Belladonna – Recensione volume BD Lineachiara

Pubblicato il 17 Dicembre 2014 alle 16:14

Nella pomposa Francia di Luigi XIV, l’agente Belladonna dovrà sfruttare tutto il suo fascino letale per sventare i complotti contro il re e scoprire la verità sul suo passato.

BELLADONNA-cover

La produzione a fumetti riconducibile al genere cappa e spada ha sempre avuto terreno fertile in Francia, lì dove è nato uno dei romanzi capostipiti del genere: i tre Moschettieri di Alexandre Dumas. Gli autori transalpini hanno saputo incentivare il connubio tra la Nona arte e questo conglomerato di combattimenti con spade, avventure e romanticismo. Il periodo storico (spesso tra il XVI e il XVII secolo) riprodotto nelle loro opere è un palcoscenico ideale per stimolare la fantasia dello scrittore e l’estro artistico del disegnatore; come dimostrano Ange e Pierre Alary nella loro ultima opera: Belladonna

Pubblicato da Lineachiara, il primo volume raccoglie i primi tre capitoli della serie ambientata sul finire del XVII secolo.

Ci troviamo a Parigi, nel 1680: per sventare i complotti orditi contro la vita del re Luigi XIV, il ministro Louvois ha istituito la Camera Segreta, un servizio clandestino che annovera tra le proprie fila i migliori agenti della Francia. Marie, nome in codice “Belladonna”, è una dei migliori esponenti della Camera Segreta. Imprevedibile, carismatica, atletica e abile con la spada, Marie è la protagonista assoluta della storia. La sua totale abnegazione alla protezione del re verrà presto messa alla prova da una gilda di assassini, che sembrano in grado di far luce sul suo oscuro passato.

Gli autori dei testi, Anne e Gérard Guero (noti con lo pseudoonimo di Ange), non hanno la pretesa di riprodurre in maniera dettagliata e realistica i fatti realmente accaduti; il loro obiettivo è di utilizzare in maniera funzionale (e non casuale) il contesto storico/culturale della Francia di quel periodo: dalla corte dei miracoli ai moschettieri, fino agli intrighi a palazzo. Tutto il folklore che appartiene all’immaginario collettivo dell’epoca è costruito intorno a personaggi di fantasia, che si calano perfettamente in quell’atmosfera.

 

La caratterizzazione di Marie è indubbiamente uno dei punti di forza della sceneggiatura; è un’ anti-eroina scaltra e seducente, un trait d’union tra la corte dei miracoli (cui sembra misteriosamente legata) e il palazzo reale. I personaggi secondari sono abbastanza classici, ma ben sviluppati, anche se a lungo andare perdono un po’ di spessore di fronte al carisma della protagonista. Il tono spensierato che si respira sin dalle prime pagine rende la lettura scorrevole e godibile anche per i neofiti del genere, rifuggendo da cliché e facili sentimentalismi.

I disegni di Pierre Alary, artista che ha studiato animazione negli studi disney di Montreuil, impressionano per qualità e freschezza. Ad una prima occhiata alle sue tavole è impossibile non ricollegare il suo stile a quello d’animazione Disneyana. Dando sfogo a tutte le sue capacità da cartoonist, il suo tratto morbido dona un fascino irresistibile ai personaggi e agli splendidi squarci parigini. Una morbidezza che crea un’antitesi suggestiva con la durezza di alcune scene esplicite di violenza.

Ange confeziona un’ avventura ricca di brio e mai banale, impreziosita dalle meravigliose illustrazioni di un grande artista come Alary. Belladonna è un fumetto accessibile a tutti, un’ottima occasione per avvicinarsi al fumetto francese.

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