Funziona una volta sola di Paul Pope – La recensione
Pubblicato il 19 Dicembre 2014 alle 10:41
Arriva una raccolta di storie inedite di Paul Pope, uno degli artisti più importanti del panorama contemporaneo!
Paul Pope è un artista con molte opere notevoli all’attivo: una delle storie più originali su Batman (Year 100) a Battling Boy, pubblicato proprio da Bao. Autore indipendente, punta molto anche sull’impatto grafico del suo disegno, sempre spigoloso, non troppo pulito ma molto espressivo.
Questa voluminosa raccolta comprende storie mai pubblicate in Italia, che segnano gli inizi della carriera dell’autore indipendente e in cui possiamo rintracciare molti tratti ricorrenti della sua idea di fumetto.
Idealmente il volume si divide in due parti. La prima, che ne occupa più di un terzo, è costituita dalla storia “Funziona una volta sola”, decisamente la più lunga che troveremo in questa raccolta, che proprio da essa prende il nome.
Una storia classica di crimine e voglia di riscatto: una coppia di fidanzati, il ragazzo scagnozzo di un boss locale, prova a cambiare vita elaborando un piano complesso ed un po’ improbabile per far fuori il suddetto boss e scapparsene con un bel quarto di milione di dollari.
Peccato che ovviamente il tutto non può filare liscio, nella tradizione del genere: comincia così una storia fatta di risse, tradimenti, sparatorie, fughe dal deserto, droga nel cibo, e persino un tocco soprannaturale che i fan di Preacher troveranno familiare.
Quello che conta in questo racconto non è tanto la trama o la storia approfondita dei personaggi, quanto piuttosto le loro motivazioni e soprattutto le loro emozioni: ogni personaggio di Pope non è mai anonimo e di sfondo, ma piuttosto un torrente in piena di azioni e sensazioni che mette in moto la storia.
Pope ama i finali aperti, come si noterà soprattutto nei racconti successivi: più che una storia penso che all’autore interessi raccontare tutto quello che dalla storia scaturisce.
Tutto questo non sarebbe possibile senza il suo stile di disegno, vero suo marchio di fabbrica: linee morbide e cinetiche incrociano personaggi vividi e sempre espressivi, l’azione talvolta è talmente serrata che deforma la pagina e le vignette, le poche parole diventano quasi parte integrante della vignetta, anch’esse troppo prese dalla forza della storia per poter rimanere in un balloon.
E in più tanti, tantissimi richiami colti ( a me è sembrato di veder citato Monet, non prorpio l’autore di riferimento del panorama dei fumetti contemporanei) fanno capire come dietro queste pagine, che talvolta sembrano essere quasi solo abbozzate o realizzate di fretta, ci sia uno studio ed una precisa idea artistica, che il lettore dovrà però cogliere ed interpretare.
Quello che ho apprezzato di più sono state le storie brevi, talvolta brevissime, vere e proprie pillole ironiche e originali, e molte con un riferimento letterario (citato nell’indice fortunatamente). Dal trionfo della fame, storia angosciante e visionaria tratta da Rimbaud, ad una moderna interpretazione dell’Antigone di Sofocle, piccola critica alla maleducazione durante gli spettacoli teatrali.
E poi la storia Super Trouble, allucinante racconto di tre viziatissime ragazze che si lanciano in una gara di abbuffata di cibo piccante con i proprietari di un fast-food, il tutto divertendo molto il lettore, o Lavoro Notturno, storia un po’ amara delle incomprensioni di una coppia, forse dettate dalla stanchezza del lavoro, che sarà capitata a tutti almeno una volta nella vita, ma che non avrei mai pensato di vedere scritta in un fumetto.
Pope, anche grazie al buon lavoro svolto dai coloristi dell’albo (Jamie Grant, Dominic Regan, Jared Fletcher) in queste sue storie più o meno brevi si dimostra un autore molto valido e con una sua precisa idea di fumetto: a partire dall’analisi del comportamento delle persone, più precisamente da frammenti dei loro comportamenti e dei loro impulsi, riesce a costruire storie veloci e serrate in cui il tratto pieno di curve prova ad assecondare, anche nei disegni, l’emozione dei personaggi in questione.
A partire dal quotidiano, Pope traccia ritratti molto precisi ed originali di tutte quelle situazioni, spesso spiacevoli, che ci si ritrova a vivere, senza mai essere pesante o didattico, e non rinunciando mai al lato artistico.
Un volume di storie molto validi e sorprendenti, che piaceranno sicuramente a chi conosce già l’autore, oppure serviranno ad avvicinarsi ad esso.