Recensione: Gagoze vol. 1 (di 5)
Pubblicato il 13 Dicembre 2010 alle 10:55
Autore: Ahn Dongshik.
Casa editrice: Ronin Manga.
Provenienza: Giappone.
Prezzo: 5,90 Euro.
Note: 192 pagine, b/n.
Gagoze è un’entità mostruosa protagonista della più antica leggenda sui mostri del Giappone che sia stata tramandata fino ai giorni nostri (!), e in effetti è qui ritratto con un look efficacemente spaventoso dal bravissimo Ahn Dongshik; l’autore è di origini coreane, ma ha una particolare predilezione per le leggende folkloristiche giapponesi, come dimostra chiaramente l’opera in questione prodotta appunto da una casa editrice del Sol Levante, ovvero la Gentosha.
Nel Giappone feudale del 1400, il subdolo Shogun dell’epoca invia una spedizione militare per stanare e distruggere proprio il mostro più terribile e temuto di tutti, il Gagoze, impresa fallita da tutti i suoi predecessori quanto altrettanto importante per consolidare il suo potere sul paese; a conferma di ciò non ha esitato ad inviare a capo della spedizione anche il suo giovane figlio di dieci anni, il quale ovviamente bardato e armato di tutto punto è lì esclusivamente per motivi politici per non dire che è solo di peso.
Il vero avversario è invece un giovane quanto misterioso monaco taosista, portatore di una singolare maschera che ne cela le terribili fattezze, figlio a sua volta del consigliere dello Shogun, ed esperto di sortilegi quanto basta per portare a termine la sua missione; la battaglia si svolge breve ma intensa ed ha come inaspettato risultato quello dl ridurre ai “minimi termini” l’orribile mostro, annientandolo quasi del tutto.
Lo Shogun, decisamente un losco personaggio e a modo suo altrettanto mostruoso, decide allora di far lanciare una maledizione su quanto rimane del terribile Gagoze, ora ridotto apparentemente a un innocuo bambinello magari solo un po’ dispettoso, ordinando al monaco di ucciderlo solo quando tornerà a cibarsi di carne fresca (umana o animale che sia), cosa per la quale è solo una questione di tempo.
Ma i guai per l’ormai “simpatico” Gagoze non sono finiti, perché prima ancora della minaccia dello Shogun, dovrà scampare alle ritorsioni di TUTTI gli altri mostri della selva oscura sulla quale regnava incontrastato e che ora ovviamente vogliono ancora più ardentemente vendicarsi di lui; peccato per loro che, nonostante le apparenze, Gagoze non sia ancora del tutto finito.
Non c’è che dire, una volta tanto gli strilli entusiastici delle solicits o delle introduzioni non sono completamente fuori luogo, ma riportano abbastanza fedelmente i pregi di questo manga bizzarro, scritto e disegnato da un coreano, che però dimostra tutta la sua passione per i mostri giapponesi dipingendoli in maniera veramente suggestiva e a tratti inquietante; buona anche la trama che presenta un buon ritmo, un’atmosfera molto dark e un intreccio anche interessante, cesellata con alcuni protagonisti tutto sommato ben caratterizzati, il tutto spruzzato con la giusta dose di mistero e soprannaturale.
Ottima, secondo gli standard abituali della Ronin fin dagli esordi, l’edizione, sia per rilegatura, carta e stampa; molto utili le note per chiarire alcuni aspetti storici e delle leggende sui mostri nipponici (forse ce ne potevano stare anche un paio di più), in tal senso è da appoggiare il consiglio riportato nelle pubblicità in appendice di approfondire il discorso con i due libri pubblicati da Kappa Edizioni, “L’Enciclopedia del Mostri Giapponesi” e “L’Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi” entrambi del maestro Shigeru Mizuki, il creatore di quel “Kitaro dei Cimiteri” a cui indubbiamente anche quest’opera deve molto (potete verificarlo recuperando il suo manga in tre volumi uscito per d/visual qualche tempo fa).
Voto: 7 e 1/2