Recensione: Fuochi Fatui

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 alle 11:50

Autori: Giustina Porcelli (testi), Alberto Ponticelli (disegni)
Casa Editrice: Edizioni BD
Provenienza: Italia
Prezzo: 14.00 euro, 17×24, cart., b/n


Fuochi fatui è un viaggio ironico nella follia dei superpoteri.
Questa recensione sarà inevitabilmente di parte perché considero Alberto Ponticelli uno dei migliori talenti nostrani della tavola disegnata.

Ho scoperto Ponticelli su Unknown Soldier della Vertigo e subito mi ha colpito il suo modo di raccontare e il suo bel tratto realistico che conferisce al Soldato fantasma il giusto tono psicotico e spettrale.
In tutta confidenza, ho trovato la mia ignoranza su Ponticelli una vera mancanza personale e subito mi sono affrettato a reperire e leggere Blatta, il suo lavoro più personale e stilisticamente abbastanza lontano dalle tavole realizzate per la Vertigo.

Anche Fuochi fatui si può classificare tra i lavori stilisticamente molto personali di Ponticelli. Tra le sue pagine infatti, si muovono personaggi assurdi e ironici rappresentati con un vistoso tratto caricaturale.
Se Unknown Soldier lo si apprezza per la cruda realtà della storia, Fuochi fatui è geniale nella caricatura piena d’ironia dei supereroi rappresentati tra le sue pagine.

In breve, Fuochi fatui è un super gerontocomio di massima sicurezza dove vengono rinchiusi i supereroi alla fine delle loro fulgide carriere. Il solo posto dove far riposare gli eroi di un tempo con i superpoteri in terribile avaria.
All’interno di Fuochi fatui troviamo i personaggi più strani, compresi gli stessi dottori chiamati Le cinque I. Tra tutti i personaggi particolari che animano il volume, meritano una menzione speciale il Guardiano delle vergine suicide, terrore dei maniaci che si è auto-denunciato alle autorità per abuso sessuale di quasi un intero convento di suore, e Inceneritor il divoratore insaziabile della spazzatura delle metropoli ma che a fine carriera deve fare i conti con la tazza del WC.

Ovviamente, visti questi personaggi, lo stile grafico non poteva essere quello realistico del Soldato Fantasma e dunque Ponticelli, da libero sfogo alla sua fantasia rappresentando i personaggi con taglio decisamente cartoon e dalle anatomie improbabili.
La scelta del bianco e nero con l’ampio utilizzo dei chiaro scuri è di sicuro impatto visivo e rappresenta il fiore all’occhiello di tutto il volume.

Onore al merito anche alle Edizioni BD che, grazie al suo Editor in Chief  Tito Faraci, ha creduto a questo progetto e sta proponendo anche altri ottimi volumi di produzione italiana come per esempio Senza Sangue dello stesso Faraci e Ripoli.

Per una lettura dl sapore diverso ed ironico, per un autore come Ponticelli che merita tutta l’attenzione possibile verso la sua arte e per “interrompere una ingiusta carriera supereroistica e trasformarla nella lenta ironia che meritano i mediocri”, si consiglia la lettura di questo volume senza ricorrere all’utilizzo di alcun tipo di Dopamen.

Un brindisi agli amici assenti.


Voto 7

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