The Wake n. 2 – Recensione Vertigo Library RW Lion
Pubblicato il 7 Dicembre 2014 alle 16:00
Si conclude la miniserie di Scott Snyder e Sean Murphy vincitrice di due premi Eisner: The Wake! Cosa succede in un futuro popolato da mostruose creature sottomarine? Lo scoprirà l’intrepida Leeward, protagonista assoluta di questa produzione targata Vertigo!
Nel giro di pochi anni Scott Snyder è divenuto uno degli sceneggiatori più affermati del comicdom statunitense ma non ha suscitato unanimi apprezzamenti. Sa ideare storie coinvolgenti e intriganti ma il livello qualitativo è discontinuo. Un esempio significativo è dato da American Vampire, serial finora caratterizzato sia da sequenze di buona fattura sia da altre piuttosto mediocri. Lo stesso si può affermare per la sua run di Batman che ha estasiato molti lettori e ha lasciato indifferenti altrettanti, sebbene si debba ammettere che la story-line imperniata sulla Corte dei Gufi sarà ricordata come una delle migliori della lunga vita editoriale del Cavaliere Oscuro.
The Wake è una miniserie Vertigo da lui scritta che negli Stati Uniti ha vinto due premi Eisner. Ne avevo recensito il primo volume e non mi aveva convinto. La storia era incentrata su Lee Archer, scienziata che scopriva l’esistenza di mostruose creature sottomarine. La vicenda era un mix di fantascienza e horror e l’avevo trovata noiosa e inconcludente. Tuttavia, l’ultimo episodio faceva intuire che la trama avrebbe avuto un seguito non più nel presente ma nel futuro. E in questo secondo tp che include i nn. 6-10 del comic-book originale Snyder ci introduce appunto in una linea temporale futuribile.
Protagonista assoluta del secondo story-arc è la coraggiosa Leeward che vive in un contesto che definire apocalittico è un eufemismo. Le creature apparse nei capitoli precedenti si sono rese responsabili dello sprofondamento di buona parte della superficie terrestre e i superstiti sono costretti a vivere in situazioni a dir poco difficili. Leeward riceve uno strano messaggio che, a suo parere, proviene dal passato. In tale messaggio potrebbe esserci la chiave per far rinascere la civiltà umana. La ragazza vorrebbe saperne di più ma alcuni individui senza scrupoli cercheranno ad ogni costo di ostacolarla per motivi misteriosi. Qual è la natura del messaggio? E che fine ha fatto Lee Archer?
Potrei aggiungere altro ma non intendo spoilerare, dal momento che Snyder inserisce numerose informazioni, cercando di creare continui e inaspettati colpi di scena. In ogni caso, con buona pace dei premi Eisner, The Wake non mi pare eccezionale. La trama è stucchevole e pedante con testi e dialoghi che sono tutto tranne che incisivi. Snyder ricorre all’azione adrenalinica, suggestionato dagli action movies di bassa lega e dai film tutti effetti digitali che vanno per la maggiore, ma l’opera manca di profondità. Quando poi si arriva alla fine e Snyder fornisce la soluzione a tutti i misteri, ricorre a una spiegazione cervellotica, assurda e arzigogolata. C’è da domandarsi dunque cosa abbia spinto i responsabili dell’Eisner a premiare un prodotto del genere.
Le cose vanno meglio sul versante dei disegni e Sean Murphy, in effetti, svolge un grande lavoro. Rappresenta le mostruosità immaginate da Snyder con abilità indiscutibile, sfoggiando il suo stile graffiante che lo ha reso celebre e costruendo la pagina con perizia sopraffina. Da tenere d’occhio anche i colori cupi e inquietanti dell’ottimo Matt Hollingsworth che contribuiscono a valorizzare le tavole di Murphy. The Wake è quindi un fumetto bello da vedere ma pessimo da leggere. Come se non bastasse, l’edizione italiana non è impeccabile poiché le frasi di alcuni ballon sono parzialmente cancellate e questo è l’ennesimo elemento che non mi consente di recensire positivamente il volume. Peccato.