5 graphic novel che dimostrano la dignità del genere
Pubblicato il 23 Ottobre 2014 alle 13:22
Dal Guardian arriva l’elenco di cinque titoli assolutamente da leggere e che dimostrano come il genere sia degno di una nobilitazione.
Se ne parla da tempo della nobilitazione del fumetto. Troppo spesso bistrattata dai salotti buoni, trattata con superficialità e in maniera frettolosa, sembra che negli ultimi tempi la Nona Arte stia riuscendo a prendersi qualche rivincita. Come dimostra la recente vicenda della candidatura di Gipi al Premio Strega o l’attenzione sempre maggiore che i più importanti media tradizionali italiani stanno dedicando al fumetto e ai suoi autori – Zerocalcare, tanto per dirne uno.
Un trand, questo, che è comune anche ad altri paesi, come dimostra l’articolo di David Barnett per l’edizione online del Guardian, che elenca cinque graphic novel che dimostrano appieno la dignità del fumetto.
The Wicked + The Divine
Ogni novanta anni una falange di divinità torna in forma umana. Mai erano andati così bene prima d’ora, però, tra YouTube, Tumblr e X-Factor. Stilisticamente vicina agli Invisibles di Grant Morrison, altra lettura obbligata nel mondo delle strisce parlanti.-
Persepolis
Il racconto autobiografico di Marjane Satrapi cresciuta in Iran prima sotto il governo dello scià e poi nei giorni della rivoluzione islamica dovrebbe essere oggetto di studio scolastico. Raccontato in maniera solo apparentemente semplice, il fumetto sa essere divertente e stimolante, e sempre estremamente umano.-
Sandman
Impossibile da non amare, è una sicurezza per chi si avvicina al mondo del fumetto. È un’esplosione di originalità con la quale l’autore Neil Gaiman mette insieme folklore, mitologia e storia dei fumetti.-
Watchmen
Il titolo che reinventa il genere e getta le basi per una nuova idea di supereroe, qui visto nel suo aspetto quotidiano e non più in quello al quale i lettori erano abituati fino alla sua pubblicazione. Firmato da Alan Moore e Dave Gibbons, è un altro must del fumetto.-
Captain Marvel
Chi l’ha detto che una storia a fumetti per essere valida non debba essere popolare e debba per forza di cose mettere in scena personaggi e supereroi cupi e postmoderni? Kelly Sue DeConnick sta facendo un ottimo lavoro con il suo supereroe al femminile, che ormai non è certo isolato, ma in buona compagnia!