Superman Pace in Terra – Recensione DC Comics Story

Pubblicato il 22 Ottobre 2014 alle 10:30

Come potrebbero essere le principali icone supereroiche made in DC se fossero sottoposte all’interpretazione grafica dell’eccezionale Alex Ross? La risposta è semplice. Non sarebbero semplici giustizieri in calzamaglia ma maestose divinità! Non perdete questo volume del grande artista americano alle prese con Superman e la JLA!

In Supergods, lo splendido saggio sui supereroi, Grant Morrison considera i giustizieri in calzamaglia un concetto analogo a quello delle divinità. I loro poteri, infatti, li rendono diversi dai semplici esseri umani e questi ultimi li reputano alla stregua degli déi delle leggende. D’altronde, continua Morrison, le attuali saghe supereroiche hanno una valenza paragonabile a quella degli antichi miti. Grant, comunque, applica il discorso in particolare ai personaggi DC e da questo punto di vista la celebre triade formata da Superman, Batman e Wonder Woman potrebbe in effetti essere sottoposta a tale interpretazione.

Ciò è evidente in questo volume della collana DC Comics Story che include tre lavori di notevole spessore grafico e narrativo incentrati su Superman e la Justice League. A scriverli è Paul Dini che ha enfatizzato appunto la valenza mitologica dei character e ad illustrarli l’eccezionale Alex Ross che è riuscito a raffigurarne in maniera sopraffina il carisma, la maestosità e l’allure semidivina. Specifico che queste opere non dovrebbero mancare nella collezione di un DC fan ma pure i lettori che di solito non leggono supereroi farebbero bene a dare una chance a questa proposta.

La prima storia del sommario è Superman Peace on Earth in cui Paul Dini, in un contesto slegato dalla continuity, si concentra sulla figura dell’Uomo d’Acciaio. Kal-El è invincibile e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Ma inizia a riflettere sul suo ruolo: certo, combatte i criminali, salva le persone e compie azioni incredibili ma riesce davvero a fare la differenza a livello globale? Qual è il grande problema di una parte dell’umanità? La fame. In tante zone del pianeta esistono popolazioni tormentate dalla carestia. E cosa accadrebbe, quindi, se Superman decidesse di sconfiggere la piaga della denutrizione? Ma è lecito per lui porsi un simile obiettivo? Fino a che punto un supereroe può spingersi? Non sarebbe dovere dei governi cercare di affrontare questa problematica?

In ogni caso, Superman entra in azione e Dini lo descrive proprio come una specie di dio, una creatura messianica che giunge dal cielo per soccorrere gli uomini. E lo fa scrivendo testi intensi, evocativi, di impostazione letteraria, tanto che l’opera è più che altro un racconto in prosa corredato dalle illustrazioni pittoriche di Ross, con impliciti riferimenti biblici e collegamenti ai racconti natalizi di Dickens. Si procede poi con JLA Secret Origins, dedicato, come è facile intuire, al principale gruppo di supereroi made in DC.

Anche in questo caso Dini utilizza lo stesso stile del lavoro precedente, delineando una serie di sequenze che narrano le origini di Superman, Batman, Flash e gli altri componenti della squadra, sempre però descritti come figure di portata divina, lontane dai comuni mortali. E il volume si chiude con JLA Liberty and Justice, drammatica avventura imperniata sulla Lega della Giustizia alle prese con un insidioso virus nato in Africa che si diffonde in tutto il pianeta, quasi un’anticipazione dell’Ebola che sta occupando lo spazio delle nostre cronache. La psicosi presto dilaga e la squadra dovrà vedersela non solo con gli effetti della malattia ma con l’isteria delle popolazioni e dei governi che cercano di risolvere la faccenda con le armi. Dini descrive i supereroi come esseri potenti e irraggiungibili e denuncia la stupidità dell’opinione pubblica manipolata dai media. Quando la situazione precipita, infatti, i mortali che adoravano gli déi sono pronti a respingerli, attribuendo loro ogni genere di colpa.

Resta da ragionare sulla parte grafica. Alex Ross realizza tavole pittoriche di grande impatto visivo con lo stile alla Norman Rockwell che l’ha reso celebre. Superman è fascinoso; Wonder Woman sensuale e statuaria; Batman intimidente e così via. Ross raffigura l’aura carismatica delle icone DC con bravura mozzafiato. C’è da domandarsi però se questo esito creativo possa o no essere ridotto a un mero esercizio di stile. Molti infatti ritengono Ross un grande illustratore ma non uno story-teller. A differenza di Kingdom Come, lo story-telling qui latita e ogni pagina può in effetti apparire statica, più vicina, appunto, all’arte illustrativa che a quella sequenziale dei comics. Ognuno è libero di esprimere un giudizio ma mi limito ad affermare che si tratta di un artista superiore alla media e ogni pagina è una gioia per gli occhi, con un risultato complessivo entusiasmante. Ross poi spesso ricorre a un lay out inventivo e non mancano soluzioni cromatiche intriganti. Per esempio, nelle sequenze delle origini c’è un colore prevalente in ogni tavola dedicata al singolo personaggio: il verde nel caso di Hal Jordan, il rosso in quello di Flash, il nero per Batman e così via. Insomma, questa è una delle uscite migliori di DC Comics Story. Non perdetela.

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