La Guardia dei Topi 1, Autunno 1152 – Recensione volume Panini 9L

Pubblicato il 20 Novembre 2014 alle 10:15

Panini 9L riporta in Italia le epiche avventure de La Guardia dei Topi, una schiera di eroi alti come un mignolo!

la guardia dei topi

Novembre. Il cielo si chiude dietro una muraglia griga, sotto assedio. L’aria si impregna di nebbia e le ultime foglie rosse degli aceri si sciolgono nel fango. Quale momento migliore per trascinare la poltrona nell’angolo più caldo del salotto, sprofondare sotto diversi strati di trapunte e tuffarsi nella lettura del capolavoro di David Petersen?

Basta uno sguardo alle vignette dai colori sfumati e le chine nitide, precise come un’acquaforte di Rembrandt, per scivolare dalle proprie pantofole al mondo de La Guardia dei Topi. Autunno 1152  (pubblicato da Panini 9L a partire dal 16 ottobre, titolo originale: Mouse Guard. Fall 1152, edizioni Archaia Studio Press), come attraverso una finestra. Qui non c’è nulla di sicuro, confortevole, non esiste un riparo del tutto inattaccabile, perché quando si è un minuscolo topo alle prese con il vasto e selvaggio mondo, bisogna guardarsi le spalle in ogni momento, specialmente quando si abbandonano i confini del proprio villaggio.

E’ per questo che esiste la Guardia dei Topi, un corpo scelto di prodi al servizio delle comunità dei topi, esperti conoscitori dei passaggi e dei sentieri e valorosi combattenti, che non esitano ad affrontare i molti nemici che minacciano la pace e la sicurezza dei villaggi.

Kenzie il saggio, il giovane e coraggioso Lieam dal pelo rosso e il temerario, impetuoso Saxon sanno bene che la loro missione può portarli in ogni momento a dover affrontare sfide mortali, ma vi si offrono senza esitazione, per aiutare i più indifesi. Certo non si sarebbero mai immaginati di trovare nel carretto di uno sfortunato mercante di granaglie divorato da una serpe una mappa di Lockhaven, la cittadella dove la Guardia dei Topi ha il suo quartier generale. Quel mercante era un traditore e stava portando a qualcuno la chiave di accesso a Lockhaven. Kenzie, Lieam e Saxon capiscono subito che non possono più fidarsi di nessuno, che i loro stessi compagni potrebbero far parte del complotto. Ha inizio così la corsa contro il tempo delle tre fedeli guardie, alla ricerca della mente di quel sinistro progetto, e che li porterà ad affrontare l’organizzazione segreta chiamata ” La Scure”, pronta a muovere le proprie schiere per la conquista di Lockhaven, sotto la guida di un topo misterioso, che impugna come proprio scettro la leggendaria scure nera che era stata della più celebre e coraggiosa guardia di cui si abbia memoria.

Se il traditore riuscirà a cancellare per sempre la Guardia dalle Terre dei Topi per realizzare il suo progetto distorto di creare un impero potente e aggressivo, o se i valorosi Lieam, Kenzie e Saxon riusciranno a fermarlo, sarà solo un avvolgente crepuscolo d’autunno davanti al camino (o al termosifone) a svelarvelo.

Che ne sarà di Lockhaven? E della Guardia dei Topi? Qualunque destino la attende, faticherete strenuamente a separarvene, quando dovrete abbandonare i meravigliosi paesaggi silenti creati da David Petersen e far ritorno nella penombra della vostra casa. Siate cauti, però! Dietro quello che prima credevate il ticchettio della pioggia sul tetto, potrebbe celarsi lo scricchiolio delle chele di un mostruoso granchio, in attesa, lungo le scale, della sua preda baffuta.
Scappate, se potete! Ma se fate parte della nobile Guardia, impugnate il vostro coraggio e combattete, fino alla vittoria…o ad una morte gloriosa!

La Guardia dei Topi è l’ennesima prova, se ne mai fosse servita un’altra, che il fumetto è tutt’altro che un’arte minore. I disegni di David Petersen sono stati da taluni paragonati a quelli di Beatrix Potter, ma a mio parere affascinano quanto uno studio leonardiano. Le sue anatomie animali sono insieme dettagliate e leggere, non appesantiscono lo sguardo, ma non lo lasciano neppure vagare senza meta. Gli scorci di città, foreste e villaggi nascosti potrebbero arricchire le pagine di un romanzo inglese del primo ottocento, potrebbero ospitare le battaglie, le imboscate e gli amori dei capolavori di Walter Scott.

Assieme alle immagini, ciò che rende lo stile de La Guardia dei Topi ineguagliabilmente epico, sono i testi. Poche voci, talvolta una sola, piccola nuvoletta bianca in un angolo della pagina, contenente una manciata di semplici, ma misurate parole, che dicono tutto ciò di cui c’è bisogno, spogliandosi del superlfuo. Il registro del linguaggio non ha poi nulla da invidiare ad un’opera letteraria “stricto sensu” dei secoli d’oro e tutto da insegnare ai nostri moderni bestseller mondiali. Le brevi battute tagliano come l’acciaio delle spade e i riepiloghi all’inizio di ogni capitolo sono gioielli di accuratezza e sintesi. I motti e le citazioni che li seguono, infine, toccano vette poetiche.

Gli stessi caratteri utilizzati hanno una sottilezza celtica, quasi runica, e assieme alle didascalie, discrete, mai ingombranti, con la loro sfumatura pergamena, contribuiscono alla sensazione di camminare tra le pagine ingiallite dal tempo di un grande classico della letteratura mondiale.

E voglio puntare la mia intera collezione di Topolino (a proposito di roditori), compresi i numeri 2000, 2500 e 3000, che La Guardia dei Topi presto lo diverrà. Ne sono convinto, perché ha dentro di sé quell’indefinibile energia capace di entrare nei cuori delle generazioni, giovani e meno giovani, di tutto il mondo. E’ una storia di coraggio e sacrificio, di resistenza e indissolubile amicizia. C’è la minaccia alla libertà di un popolo, c’è un tremendo, anzi, molti tremendi nemici alle porte: le malvagie donnole, i giganteschi serpenti, il gelido inverno imminente. La Guardia dei Topi è l’epopea delle vite di tutti noi, che, anche se forse non con scure e spada, affrontiamo ogni giorno tante sfide. E il merito di opere come questa è proprio quello di innalzare le nostre battaglie alla nobiltà che meritano, mostrandoci come esempi da seguire un pugno di impavidi topini, che, benché oppressi e assediati, non rinunciano a cercare la felicità, a vivere da eroi, e fanno sentire un po’ eroi anche noi.

La Guardia dei Topi-Autunno 1152, pubblicato in Italia da Panini 9L dopo un primo tentativo da parte di De Agostini, è tutto questo: romanzo, fumetto, graphic novel, quadro, cronaca, poema epico. Vorrei averlo scoperto prima. Ma, a quanto pare, doveva essere l’autunno a portarmelo.

Lo consiglio a tutti. Fa bene al cuore.

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