Ghost in the Shell Arise – Sleepless Eye – vol.1, la recensione del prequel del cult cyberpunk

Pubblicato il 20 Marzo 2015 alle 10:30

Edito da Star Comics il manga del nuovo progetto animato dedicato al cult cyberpunk di Masamune Shirow, dal duo Fujisaku/Oyama

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Ghost in the Shell Arise – sleepless eye – può dirsi la side story del celebre saga del manga del maestro Masamune Shirow. Sceneggiato da Junichi Fujisaku con i disegni di Takumi Oyama, racconta il dietro le quinte della nascita della Sezione 9, un’organizzazione governativa segreta fittizia, che riporta direttamente al primo ministro del Giappone. L’organizzazione è guidata dal tenente colonnello Aramaki, soprannominato “capo scimmia”, mentre l’unità d’azione è guidata dal Maggiore Motoko Kusanagi, sotto il cui comando ci sono Batou, Togusa, Ishikawa, Saito, Paz e Boma. Trattandosi di un prequel ci sono delle differenze con la story line del gigantesco franchising del fenomeno Ghost in the Shell: la sezione 9 è ancora un’entità astratta che andrà a costituirsi nello svolgersi della trama. Protagonisti di questo primo volume sono Batou e Motoko, di cui leggiamo uno scorcio del loro passato e assistiamo al loro primo drammatico incontro. Entrambi dotati di personalità prorompenti è inevitabile che collidano al primo sguardo, salvo poi diventare commilitoni e “compagni d’arme”.

La storia si concentra sul passato di Batou quando ancora era arruolato nei Rangers prendendo spunto dalla cattura e uccisione di Noroshi, un attentatore specialista in esplosivi, un tempo grande amico dell’uomo. Il combattimento tra i due ex compagni, così come gli altri presenti nel volume è reso molto bene, con gran realismo con il coinvolgimento del combattimento corpo a corpo, tramite l’utilizzo delle armi cyborg di cui i protagonisti sono dotati. Il finale è toccante e rivela molto della personalità di Batou, un orso dal cuore tenero che ama i suoi compagni e li difenderebbe a costo della vita. La seconda parte del volume si addentra quindi nel suo passato da ranger, quando ancora compagno di Noroshi si trova ad affrontare una situazione pericolosissima: insieme ai suoi rangers viene sballottato in una subdola guerra tra esercito e governo, e viene abbandonato sul campo di battaglia. Dopo aver tratto in salvo il primo ministro di una nazione straniera, in un’azione rocambolesca durante la quale fa la sua entrata in scena una splendida Motoko con capelli corti e atteggiamento durissimo, un improvviso colpo di Stato rovescia la situazione e i rangers si ritrovano nel mirino di un attacco aereo militare. Una situazione disperata che chiude un primo volume che si legge tutto d’un fiato, grazie alla forte dinamicità delle scene e ai dialoghi ridotti allo stretto necessario dettato dalla frenesia dell’azione.

Disegni perfetti: sensuali nel rappresentare le sinuose curve della protagonista femminile e virili nel tratteggiare la spiccata mascolinità dei personaggi maschili. Messi uno accanto all’altra, Botou e Mokoto sono la sintesi esatta della differenza fisica tra uomo e donna, ma nel contempo della similarità sostanziale nei due caratteri forti e determinati. Una gioia per gli occhi di lettori e lettrici.

Per chi è nuovo all’immenso universo di Ghost in the Shell la lettura di questo manga sarà sicuramente un input per appassionarsi alle intricate vicende di un mondo cibernetico ma ricco di umanità. I fans saranno entusiasti nel leggere gli albori di una saga senza tempo.

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