Soul Keeper 1 – Hito Hitori Futari di Tsutomu Takahashi, la recensione

Pubblicato il 12 Marzo 2015 alle 09:50

Ryon è uno spirito, indisciplinata e svogliata…proprio per questo, viene affidata ad un essere umano…che si rivelerà essere il primo ministro giapponese!!!

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La storia di Soul Keeper non è particolarmente complicata e originale: Ryon è una ragazza-spirito, che però ama giocare con suo nonno e saltare le lezioni della sua scuola. I suoi insegnanti, preoccupati dal suo comportamento, non la vedono pronta per ascendere al livello spirituale successivo, e decidono di costringerla ad una sorta di tirocinio: dovrà essere affidata ad un essere umano.

La persona in questione non potrà vederla, Ryon potrà solo guidarla attraverso una sorta di contatto spirituale-emotivo. La ragazzina irrequieta si ritrova quindi affidata, tra tutti…a Soichiro Kasuga, primo ministro giapponese. Inizialmente, Ryon appare ben felice, perché ha potuto vedere come al ministro spetti da vivere poco più di un anno, e quindi il suo tirocinio non sembra destinato a durare a lungo.

Soichiro però non naviga in acque positive, tutt’altro: in preda al vizio dell’alcol, viene considerato debole dagli elettori e dagli altri politici, e la sua carriera sembra destinata a finire presto, con una mozione di sfiducia in arrivo. Ryon ha il potere di entrare nel suo spirito,  che appare subito tormentato da una sorta di veleno nero.

Ben presto Ryon si accorgerà come la figura del primo ministro sia un ruolo difficilissimo da sostenere, sia per le pressioni ma sopratutto per la grande solitudine che il ruolo comporta: tutte le persone con cui Soichiro è a contatto, infatti, sembrano fingersi gentili per poi cercare, in realtà, di fargli del male.
Riuscirà quindi Ryon a prendere davvero a cuore  Soichiro, ma soprattutto a salvarlo dalla sua situazione tremenda?

Questo primo volume di Soul Keeper, serie che comprenderà in totale otto volumi, non perde particolarmente tempo con le premesse, abbozzando solamente, almeno per ora, il mondo degli spiriti. Il focus è sulla figura di Soichiro, sul suo mondo interiore e sul tremendo ambiente politico in generale. Ryon è una protagonista per ora allegra ma non particolarmente originale o memorabile, mentre la figura del politico è più sfaccettata e sicuramente avrà risvolti interessanti.

Il ritmo della parte centrale è abbastanza lento: la storia vuole essere una storia adulta, magari sotto una cornice fantasy, non ci sono ovviamente combattimenti, la fantasia è concentrata nel rappresentare la lotta interna del primo ministro, con tavole molto efficaci.
I disegni non sono per nulla malvagi, non piaceranno a chi cerca foto-realismo e dettagli minuziosi, ma in generale lasciano trasparire il tocco personale dell’autore, soprattutto nei volti dei due protagonisti.

E’ difficile capire, da questo primo volume, dove Soul Keeper andrà a parare, e se riuscirà a interessare con lo sviluppo della trama e dei personaggi: per  ora le premesse non sono negative, l’intenzione di costruire una narrazione matura è presente e le potenzialità sono molte: sicuramente una serie da seguire in futuro.

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