Superman: La Sfida dell’Amazzone – Recensione DC Comics Story n. 18
Pubblicato il 19 Novembre 2014 alle 16:30
Cosa succederebbe se Superman e Wonder Woman avessero una divergenza di opinioni? Di tutto, come avrete modo di scoprire in questo volume illustrato da uno dei nomi più rilevanti della DC Comics, il grande José Luis Garcia Lopez!
La collana DC Comics Story ha presentato materiale della casa editrice di Superman e Batman firmato da alcuni dei suoi autori più rilevanti. Il lettore ha quindi avuto modo di scoprire opere di Dennis O’Neil, Neal Adams, Carmine Infantino e così via. Ma mancava un illustratore che è sempre stato legato alla DC, tanto da essere considerato il più rappresentativo dell’etichetta statunitense: José Luis Garcia Lopez che ha avuto il pregio di disegnare Superman, Batman, Deadman e numerosi altri character. Dopo aver lavorato in Argentina, negli anni sessanta iniziò a collaborare con la Charlton per poi passare nel decennio successivo alla DC.
Il suo tratto risentiva dell’influenza dei maestri Alex Raymond e Harold Foster ma nello stesso tempo si riscontravano elementi tipici della scuola sudamericana da lui utilizzati in maniera personale. Il risultato fu di grande impatto visivo e il suo stile suscitò l’ammirazione di lettori e professionisti del settore. Questo volume include alcuni episodi di Superman realizzati tra il 1975 e il 1977 e coloro che ancora non lo conoscono potranno farsi un’idea delle sue impeccabili doti di illustratore.
Gli sceneggiatori sono Gerry Conway, celebre ‘assassino’ di Gwen Stacy; Elliott S. Maggin, classico scrittore DC e il canadese Martin Pasko, altro nome noto ai DC fan. Come è facile intuire, si tratta di materiale pre-Crisis e, sebbene sia un po’ datato, è ancora godibile. La situazione di Clark Kent è ovviamente diversa dall’attuale. Fa l’anchor-man per il network WGBS di proprietà del rissoso Morgan Edge; il rapporto con Lois Lane si è evoluto e quest’ultima ora sembra più attratta da lui che dal suo alter-ego Superman; e deve subire i dispetti del rivale Steve Lombard.
Conway e soci inseriscono Supes in contesti tipicamente supereroici. In principio affronta il mostruoso Solomon Grundy, proveniente da Terra-2, e l’arcinemico Lex Luthor in una storia dai toni fantascientifici. Dopodiché, l’arrivo di Supergirl provoca problemi psicologici a Kal-El: la bella cugina di Superman, infatti, gli rivela una terribile verità su Krypton e su quelle che dovrebbero essere le sue origini aliene. Ma forse ciò che afferma non è vero e c’è da chiedersi quali siano i suoi intenti. Con questo pretesto narrativo gli autori analizzano il ruolo di Superman nel mondo, nonché la sua natura e persino i concetti di umano e di alieno. E lo fanno con una story-line imperniata sulla minaccia di Radion e del Protettore non priva di tematiche profonde, a cominciare da quelle dell’inquinamento e delle condizioni degli uomini inseriti in contesti lavorativi rischiosi per la loro salute (argomento quanto mai attuale).
È poi la volta del piatto forte del volume, tratto da All New Collector’s Edition. Si tratta di una storia ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale incentrata su uno scontro senza esclusione di colpi tra Superman e Wonder Woman. Ma per quale ragione due personaggi di solito alleati si trovano in conflitto? Tutto ha a che fare con il Progetto Manhattan e la bomba atomica. In questo caso gli autori si pongono domande non di poco conto: è lecito possedere armi nucleari? E c’è da fidarsi di quei governi che affermano di non volerle impiegare? Ed è giusto usarle per vincere un conflitto? Tra una lotta contro il nazista Barone Blitzkrieg e un’altra con il giapponese Sumo, Kal-El e la Principessa Diana mettono a confronto le rispettive posizioni. Ma non certo pacatamente e non mancheranno scontri fragorosi.
I disegni di José Luis Garcia Lopez, anche a tanti anni di distanza, rimangono coinvolgenti. Il suo Superman è carismatico; ma pure Wonder Woman, Supergirl, Atom e altri character presenti nelle avventure sono raffigurati con maestria. La cura dei dettagli è evidente in ogni vignetta e il lay-out è sempre mutevole. Inquadrature minuscole si alternano ad altre più grandi, specialmente nelle sequenze di lotta, con esiti espressivi pregevoli. È innegabile poi il dinamismo, persino nelle pagine non contrassegnate dall’azione adrenalinica. Insomma, classico è il termine più adatto per questa uscita. Se volete quindi scoprire un nome fondamentale dei comic-book made in DC, questa è la pubblicazione che fa per voi.