Dracula: La Seduzione del Vampiro, Recensione Erotica vol. 9 Mondadori Comics
Pubblicato il 14 Marzo 2015 alle 19:30
Cosa succede quando il grande Guido Crepax decide di realizzare l’adattamento fumettistico del più famoso romanzo di vampiri? Il risultato è Dracula, proposto in un nuovo volume della collana Erotica di Mondadori Comics!
Nel corso della sua straordinaria attività artistica, Guido Crepax si è cimentato in molti generi narrativi e non poteva mancare l’horror. Lo dimostra il nono volume della collana Erotica che propone uno dei suoi tanti adattamenti fumettistici di opere letterarie. Ma non si tratta di un romanzo qualsiasi bensì del celeberrimo Dracula dell’irlandese Bram Stoker che fece entrare il vampiro nell’immaginario collettivo. Il mito della creatura delle tenebre assetata di sangue di fatto non nacque con lui e in precedenza c’erano già stati racconti e romanzi analoghi. Ma è innegabile che fu Stoker a rendere popolare la tematica.
Quando poi successivamente Dracula fu sfruttato dall’industria cinematografica, la sua popolarità aumentò ulteriormente. L’inquietante conte transilvano è apparso in altri romanzi, in serie televisive, nei testi delle canzoni e, last but not least, nei fumetti. Questi ultimi sono numerosi e tanti cartoonist hanno utilizzato il personaggio. Tra essi, si annovera pure Guido Crepax che negli anni ottanta ne realizzò una versione di grande pregio.
Per ciò che concerne la trama, Crepax rispetta il modello originale di Stoker, arrivando a mimare in parte l’impostazione epistolare del libro. Ci sono quindi tutti i personaggi noti agli estimatori del romanzo: la bella Mina Murray, la sfortunata Lucy Westenra, il tormentato Jonathan Harker, il dottor Van Helsing e così via. E naturalmente il terribile Conte Dracula. Tuttavia, Crepax lo concepisce come una presenza impalpabile, spesso invisibile; un’energia che assume varie forme, ora un insetto, ora un lupo, ora un pipistrello, e solo verso la fine del volume lo raffigura con fattezze mostruose che contrastano con l’allure fascinosa dei suoi corrispettivi cinematografici.
Crepax inoltre accentua l’elemento erotico della storia. Da questo punto di vista il romanzo di Stoker non era esplicito ma la presenza dell’erotismo era percepibile. Crepax lo rende evidente ma senza esagerare e scadere nella volgarità. E’ palese, per esempio, nelle splendide pagine relative alle sensuali mogli di Dracula che seducono l’indifeso Jonathan e in altre sequenze di questo tipo. Crepax poi inserisce qualche elemento psicoanalitico con simboli che rimandano sempre a un immaginario sessuale. In pratica, anticipa la rilettura sexy di Francis Ford Coppola.
I disegni sono come al solito di una raffinatezza e di una bellezza formale indiscutibili. Il maestro raffigura con abilità il fascino gotico e decadente dei personaggi femminili, gli interni ispirati allo stile liberty e art-déco, le oscure ambientazioni transilvane, e imposta il lay-out in maniera peculiare, alternando tavole dalla costruzione tradizionale ad altre più sperimentali che fanno pensare alle storie di Valentina. E ovviamente in questa uscita non poteva mancare la più famosa creazione di Crepax.
In appendice c’è infatti una breve storia senza testo, finora inedita, riguardante un incontro tra la splendida fotografa e il Conte Dracula. Come è lecito aspettarsi, il tratto ha una fluidità e un’eleganza mozzafiato e l’erotismo emerge in maniera spettacolare nella rappresentazione del corpo perfetto di Valentina che si unisce alla figura macabra e sepolcrale di Dracula, in un perfetto connubio di Eros e Thanatos. Anche questo numero di Erotica, quindi, è da tenere d’occhio.