Deadpool n.14 – Recensione del numero speciale sul matrimonio di Deadpool
Pubblicato il 16 Marzo 2015 alle 16:30
Siete tutti invitati alla cerimonia che mai vi sareste aspettati: il matrimonio di Deadpool !!! Scoprite chi sarà la fortunata (?!) consorte del mercenario chiacchierone e come festeggeranno il lieto evento ! In più, tante storie brevi realizzate da tutti gli scrittori che abbiano mai avuto a che fare col personaggio !!!
Di tutti i personaggi che affollano l’universo Marvel, forse quello che ci saremmo meno aspettati di vedere seduto all’altare, pronto a convolare a nozze, è proprio Wade Wilson, alias Deadpool. E invece il brillante duo di scrittori Brian Posehn e Gerry Duggan decide di spiazzare tutti anche stavolta, con un evento di grande richiamo che punta furbescamente i riflettori sullo loro testata.
Già la notizia del matrimonio, infatti, era di per sé eclatante, ma inizialmente c’era anche il mistero che avvolgeva la sua consorte, col volto coperto da un velo nella spettacolare doppia cover di Scott Koblish, entrata di diritto nel Guinness dei Primati per annoverare al suo interno il maggior numero di personaggi mai visti in una sola copertina.
Essendo già stato pubblicato anche qui in Italia il primo volume che raccoglie la miniserie Deadpool: La sfida di Dracula, ormai l’incognita sull’identità della futura sposa non sussiste più, tanto che in questo numero la potremo ammirare sin da subito in tutto il suo splendore e in tutte le sue forme, sia umanoidi che mostrouse….!
Dopo i tragici eventi della Corea del Nord nella saga Il Buono, il Brutto, il Cattivo, le vicende del mercenario chiacchierone stavano prendendo una piega un po’ troppo cupa e seriosa, soprattutto per quanto riguarda lo stato d’animo di Wade, tormentato dai sensi di colpa e meno incline alle battute. Era evidente che una situazione del genere non poteva andare avanti per troppo tempo, in quanto l’ironia dissacrante e demenziale del personaggio è uno degli elementi che più lo caratterizza e lo fa amare dal pubblico.
Ci voleva una svolta epocale, dunque, che riportasse il sorriso e la serenità sul volto tumefatto di Wade. E quale idea migliore di un matrimonio ?! Perdipiù con una donna forte e tenace almeno quanto lui, abituata a convivere con i mostri e quindi capace di andare oltre la bellezza esteriore o i canoni estetici della nostra società.
Dopo tanta tristezza e solitudine, finalmente il mercenario dalla lingua lunga riesce a vivere il momento più bello della sua vita, dove tutto sembra perfetto e niente va a finire a rotoli, come generalmente capita a lui, eterno “Paperino” dei comics. E’ davvero la volta buona per Wade?! Alla fine ce l’ha fatta a mettere la testa a posto, instaurando una relazione seria e duratura ?! Solo il tempo, anche in questo caso, potrà fornirci qualche risposta….
Da buon albo speciale/celebrativo quale è, non potevano mancare mini-storie extra realizzate apposta per l’occasione, da tutti gli scrittori che abbiano mai avuto a che fare con il mercenario dal fattore rigenerante. Si parte con gli attuali Posehn e Duggan per poi proseguire con Fabian Nicieza, co-creatore del personaggio, Joe Kelly e Daniel Way, autori di due lunghissime run deadpooliane, ma anche Victor Gischler ( In viaggio con la Testa ), Mark Waid ( la sua storia sulla “gemma della continuity” è sicuramente una delle più spassose ), Gail Simone, Jimmy Palmiotti, Frank Tieri, e Christopher Priest.
Insomma, ci sono proprio tutti, ed ognuno di loro ha il compito di omaggiare il buon D-pool con un breve racconto di cinque pagine che tratti un tema ben preciso: il matrimonio, appunto. Ma quando si ha a che fare con Deadpool, è impossibile trattare un simile argomento in maniera ordinaria, perciò non aspettatevi di vedere troppi fiori d’arancio e sfilate nuziali….
Anche i disegnatori coinvolti, ovviamente, sono tanti e dagli stili più disparati. Il più classico è proprio Mike Hawthorne, penciler regolare della serie e autore della storia principale. Il suo stile è plastico e pulito, ma forse un po’ troppo convenzionale e poco inventivo per un personaggio fuori di testa come Wade Wilson. Molto più ironico ed espressivo il tratto di Scott Koblish, a cui va il merito di aver illustrato non solo la succitata copertina da record, ma anche un “esplosivo” addio al celibato di Deadpool e un’esilarante storia nel passato, ormai suo vero e proprio “marchio di fabbrica” in questa nuova gestione Marvel NOW.
Non sono da meno, comunque, i tratti dinamici e stilizzati di John Timms e Scott Hepburn, o quelli più caricaturali di John McCrea e Shawn Crystal, passando poi a stili più mainstream come quelli di Paco Medina, Alvin Lee e Carlo Barberi, più convenzionali ma non meno efficaci.
Queste storie extra nel complesso sono divertenti e rendono l’idea di quanto possa essere improbabile accostare la parola “matrimonio” a Deadpool, ma vista anche la loro brevità, è ovvio che si tratta più che altro di omaggi da parte dei grandi autori che hanno avuto il privilegio di lavorare per questo folle character.
Ci saremmo aspettati un po’ di più, invece, dal matrimonio vero e proprio, ad opera dell’attuale team di autori della serie, che tutto sommato non fa particolarmente sganasciare dal ridere, ma si limita a coronare il sogno di una vita del mercenario, con qualche gag qua e là, ma poca cosa rispetto agli spunti che poteva fornire un evento di questo tipo . Un’occasione mancata, dunque, che si riprende solo in parte con le successive storie brevi, ma che poteva essere sfruttata molto di più…
Questo Deadpool n. 14 della Panini resta comunque un numero storico, disponibile anche in versione variant con tanto di “invito al matrimonio”, che collezionisti e appassionati del mercenario chiacchierone non possono lasciarsi sfuggire, più per l’evento che celebra piuttosto che per la storia in sé, non certo tra le migliori realizzate sul personaggio.