Recensione Planetary vol. 4 Archeologia Spaziotemporale – Magic press
Pubblicato il 12 Novembre 2010 alle 10:41
Autori: Warren Ellis (testi), John Cassaday (disegni)
Casa Editrice: Magic Press
Provenienza: USA
Prezzo: € 18,00, 17 x 26, pp. 228
Warren Ellis fa parte di quella schiera di autori inglesi che hanno rivoluzionato e svecchiato il panorama fumettistico americano, specie quello super-eroistico, con la loro ispirazione provocatoria ed eversiva. Ellis, in particolare, ha spesso suscitato polemiche e controversie non solo tra i lettori ma anche tra gli editori. Ricordiamoci, per esempio, che sia la Marvel sia la DC si sono sentiti a volte in dovere di censurare alcune sue opere (la prima per il serial Satana che, se non erro, è tuttora inedito in America, e la seconda per un episodio di Hellblazer).
Ma, al di là dello stile arrabbiato e provocatorio che lo contraddistingue, non si può negare che lo sceneggiatore è in grado di scrivere in maniera personale di super-eroi mainstream come gli X-Men e di realizzare opere più anti-convenzionali come, per esempio, il Transmetropolitan della Vertigo.
La Wildstorm, etichetta di Jim Lee recentemente defunta (e speriamo che i suoi personaggi presto riappaiano), parte integrante del gruppo DC Comics, ha rappresentato per Ellis, e anche per altri autori, la possibilità di sperimentare ulteriormente; per esempio, con l’acclamata Authority, considerata una delle migliori produzioni di revisionismo supereroistico; o come Planetary, giunta in Italia al quarto volume, grazie alla Magic Press.
Planetary narra le vicende di Snow, Drums e Jakita, un trio di Archeologi dell’Impossibile che, nell’ambito dell’organizzazione Planetary, sono impegnati nella risoluzione di strani misteri, che li fa vivere avventure allucinanti, spesso in varie dimensioni. Nel corso dei precedenti episodi, Snow, in particolare, sembrava ossessionato dal suo avversario Greene, per ragioni che verranno spiegate nel tp, e tale situazione era collegata ad individui particolari nati ai primi del Novecento e ai cosiddetti Quattro, nemici del gruppo.
In questo tp conclusivo, che include i nn. 19-27 del comic-book originale, tutti i nodi vengono al pettine ed Ellis si sbizzarrisce con una pletora di follie, basate sulla science-fiction filtrata da suggestioni esoteriche, allucinata psichedelia, fisica quantistica, misticismo indiano, con un citazionismo continuo che spazia da Huxley fino a giungere alle filosofie orientali e alle teorie di Heisemberg, tra le altre cose. Con testi, per giunta, lirici e visionari e a volte ironici (non mancano le allusioni sarcastiche ai Fantastici 4 marvelliani).
Se Ellis svolge un lavoro impeccabile a livello di sceneggiatura, lo stesso si può dire per l’eccezionale penciler John Cassaday, noto a tutti per Astonishing X-Men. John riesce a rappresentare i deliri ellisiani (angeli spettrali, creature ballardiane, trips da acido, e così via), con un gusto e una sensibilità incredibili e ogni tavola è un autentico capolavoro di arte visiva.
Per giunta, Cassaday si trova a suo agio nelle atmosfere fantascientifiche, così come in quelle che se ne discostano (basti pensare all’episodio in cui Snow si rivolge alla maga Melanchta, in sequenze ricche di giochi d’ombra suggestivi che si ricollegano a certa tradizione illustrativa fantasy; o a quello che ha come protagonista il Ranger Fantasma, chiaro rimando al classico Lone Ranger: una storia che è, di fatto, un western inserito in una story-line che con le vicende di cowboys e pellerossa ha poco a che spartire!).
Questo è un volume da non perdere, così come da non perdere è l’intera serie. Di conseguenza, il tp è consigliabile agli estimatori di Ellis e di Planetary. Ma anche coloro che non conoscessero le storie degli Archeologi dell’Impossibile non mancheranno di apprezzarlo; perciò suggerisco spassionatamente di recuperare questa intrigante produzione Wildstorm.
Voto: 8