Recensione: Prohibited Book
Pubblicato il 14 Dicembre 2010 alle 12:15
Autori: Luis Royo (testi e disegni), Ròmulo Royo (dipinti)
Casa Editrice: Rizzoli/Lizard
Provenienza: Spagna
Prezzo: € 22,00, 17 x 26, pp. 144
Quando Alan Moore, coadiuvato dalla moglie Melinda Gebbie, decise di realizzare Lost Girls, un fumetto che faceva del sesso esplicito la sua cifra stilistica essenziale, aveva cercato di trovare una risposta a un quesito non di poco conto: è possibile realizzare un’opera che si potrebbe definire pornografica riuscendo a pervenire a un grado di valore artistico e di validità estetica indiscutibile? (Desumo tale notizia dall’intervista che il Magus ha concesso ad Eddie Campbell, inserita in appendice a Un Disturbo del Linguaggio, pubblicato in Italia da BD).
Ci ho ripensato leggendo questo stupendo Prohibited Book e la risposta che mi sentirei di dare è positiva. Non c’è da stupirsi, considerando che l’autore è Luis Royo, maestro spagnolo dell’erotismo grafico, conosciuto prevalentemente per il controverso Dead Moon, qui affiancato, però, da Ròmulo Royo, che impreziosisce il volume con i suoi fenomenali dipinti.
Tuttavia, se in altre occasioni ho scritto senza remore di trovarmi in difficoltà nel rendere a parole la grandezza di determinate opere, in questo caso la difficoltà è maggiore del solito e, quando ho chiuso Prohibited Book, mi sono domandato: ‘Perché tocca sempre a me? Come faccio a riassumere tutte le cose che Royo ha evocato?”
Ci proverò anche stavolta. Prima di tutto, va puntualizzato che Prohibited Book non è per tutti e il contenuto potrebbe effettivamente essere considerato, a tratti, piuttosto forte (peraltro, l’edizione della Rizzoli/Lizard è quella integrale, priva di censure). Nell’introduzione, Royo afferma, anche se con evidenti intenti provocatori, che il libro è stato concepito per un solo scopo: la masturbazione.
Tuttavia, se le bellezze mozzafiato raffigurate all’interno potrebbero far nascere al lettore molte fantasie, i testi di Royo non sono facili; anzi, hanno un’impostazione filosofica e l’autore mixa gli stilemi della fiaba, quelli della saggistica, del surrealismo e dei racconti erotici di Anais Nin, con influssi decadenti, e la sua scrittura lascia spiazzati. Per giunta, Prohibited Book non narra una storia; casomai abbiamo un insieme di embrioni di storie, di testi che accompagnano illustrazioni e dipinti, spesso a tutta pagina, imperniati su fascinosi personaggi femminili.
I riferimenti culturali abbondano: c’è la grande tradizione dei libri erotici illustrati; la forte presenza dell’immaginario gotico (una delle sensuali eroine di Prohibited Book è una famelica e vogliosa vampira); ci sono accenni al satanismo di Anton LaVey, con le donne di Royo che si accoppiano con esseri meccanici (la Chiesa di Satana di LaVey da anni sostiene l’uso degli androidi a fini sessuali); all’occultismo e alla mitologia, con accoppiamenti tra donne ed esseri mostruosi; non mancano, inoltre, lesbismo e sadomasochismo e perfino una vaga sensibilità omo-erotica (in un paio di ritratti maschili).
In poche parole, Prohibited Book è un viaggio nei meandri del desiderio e della libido, contrassegnato dalla costante contrapposizione Eros/Thanatos che ha suggestionato una pletora di artisti nel corso dei secoli, qui rappresentata dagli inquietanti demoni che possiedono carnalmente donne che definire desiderabili è un eufemismo.
Come nel caso dei volumi realizzati nei primi del Novecento dai maghi Aleister Crowley e Austin Osman Spare, Prohibited Book è un libro sconcertante e i disegni di Royo sono Arte allo stato puro e sfido chiunque a rimanere indifferente di fronte ad essi, se avrà la possibilità di ammirarli. E gli esperimenti pittorici di Ròmulo Royo che, in determinati momenti, e facendo le debite proporzioni, mi hanno fatto pensare a certi esiti creativi di Dave McKean, non potranno non suscitare emozioni. Prohibited Book non è per i bigotti, intendiamoci. Ma è un’opera di indiscutibile qualità. E tanto basti.
Voto: 9