Recensione: Courtney Crumrin e le creature della notte vol.1

Pubblicato il 8 Dicembre 2010 alle 09:00

Autore: Ted Naifeh
Editore
: Renoir Comics
Provenienza
: Stati Uniti
Formato
: 14×20,5, brossurato con alette, b/n, 128 pag.
Prezzo
: € 9,00


La piccola Courtney Crumrin si è appena trasferita a Hillsborough, nella magione del prozio, il misterioso e taciturno prof.  Aloysius Crumrin.

Mentre i suoi genitori si affannano per inserirsi nell’alta società del sobborgo residenziale, Courtney si dimostra sempre più interessata alla biblioteca del padrone di casa, ricca di volumi sul mondo dell’occulto e della magia, sicuramente più interessanti dei suoi noiosi compagni di scuola, barricati dietro le loro vite apparentemente perfette.

Inizia quindi il viaggio di Courtney alla scoperta della stregoneria, un cammino irto di difficoltà, perché anche gli incantesimi più innocui possono avere degli effetti collaterali, e le creature della notte non amano certo i mortali ficcanaso.

Renoir Comics propone in Italia “Courtney Crumrin e le creature della notte” di Ted Naifeh, ideatore e disegnatore di questa serie che si è guadagnata ben due nomination agli Eisner Award nel 2003 (miglior miniserie) e nel 2005 (miglior titolo per ragazzi).

Questo primo volume si compone di quattro capitoli autoconclusivi, che introducono i personaggi principali che poi appariranno nei volumi successivi. Le vicende sono narrate da una voce esterna, pacata, che mi ha ricordato per certi versi lo stile di Edgar Allan Poe.

Il tratto di Naifeh è sporco e poco accurato, creando quell’effetto che i giapponesi chiamano heta-uma, ossia bravo-non bravo. Le figure umane sono fortemente stilizzate e spigolose, dando l’impressione di essere disegnate quasi di getto, senza troppa attenzione alle proporzioni e al corretto posizionamento dei lineamenti del volto.

Le scenografie, di contro, sono estremamente curate, ma realizzate anche qui con una certa approssimazione tecnica. L’effetto finale è comunque perfettamente adeguato al tono delle vicende. L’autore gioca con ambientazioni e personaggi per amplificare le atmosfere che intende trasmettere, producendo una distorsione che riflette in modo coerente i sentimenti della protagonista.

Da questo punto di vista, l’uso dei chiaroscuri e la regia sono ben gestiti, contribuendo a creare quella sensazione ovattata che permette al lettore di immergersi nel mondo delle tenebre.

Le tavole nel loro complesso sono ordinate e leggibili, anche se alcuni passaggi risultano eccessivamente rapidi. Qualche difetto invece nella disposizione dei balloon, non sempre posizionati in modo tale da rendere scorrevoli i dialoghi.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, Courtney è sicuramente la figura che domina la scena. Il contesto in cui è inserita, poi, permette di rendere in modo efficace la sua alienazione nei confronti dei genitori ossessionati dall’apparenza, dei compagni di classe viziati e deboli, di una società ipocrita e superficiale. Il principale spunto di originalità della protagonista è il suo mix di cinismo e fragilità che le permette di non scadere nello stereotipo della ragazzina semplicemente eccentrica e attratta dal mondo della notte. Courtney, infatti, sente profondamente la solitudine, e ne soffre. Interessante in questo senso la scelta di connotare tutti gli altri personaggi con occhi vuoti e bianchi, in evidente contrasto con la profondità degli occhi neri della bambina.

L’edizione italiana è ben curata. Rilegatura solida, carta bianca e resistente che tiene perfettamente i neri. Ottimi le traduzioni e l’adattamento, con testi scorrevoli e comprensibili.

Concludendo, “Courtney Crumrin e le creature della notte” può ben definirsi “il fumetto che Tim Burton avrebbe potuto scrivere”. E’ infatti una lettura piacevole, il cui punto di forza è sicuramente l’insolito connubio tra le atmosfere gotiche che stuzzicano la curiosità infantile e le debolezze tipiche dei bambini. Consigliato a chi apprezza storie soprannaturali velate di poesia.


VOTO: 7

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