Recensione: Malasorte
Pubblicato il 9 Dicembre 2010 alle 11:08
Autori: Marco Furlotti e Massimiliano Bergamo
Editore: Edizioni Arcadia
Provenienza: Italia
Prezzo: 96 pagine, brossurato, b/n, € 12,00
Enrico Malasorte: con un cognome così cosa volete aspettarvi se non una valanga di guai?
Se poi il tizio è un ex pugile ora poliziotto relegato all’archivio, curioso e con la propensione all’indagine alle prese con una serie di delitti inspiegabili il gioco e’ fatto.
Tra un’invasione nascosta di parassiti tipo Alien, donne licantropo e creature dello spazio con il proposito di colonizzare la terra sembra di stare in un volume di Jonathan Moon (o era Harry Steele) di Federico Memola.
Ma Malasorte non e’ affatto un belloccio con i poteri o con gadget da 007, è un lottatore nel fisico e nella mente, con un’ombra che lo perseguita in maniera silenziosa ma costante per tutta la storia, per poi manifestarsi soltanto alla fine.
Per come la storia intriga, ma anche per la sceneggiatura che vede vignette organizzate per lo più in maniera mai statica (più all’americana che all’italiana) ed alcuni testi, soprattutto le didascalie iniziali, davvero ben fatti, si fatica a credere che ci troviamo davanti a degli esordienti.
Considerato che le “grandi” case editrici hanno al loro attivo titoli dello stesso genere ma di livello nettamente inferiore (vedi Factor V o Gregory Hunter) una riflessione sul punto sarebbe doverosa.
Soprattutto visto che, se costasse la metà e si investisse su questi ragazzi facendone magari una miniserie, Malasorte potrebbe abbattere una certa concorrenza sul ring del mercato italiano del fumetto cosiddetto popolare.
Invece, soprattutto per il prezzo, non venderà probabilmente come potrebbe e non raggiungerà il pubblico che meriterebbe.
E questo è un peccato, perchè purtroppo malgrado il formato graphic novel ed un’ottima carta, il prezzo scoraggia il lettore medio.
Dal canto mio però, l’investimento su una coppia di giovani autori italiani, vale!
voto: 7-