Sock Monkey: recensione delle irriverenti avventure di Tony Millionaire

Pubblicato il 22 Dicembre 2014 alle 10:15

Finalmente pubblicate in Italia, arrivano le irriverenti avventure di Sock Monkey , creato sul finire degli anni ’90 dal pluripremiato Tony Millionaire.

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Fino a dove si può spingere la fantasia di un autore? Qual’è il confine tra ironia e serietà? È possibile unire la letteratura per l’infanzia con quella per adulti? A queste e ad altre domande sembra rispondere il cartoonist americano Tony Millionarie. Per anni le sue strisce umoristiche dal sapore agrodolce hanno avuto una grande successo di critica in America, conquistando numerosi Eisner Award.  Nelle sue opere Maakies e Sock monkey la realtà che viene messa in scena viene distorta dall’occhio deformante dei suoi protagonisti , solitamente un corvo e una scimmia, che vivono avventure grottesche nel segno del più sfrenato divertimento. Per il suo stile Millionaire ha dichiarato più volte di ispirarsi a Johnny Gruelle ed Ernest Shepard, due famosi illustratori di libri per bambini all’inizio del novecento. Finora l’autore era ancora poco conosciuto in Italia, data la scarsa pubblicazione; ma la Bd edizioni ha pensato bene di colmare questa lacuna pubblicando un corposo volume che raccoglie le principali storie dedicate a Sock monkey scritte a partire dal ’97.

In Sock Monkey i protagonisti sono due giocattoli di pezza : una scimmia fatta di calzini chiamata zio Gabby e un piccolo corvo nero (chiamato con l’appellativo di “Sir”) con due bottoni al posto degli occhi. Entrambi si muovono e parlano, vivendo in una lussuosa casa vittoriana con la piccola Anne Louise. La premessa potrebbe far pensare ad un’impostazione di base puerile, ma in reltà nasconde un geniale pretesto narrativo che esalta il potenziale comico delle storie. Zio Gabby e Sir Corvo non sono affatto due personaggi positivi; sono cinici, ironici e a tratti violenti. Tutto ciò spiazza le aspettative del lettore, creando un irriverente contrasto tra la loro apparente tenerezza formale e la loro sostanza grottesca. Zio Gabby è una scimmia curiosa, desiderosa di avventure e con la passione per la poesia, mentre Sir corvo è molto più stravagante del suo compagno e ha uno strano attaccamento all’alcool. I dialoghi (e gli insulti) che si scambiano i due sono tanto fantasiosi quanto terribilmente divertenti. Nella casa vittoriana e fuori da essa vivono avventure surreali, onoriche e dal retrogusto amaro. Li vediamo passare da una rocambolesca caccia alle salamandre ad una alla ricerca del misterioso Trumbernick, accompagnati saltuariamente da una bellicosa e inquietante bambola di nome Inches.

La comicità utilizzata da Millionaire è un’ accozzaglia vincente di non sense, humor nero ed elementi iperbolici, valorizzata dalla visione deformante dei due protagonisti. Millionaire non cerca esplicitamente nessuna morale, ma allo stesso tempo sembra voler stimolare il lettore a individuare personalmente un messaggio particolare. Il primo racconto, in cui i due protagonisti cercano di salire su un lampadario splendente, simboleggia la scarsa fruttuosità della ricerca allo sfarzo. Memorabile anche la storia intitolata Hearthbreak, dove Zio Gabby si innamora pazzamente di un elefante di pezza: a dimostrazione che l’amore è una forza inspiegabile che costringe a fare cose folli.

A causa dell’ambiguità delle situazioni e dei personaggi, da tempo si discute se Sock Monkey sia un fumetto destinato anche ai più giovani. Secondo lo stesso Millionaire, le sue opere sono destinate agli adulti che ricordano e amano la letteratura per ragazzi.

Il bianco e nero è una scelta quasi obbligata per rappresentare questo teatro degli assurdi. Con una costruzione della tavola abbastanza classica, i disegni dal tratto ombreggiato di Millionaire riproducono con naturalezza il tono scanzonato e malinconico dell’opera, soffermandosi spesso su particolari destabilizzanti.

Nelle storie a colori, invece, il suo tratto si fa più delicato e va di pari passo ad atmosfere più surreali. Impreziosita da un esplosione di colori, l’emozionante storia che fa da ideale chiusa al volume è la testimonianza che il potere dell’immaginazione, dei bambini e degli adulti, non conosce alcun limite.

A proposito di Sock Monkey: Tony Millionaire sta lavorando su una trasposizione cinematografica a metà tra computer grafica e live action con la collaborazione dell’animatore Matt DannerEcco le prime immagini :

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