Akira Toriyama torna con un nuovo gioco, sviluppato dallo studio Dimps e distribuito da Namco Bandai per PC, PS4 e 3, Xbox One e 360, il quale rimescola le carte in tavola della trama, in modo tale che al giocatore rodato di questo brand venga data nuova linfa e al novizio venga data la possibilità di rivivere gli epici momenti della storia del manga. Dopo una miriade di titoli che non hanno mai accontentato ed entusiasmato i fans legati ed affezionati a “Dragon Ball Tenkaichi 3” pietra miliare di questo tipo di picchiaduro, ci si ritrova fra le mani un titolo rinnovato sotto ogni aspetto.
Il suo primo punto forte è la personalizzazione del personaggio principale, scegliendone persino la razza d’appartenenza (divise in 5 famiglie: Sayan, Namecciani, Majin e clan di Freezer), ognuno con le proprie caratteristiche e punti di forza e debolezza, per poi passare ad un complesso e originale assemblaggio degli aspetti fisici e dello stile di combattimento. In questo si nota già un bel passo in avanti per la minuziosità con la quale un giocatore per rendere il proprio personaggio completo dovrà spendere molto tempo per sbloccare molte mosse e poteri attraverso quest secondarie. Si può certamente dire che il gioco si distacca dal genere picchiaduro per mettere piede nel genere dei gdr o MMORPG per la così ampia personalizzazione dei personaggi.
Longevità
Oltre questo la longevità del gioco è nettamente allungata anche dalla sola campagna da completare, la quale come sempre ci farà rivivere i momenti della storyline principale, differenziandosi anche per scontri inediti come quelli con alcuni Guerrieri Z (come Gohan, Vegeta e Gotenks) ipnotizzati dai nuovi villains di questa storia. Senza considerare che ci sono una quantità enorme di oggetti da sbloccare che portano il game a protrarsi per quasi 100 ore per un completamento del 100%. Degne di nota la presenza delle sfere del drago, e di Tokitoki City, un hub online dove si possono cercare e trovare compagni di avventure, creare dei team, affrontare tornei e dove viene data la possibilità di esibirsi in pose invidiabili, che farebbero intimidire anche la squadra Ginew.
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Grafica
Il comparto grafico non eccelle, ed è chiaro come questo sia un titolo cross-gen, ma non per questo è una delusione per gli occhi, attraverso la cel-shading viene mascherata bene una pochezza poligonale evidente.
Ritornando sulla personalizzazione del personaggio si può notare come graficamente riesca ad avvicinarsi allo stile del manga nei visi, nelle corporature e nel vestiario, che vanno però in contrasto con le ambientazioni vaste e spoglie di dettagli che ricordano gli ambienti presenti nel fumetto. Di sicuro questo aspetto non intacca minimamente un gioco pieno di contenuti e rinnovato sotto aspetti più importanti.
Combat System
Il combat system è un po’ coriaceo e non arriva al sistema preciso di un Tenkaichi, ma si differenzia per complessità attraverso parate precise, combo, colpi energetici dalla distanza e scatti in volo. Per completare lo stile di combattimento di un personaggio ci sono missioni secondarie da svolgere, lo stesso vale per il protagonista che verso gli scontri finali, dove il livello di difficoltà si alza prepotentemente, dovrà essere potenziato nel modo giusto per poter affrontare avversari di livello superiore.
Il competitivo invece è incredibilmente sbilanciato. Fin quando ci si cimenta in partite locali con amici non ci sono grossi problemi, visto che si usano principalmente i personaggi preesistenti della serie e il roster è ampissimo come sempre. Il problema si fa evidente solo quando si provano le partite ranked e si nota come ci siano alcune combinazioni di abilità assolutamente oltre ogni logica, o potenziamenti passivi che favoriscono lo spam di mosse letali.
In definitiva questo è un gioco che rinnova, avvicina e sorprende i vecchi appassionati di questa grande saga e i nuovi giocatori non avvezzi al titolo. Un rilancio che fa ben sperare per il futuro.