Intervista a Pasquale Saviano di Alastor Srl

Pubblicato il 10 Novembre 2010 alle 12:17

Lucca Comics and games 2010 la fiera più importante del settore è appena passata, e Michele Fidati, fondatore, coordinatore, caporedattore e webmaster di MangaForever, ha intervistato per i propri lettori poco dopo la fiera Pasquale Saviano di Alastor Srl. Una lunga chiacchierata, a tratti davvero molto interessante, nella quale si parla di tutti gli esclusivisti del distributore partenopeo.
Non vi resta che leggere. Buona lettura.

Intervista a cura di Michele Fidati

MICHELE FIDATI – MANGAFOREVER: Diamo nuovamente il benvenuto a Pasquale Saviano di Alastor srl.  Lucca Comics 2010 è ormai alle spalle, come sono stati i risultati per Alastor?
PASQUALE SAVIANO: Personalmente non sono contento di come sia andata la gestione dell’evento, soprattutto per i limiti comunicativi che sono imposti al mio ruolo di rappresentante di alcuni editori, e dal comportamento di alcuni addetti ai lavori che preferiscono rimestare nel torbido, pur essendo a conoscenza, per comunicazione diretta, delle dinamiche di mercato. Da un punto di vista dei rapporti commerciali con i nostri vari partner, molto bene e credo che i risultati saranno visibili nei prossimi Mega molto presto.

La Bao Publishing è nata da pochissimo e si è già guadagnata ottimi consensi. Come stanno andando i volumi della casa editrice?
Ho avuto la fortuna di conoscere Michele (Foschini ndr) quando, da superappassionato con mezzi inesistenti, si portò a casa i diritti di Savage Dragon e Invicible, dimostrando sin da allora una gran voglia di provarci oltre che una profonda competenza. Sono ritornato, con grande piacere, a lavorare per la sua casa editrice da questo inverno, e la sua voglia di fare per un vecchio come me, mi è sembrata straordinaria e contagiosa. Il suo programma mi ha suggestionato per l’idea che la sua produzione non è “solo”, ma “anche” per la fumetteria. I suoi sbocchi naturali vanno sempre di più verso la libreria di varia, per questo credo che stia osando oltre quello che il mercato riesce a offrire garantendoci produzioni inimmaginabili per il nostro settore. Poi ho conosciuto Caterina (Marietti ndr) -l’amministratore della società-, e ho capito che dietro l’entusiasmo di Michele c’era anche la volontà di ferro dell’intera società a fare qualcosa di buono, ed eccoci qui…

Proprio la Bao è diventata l’unico service Planeta in Italia. Cosa ne pensi a riguardo?
Sono contento per Bao e faccio ancora un in bocca a lupo a Michele che si troverà a coordinare sia le attività di service che di editore.

La Magic Press, invece, dopo il rallentamento delle uscite, stato che perdura da un paio di anni a questa parte, credi che ritornerà a pieno regime, considerando, anche, che non è più il service Planeta?
Vorrei sfatare una idea strana che continua a circolare da sempre e che mi piacerebbe porre sotto forma di domanda retorica: “È stato più grave per un editore come la Magic perdere i diritti della Vertigo o non fare attività di service?”. Se la risposta è la stessa che penso io, credo che potremmo essere sicuri che l’editore romano continuerà a stupirci nei prossimi anni, come ha fatto sino ad oggi. Molti si dimenticano che, paradossalmente, Pasquale (Ruggiero ndr) – con i simboli della Magic Press – è tra i più vecchi editori italiani da fumetteria (mi ricordo al momento solo un paio che si possono definire “più vecchi”). Ovviamente la perdita della Vertigo ha riportato una riduzione delle uscite, ma sembra che nessuno abbia visto la lenta sostituzione di quel parco titoli con gli Jodorowsky o la neonata MX, solo per usare degli esempi, che tanto bene stanno facendo. Se posso essere tranquillo di una cosa è che la Magic continuerà a produrre nel futuro prodotti che avranno come minimo comune denominatore la solidità.

Un’ottima alternativa alle serie supereroistiche mainstream sono i titoli proposti da Italycomics, che rende disponibili serie a prezzi tutto sommato accessibili a chiunque, con un parco autori da invidia. Come è nata l’idea della promozione degli albi “gratis” all’interno del Mega?
Devo ringraziare il coraggio di Paolo. L’idea di allegare gli albi gratis o a prezzi simbolici nel Mega è tutta sua. In un mondo (quella della fumetteria) dove la promozione del prodotto funziona con regole inverse a quelle dei settori maggiori dell’editoria (cioè l’investimento generalmente è a carico dei distributori e delle fumetterie), lui ha avuto il coraggio di fare qualcosa di innovativo e l’accoglienza del pubblico mi sembra che gli abbia dato pienamente ragione. Anche la politica editoriale di Paolo la posso descrivere con la stessa parola della promozione: coraggio. Paolo sta proponendo ai lettori cose che solo un appassionato (nel senso di uomo innamorato del comics americano) può avere il coraggio di proporre e continuare in un mercato in crisi come questo.

La 001, invece, si distingue sempre per ottime proposte italiane, sudamericane e francesi: chiunque appassionato di queste scuole fumettistiche non può non apprezzare i loro titoli. Come stanno andando i titoli della casa editrice torinese?
Antonio (Scuzzarella ndr) è forse l’editore più eclettico con cui mi trovo a lavorare. Un imprenditore e un professionista dalle mille idee ed attività, e questo si riflette nello stile della sua casa editrice che passa, come giustamente hai fatto notare, dal sudamericano al francese passando per i comics americani ed il fumetto Italiano di qualità. Sto solo attendendo il giorno in cui mi confermerà la partenza definitiva col materiale giapponese dopo aver già fatto i primi tentativi l’anno scorso col coreano. A quel punto potremo consacrare il Suo catalogo come quello dell’editore più trasversale possibile. Questa ecletticità è stata ricompensata da una buona costanza nel venduto che è rimasto alquanto stabile , nonostante la crisi generale. Tra le nuove iniziative che 001 ha messo in campo devo confessare che aspetto con interessi i risultati della produzione di titoli appositamente preparati per la varia.

Goen è l’ultima casa editrice nata per proporre titoli orientali. Cosa ti aspetti da Paolo Gattone e dal suo staff?
Paolo è stata una lieta sorpresa e non credo di aver visto ad oggi un editore “piccolo” come lui, con tante risorse e conoscenza, anche se lo conosco dai tempi di Flashbook. La cosa che più mi ha entusiasmato è stata veder nascere e seguire il suo piano editoriale in tutte le sue fasi e rendermi conto delle qualità del professionista che c’è dietro. Non ho dubbi che la sua casa editrice potrà fare molto bene e credo che il buongiorno con cui si sia presentato nel mercato, col suo Sakura Mail, non può far che ben sperare sia gli addetti ai lavori che i lettori.

Un’altra nuova casa editrice è Nona Arte di Andrea Rivi. Cosa puoi dirci a riguardo?
Andrea lo conosco dai tempi di Ratman, che coproduceva con Leo Ortolani, e rappresenta un altro degli attori storici del nostro mercato. Il vederlo ripartire con Lucky Luke e Michel Vaillant (che non finiscono mai di sorprendermi per l’accoglienza ricevuta in varia) e poterlo accompagnare in questa sua nuova avventura che lo vede protagonista sia in Italia che nei paesi esteri dove pubblica, per me è un onore, e tutto il nostro gruppo spera di soddisfare al massimo le sue aspettative.

Come inquadri la produzione di SaldaPress e Black Velvet in questo particolare momento di mercato?
Andrea (Ciccarelli ndr) con la sua Saldapress è il mio amico tetragono. La sua è una casa editrice che vive di principi, ma soprattutto, di una qualità inossidabile. Per quanto mirata la sua produzione raggiunge dei risultati che non hanno paragoni, tanto che da sempre rappresenta uno degli editori di punta del nostro gruppo. E adesso con The Walking Dead sulla Fox…
Omar (Martini ndr) è il nostro Jolly: per me da appassionato è l’uomo che ha portato Cerebus in Italia, ma per il mondo resta l’editore che più di ogni altro ha tentato di proporre il fumetto al di fuori di qualsiasi canone commerciale (che resta sempre e comunque il pilastro della nostra attività). Sono convinto che il recente accordo con Giunti darà finalmente la possibilità all’editore bolognese di esprimere le sue vere capacità. Non vedo l’ora di lavorare la parte destinata alla fumetteria.

Qualche considerazione su Coniglio, Hazard, Lavieri, Bottero e Double Shot ?
Mamma mia. Ognuno di questi meriterebbe delle pagine. Proverò a rispettare la richiesta.
Coniglio lo definirei eterno. Non mi ricordo un’epoca in cui Francesco non c’era. Sicuramente è un editore di varia che fa fumetti, ma molto di quello che ha fatto e sta facendo rappresenta la storia del nostro mondo. Per me è un onore rappresentarlo.
La Hazard mi ha sempre impressionato. Non hai mai barattato la sua qualità con le leggi del mercato. Come non si fa a non ringraziarli per quando stanno facendo con Tezuka o Matsumoto o a riconoscere nelle loro produzioni la determinazione di un editore che fa il fumetto perché lo ama.
Marcello (Buonomo ndr) mi ha sempre colpito. Se c’è un modello ideale di un editore al di fuori dei canoni classici basati sull’economia è lui. Dal fumetto greco a quello per i bambini, Lavieri mi è stato sempre da esempio.
Alessandro (Bottero ndr) l’ho conosciuto dai tempi della Play. Un immarcescibile appassionato che alterna recuperi eccellenti (come non ringraziarlo per Nexus) ad avventure autoriali che lo vedranno presto coinvolto.
I Double Shot sono qualità, innovazione e genialità gestiti all’interno di una struttura amatoriale con i modus operandi delle vere società. Credo che Don Zauker sarà, per mia gioia, solo uno degli assi che ci aspettano da questo editore.

A proposito di Lucca: come mai è stata annullata la conferenza Planeta che si doveva tenere il primo giorno della manifestazione, venerdì 29 ottobre 2010?
Planeta mi ha comunicato che hanno avuto un disguido aereo.

Con i mezzi tecnologici moderni, come mai non è stata allestita una videoconferenza o qualcosa di simile per mantenere l’impegno ed avere un contatto diretto con i clienti/lettori?
Non sono in grado di rispondere a questa domanda perché è stretta pertinenza dell’Editore.

Non si ha più una idea precisa delle attività editoriali che la Planeta conduce per l’Italia di cui Alastor si è fatto portavoce sino all’inizio dell’anno scorso. Si può spiegare il motivo?
La gestione della comunicazione è funzione della nostra collaborazione con l’editore spagnolo e con i rappresentanti della Planeta DeAgostini italiana, che ringrazio pubblicamente per la grande disponibilità, e si è da sempre limitata a risolvere le problematiche più importanti. Questa attività non rientra comunque nei nostri doveri distributivi, per cui se non riceviamo un input a procedere in tale senso, resta completa pertinenza dell’editore.

Le fumetterie lamentano la quasi impossibilità di avere arretrati Planeta da metà anno (o poco prima,) in poi, cosa è successo esattamente?

La logistica generale del prodotto non è più in Italia ma in Spagna. Noi in questo momento possiamo gestire il primo ordine fatto dalle fumetterie. Tale ordine viene aumentato per la nostra scorta interna. Esaurita la scorta siamo costretti al temporaneamente esaurito. La situazione perdurerà sino a che non si deciderà in Spagna la riorganizzazione delle procedure logistiche.

Come deve fare una fumetteria per avere arretrati Planeta?
Bisogna attendere quanto spiegato sopra.

Esiste un catalogo aggiornato e affidabile dell’editore? E’ possibile conoscere gli albi e i volumi esauriti completamente anche nei magazzini spagnoli?

Abbiamo appena pubblicato il catalogo generale che tiene conto anche delle disponibilità, sia in Spagna, sia in Italia, sia per le fumetterie, che per la librerie di varia. La sua validità è, ovviamente, aggiornata ad ottobre 2010.

La situazione arretrati Planeta si sbloccherà, e in quali tempi?
Bisogna attendere quanto spiegato sopra.

Ritornando a Lucca Comics 2010, come mai nello stand Alastor erano presenti prodotti dati per esauriti come il cofanetto di Preacher, e l’absolute di Sandman?
I prodotti non sono dati stati mai dati per esauriti, tranne il cofanetto di Preacher la cui tiratura della fumetteria è ufficialmente terminata (ma, se anche ci dessero tutte le quantità attualmente accantonate per la varia, non saremmo comunque in grado di evadere le prenotazioni attive). I prodotti definiti come esauriti non sono momentaneamente disponibili per il territorio italiano.
Le copie presenti a Lucca sono state prese, con autorizzazione di Planeta DeAgostini, in parte dalla scorta non distribuita destinata alla libreria varia (dal distributore della varia – Messaggerie), ed in parte con una spedizione appositamente organizzata per Lucca dalla Spagna. Dopo il rientro da Lucca tale materiale verrà restituito alle logistiche di competenza.
Si tratta di una operazione organizzata una tantum e per di più abbastanza complicata sia in termini economici che di gestione (i più attenti avranno notato che mancava comunque una quota di materiale ufficialmente disponibile che non è stata comunque consegnata a Lucca), fatta per onorare impegni precedentemente presi. Infatti nelle altre fiere (precedenti e future) non ci saranno altre operazioni simili sino a quando non si compirà quanto sopra spiegato.

Molte fumetterie si sono lamentate del danno economico ricevuto da quando questa situazione è in essere. Cosa vogliamo dire alle stesse fumetterie e come cercherà di comportarsi Alastor in futuro?
Premetto che la situazione è uguale per tutti, comprese le fumetterie che appartengono alla stessa Alastor (per chiarezza parlo di Milano, Napoli, Novara, Caserta, Avellino). Quando il materiale si esaurisce in distribuzione è definitivamente esaurito sul territorio italiano.
La situazione è paradossale: la mancata distribuzione da oltre sette mesi degli arretrati è un danno economico in termini di fatturato per Alastor superiore a qualsiasi valore oggi calcolabile, essendo la somma di tutti i singoli danni di tutte le singole fumetterie del territorio italiano. Il problema deriva da una riorganizzazione che sta danneggiando tutti (Planeta DeAgostini compresa).
Il dovere di rappresentanza che abbiamo dovuto esplicare a Lucca nasce per motivi di impegni assunti prima della centralizzazione delle attività in Spagna. Basti pensare alla gestione dello stand e degli ospiti in numero di molto superiore (anche grazie alla collaborazione di altri editori legati ad Alastor), a qualsiasi altro espositore presente in Lucca.
Cosa che infatti, non replicheremo in alcun modo in altre fiere (non ne abbiamo neanche la possibilità, mancando il materiale): basta verificare le nostre precedenti partecipazioni a Narni o Roma, o la prossime che avremo a Terni e Mantova.

Ci sono rumor in rete che dicono che Alastor e Planeta non saranno più partner l’anno prossimo. Vogliamo smentire completamente queste voci?
Il rumor era già partito l’anno scorso (addirittura prima di Natale) e, come allora, al momento non esistono i presupposti che si leggono in rete per cui questo possa essere in discussione, anche se il distributore Alastor ha ancora attive intere sezioni di gestione appositamente concepite per una Planeta DeAgostini a pieno regime rispetto alla situazione odierna estremamente penalizzante.

Che cosa si preannuncia per il futuro di Alastor?
Innanzitutto venire incontro alle richieste delle fumetterie. Potenzieremo alcuni segmenti operativi e miglioreremo diversi servizi anche per riadeguarci ad un mercato che, ora più che mai con la crisi generale che lo sta attraversando, non vede il fumetto più solo nei negozi specializzati ma anche in varia, lasciando solo a rari casi la presenza in edicola. Ma su questo aspetteremo concretamente le varie innovazioni per poi riparlarne.

Ringrazio personalmente Pasquale Saviano per avermi concesso questa intervista.

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