Batman Black & White vol. 5, recensione Grandi Opere DC
Pubblicato il 16 Gennaio 2015 alle 16:30
Arriva una nuova selezione di storie tratta da Batman Black & White! Non perdete le interpretazioni grafiche e narrative di numerosi maestri del fumetto internazionale imperniate sull’affascinante figura del Cavaliere Oscuro!
Come ho avuto modo di scrivere in diverse occasioni, uno dei motivi del fascino che Batman esercita su tanti lettori è dato dal fatto che è passibile di svariate interpretazioni grafiche e narrative. Per questo nel corso dei decenni il Cavaliere Oscuro è stato protagonista di storie tipicamente supereroiche, kitsch e demenziali, horror, thriller e noir, adulte nell’impostazione oppure mainstream. La prova della versatilità del character è data da Batman Black & White, collana antologica che presenta episodi autoconclusivi, tutti rigorosamente in bianco e nero, realizzati da una pletora di artisti di livello internazionale.
Lion pubblica il quinto tp dedicato a questo tipo di produzioni e bisogna ammettere che il livello qualitativo è elevato. Il volume si apre con una vicenda cupa e drammatica imperniata su un Dick Grayson alle prime armi che affronta una gang di spacciatori con Batman dietro le quinte a fare da supervisore. Testi e disegni sono dell’ottimo Lee Bermejo che, facilitato dalla monocromia, realizza tavole oscure e dark molto suggestive nonché una delle versioni migliori e più convincenti del Detective Incappucciato. Si procede poi con una delle rivelazioni del comicdom degli ultimi anni, Damion Scott, che con il suo stile influenzato dall’hip hop e dai graffiti firma pagine incredibili di Bats in lotta contro i suoi avversari con un’attitudine street culture.
Il veterano Marv Wolfman scrive un thriller con l’Uomo Pipistrello impegnato a risolvere un caso di omicidio. Alle matite c’è Riccardo Burchielli che fa una buona prova, sebbene risulti forse meno convincente rispetto a DMZ, l’opera che l’ha fatto conoscere negli Stati Uniti. Rian Hughes, invece, ci propone uno degli episodi più sperimentali della raccolta incentrato su Alfred che scrive un’avventura di Batman e Robin nel futuro. I testi sono ironici e quasi morrisoniani e il tratto è uno stranissimo esempio di stilizzazione pop dagli influssi cubisti.
Il grande Paul Dini affronta il tema della violenza ai minori, concentrandosi non solo su Batman ma anche su Poison Ivy e Harley Quinn che quasi gli rubano la scena. I disegni sono appannaggio di Stéphane Roux che concepisce tavole dallo stile grezzo e sporco, appropriato per l’ambientazione urbana della vicenda. Nathan Edmondson, dal canto suo, delinea una story-line gotica e tenebrosa, collocata in un intimidente cimitero, con il bravissimo Kenneth Rocafort che raffigura un Batman maestoso e carismatico.
Mike Allred, coadiuvato dal fratello Lee, firma una storia ironica e camp che in un certo qual modo si richiama alle avventure kitsch degli anni sessanta. In questo caso, Bats deve vedersela con le macchinazioni del Pinguino e l’atmosfera è solare e divertente. Il tratto di Allred presenta i consueti influssi alla Lichtenstein che i suoi fan conoscono ma è meno accurato del solito, benché sia comunque efficace. Il bravissimo Dustin Nguyen è responsabile del contributo migliore della raccolta e ci presenta uno scontro tra Bats e un gruppo di criminali di Gotham, con tanto di apparizione finale di Catwoman. I testi sono incisivi e i disegni impeccabili.
Lo spagnolo David Macho ci racconta un bizzarro scontro tra l’Uomo Pipistrello e il mostruoso Killer Croc, valorizzato dalle matite del maestro Ruben Pellejero che illustra la vicenda utilizzando gli stilemi formali di area sudamericana con esiti interessanti. E il volume si conclude con un contributo cartoon di Sean Galloway relativo al Dinamico Duo impegnato a salvare Superman, finito in una brutta situazione. Questo tp è quindi la conferma della poliedricità di Batman ed è consigliabile sia agli estimatori del Cavaliere Oscuro sia a coloro che apprezzano il fumetto tout court. Da non perdere.