Pigeon Man 2 – La recensione
Pubblicato il 16 Novembre 2014 alle 11:00
Cyrano Comics presenta il secondo volume di Pigeon-Man, eroe assurdo che prova a combattere il crimine a Verona!
Il catalogo di Cyrano Comics è sicuramente ricco di titoli particolari e stravaganti, e questo Pigeon Man punta ad essere uno dei più strani e bizzarri. Fumetto comico che prova a parodiare il genere super-eroistico, Pigeon Man è la storia di Erminio Sfighelli (nomen omen…) che nel primo volume della seria ha sconfitto Moai, boss malavitoso locale, e aspira a diventare il protettore della città veneta.
In questo volume se la dovrà vedere con gli Emoticon, rapinatori dalla faccia, anzi faccina, inquietante e dal grilletto facile, che provvedono a mandare all’ospedale il protagonista dopo poche pagine, in barba a qualsiasi standard di comportamento dei cattivi fumettistici, ovvero non sparare all’eroe o, nel farlo, esibire una pessima mira.
Ci sarà spazio per una storia amorosa con una cameriera, che sembra amare Pigeon Man ma non il suo alter-ego umano, altri eroi a tema come Seagul Man, un antagonista che sembra voler copiare il costume di Ermino ma soprattutto tonnellate di…deiezioni animali. L’umorismo punta ad esasperare le situazioni dei super-eroi con super problemi e a far ridere il lettore con una dose abbastanza abbondante di situazioni un po’ volgari.
La storia è abbastanza breve e non lascia molto spazio ad uno sviluppo di trama, ma non mi sono trovato mai particolarmente divertito, forse giusto un sorriso qua e là nelle pagine iniziali.
Ho trovato l’umorismo un po’ troppo sboccato per i miei gusti e non particolarmente efficace neanche nella gestione dei tempi comici, cosa comunque molto difficile su carta.
Per quanto riguarda il comparto grafico, i disegni di Beatrice Bovo mi sono sembrati abbastanza ispirati allo stile orientale dei manga: pur non originalissimi fanno bene il loro lavoro, reggendo anche in scene movimentate e nella rappresentazione di prodotti…biologici poco piacevoli. Ho apprezzato invece parecchio parecchio i colori di Bagnoli, sgargianti al punto giusto.
Più interessante forse è lo spin-off Il Mastino, supereeroe arrabbiato e moralista intenzionato a riportare la decenza a Verona a suon di botte. La bicromia di Tristam Strauss è apprezzabile e l’umorismo è più tagliente rispetto a quello della storia originale, e la scena dopo i titoli di cosa, in pieno stile cine-comic, è forse la tavola più riuscita dell’intero album.
In definitiva Pigeon Man rimane vittima forse di un soggetto di base che non permette di creare situazioni umoristiche che non si reggano sull’esagerazione, e nonostante le tante citazioni ai comics più famosi il prodotto non riesce a raggiungere una sua identità propria.
Pur volendo apprezzare l’operazione di Cyrano nel produrre un titolo di autori emergenti, il prossimo volume ( la storia dovrebbe essere una trilogia) dovrà probabilmente inventarsi qualcosa in più per conquistare il lettore.