Lanterna Verde Presenta Sinestro n. 1, recensione RW Lion

Pubblicato il 1 Febbraio 2015 alle 15:00

Anche il terribile Sinestro è protagonista di una serie personale! Inizia la saga di uno dei più pericolosi avversari di Lanterna Verde in un nuovo albo spillato che include anche le avventure delle inquietanti Lanterne Rosse!

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Lanterna Verde è da sempre uno dei personaggi DC più popolari e amati dai lettori ma negli ultimi anni bisogna riconoscere a Geoff Johns il merito di aver portato Hal Jordan a livelli di successo impensabili. Il geniale autore di tante memorabili saghe non ha solo reso più sfaccettata la psicologia dell’eroe ma ne ha ampliato l’intrigante universo narrativo, concentrandosi su una pletora di character e approfondendone le caratteristiche. Ciò vale particolarmente per Sinestro, classica nemesi di Hal Jordan creata nel 1961 da John Broome e Gil Kane.

Sinestro non è un semplice cattivo. E’ sicuramente crudele e si è reso responsabile di azioni discutibili ma, come ha rivelato Johns in molti episodi, ha le sue motivazioni e in fondo i suoi sospetti nei confronti dei Guardiani di Oa non erano poi esagerati. Una delle più grandi Lanterne Verdi della storia, quindi, ha assunto nel corso del tempo una valenza moralmente ambigua, spesso divenendo il fulcro di numerose story-line. I fan hanno subito il fascino di un simile personaggio e la DC ha deciso di varare un comic-book imperniato su di lui che si aggiunge alle altre testate che compongono il mondo delle Lanterne.

Lion pubblica quindi un mensile antologico che propone il serial di Sinestro, appunto, e quello delle Lanterne Rosse. In questo albo d’esordio, in realtà, il primo episodio è tratto dal n. 23.4 di Green Lantern, legato all’iniziativa del Villain Month. Funge da prologo alla testata regolare scritta da Cullen Bunn e costituisce un buon punto di partenza per coloro che non conoscono il protagonista. Ai testi c’è l’ottimo Matt Kindt che narra le passate vicende di Sinestro da un’ottica particolare.

A raccontare le varie fasi della vita di Sinestro è infatti Lyssa Drak, ex custode del libro di Parallax e da sempre sostenitrice del criminale. Dal suo punto di vista, Sinestro è una specie di eroe e in effetti si possono percepire i lati positivi del più celebre nemico di Hal Jordan. Sinestro ha una sua morale, per quanto deviata, e può essere emotivamente vulnerabile. E’ capace di amare, sebbene in maniera peculiare, e le rivelazioni sul suo passato affettivo costituiscono uno degli elementi più interessanti dell’episodio. Kindt scrive testi intensi, evocativi e maturi e il plot è valorizzato dagli splendidi disegni di Dale Eaglesham che con il suo tratto oscuro visualizza egregiamente le ambientazioni cosmiche in cui agisce Sinestro. Va tenuto d’occhio, inoltre, il particolare lay-out.

Tuttavia, Kindt non si occuperà della serie regolare che, lo ripeto, sarà appannaggio del non eccelso Cullen Bunn e ciò, a mio avviso, già compromette la qualità della proposta editoriale. Anche perché la presenza di Red Lanterns non aiuta. Il serial ha a che fare con le aggressive Lanterne Rosse a suo tempo guidate dall’inquietante Atrocitus. I nn. 25 e 26 della testata originale inclusi nell’albo costituiscono il principio di una nuova story-line. La squadra è attualmente guidata da Guy Gardner che in precedenza vi si era infiltrato allo scopo di spiarla. Ma la situazione è cambiata e Guy ha deciso che le Lanterne Rosse sono adatte a lui e ha preso il posto di Atrocitus dopo averlo ucciso.

Questo è almeno ciò che crede poiché costui è in realtà vivo e vegeto e non rinuncerà alla vendetta. Il team di Guy è alle prese con minacce aliene che lasciano il tempo che trovano e non si discostano da quelle di tanti fumetti fantascientifici pubblicati da decenni nel panorama americano. I testi sono di Charles Soule, scrittore, secondo me, sopravvalutato, che delinea una trama piatta e banale senza caratterizzare più di tanto Bleeze, Rancorr e gli altri bizzarri componenti del cast che hanno fondamentalmente la personalità di un frigorifero.

Il penciler regolare di Red Lanterns è l’italiano Alessandro Vitti che è funzionale ma il cui stile è piuttosto grezzo e poco suggestivo. Lo stesso dicasi per Jim Calafiore che illustra il secondo episodio con un tratto ancora meno accattivante di quello di Vitti. In definitiva, il mensile di Sinestro mi pare trascurabile e forse potrà piacere ai fan di Lanterna Verde che vogliono comunque leggere ogni prodotto a esso collegato. Ma non c’è da aspettarsi grande qualità.

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