Horlemonde – Recensione Fantastica vol. 8 Mondadori Comics
Pubblicato il 17 Ottobre 2014 alle 10:30
Arriva un’opera fantascientifica di area bd caratterizzata da azione e colpi di scena: Horlemonde! Non perdete le rocambolesche vicissitudini di Marse e Jatred che si svolgono sul pericoloso pianeta Almagiel in un nuovo volume della collana Fantastica!
Arriva un nuovo volume della collana Fantastica della Mondadori Comics dedicata ad opere di area bd di genere fantascientifico, horror e fantasy. Nel caso di Horlemonde, le atmosfere sci-fi sono preponderanti e la storia si basa su concetti e personaggi ideati da Julia Verlanger. A scrivere la sceneggiatura è Patrick Galliano che ha provato ad avvicinarsi ad ambientazioni che richiamano, facendo le debite proporzioni, quelle di romanzi stile ‘Dune’ di Frank Herbert. Buona parte della trama si svolge infatti in un pianeta che potrebbe effettivamente essere stato immaginato dal romanziere americano. Ma in Horlemonde mancano la sensibilità mistico/spirituale e l’introspezione tipiche dei suoi testi.
La storia è incentrata quasi esclusivamente sull’azione, mutuata da certi film statunitensi tutti effetti speciali, e da un certo punto di vista credo che gli estimatori dei comic-book a stelle e strisce la gradirebbero. Insomma, la profondità che si riscontra in molte opere di provenienza francofona qui è assente. Horlemonde è un fumetto di intrattenimento e la vicenda si colloca in un contesto futuribile. L’uomo è riuscito a colonizzare lo spazio e ci sono vari pianeti riuniti in una specie di federazione.
Ma tra essi non è da annoverare Almagiel. È un mondo dalle rigide caratteristiche climatiche, sostanzialmente ostile alla vita. Tuttavia, è qui che cresce un’alga delle paludi, la Monbassia, principale fonte di sopravvivenza delle popolazioni. Tale alga può essere utilizzata in tanti modi e la federazione intende chiedere ad Almagiel di unirsi alla confraternita. A questo scopo, un emissario delle grandi potenze, Marse, viene inviato ad Almagiel con il compito di sostenere le motivazioni dei suoi superiori. Come scoprirà, però, la situazione è durissima e la raccolta dell’alga è effettuata da schiavi e galeotti. Inoltre, il pianeta pullula di insetti, vermi e creature mostruose.
Tra i reggenti di Almagiel spicca l’infido Orval che arriva addirittura ad uccidere l’anziano padre per ottenere il potere. Costui rifiuta la proposta di Marse ed è sempre lui che si rivelerà il villain della trama. Le sue strade incrociano quelle di un altro importante personaggio di Horlemonde, Jatred, giovane schiavo dal carattere ribelle, e le conseguenze saranno drammatiche. Per una serie di motivi, Jatred viene imprigionato insieme a Marse e i due saranno costretti a collaborare nel tentativo di liberarsi e di rovesciare la dittatura di Orval.
È questo il pretesto che consente a Galliano di delineare una trama fatta di inseguimenti, combattimenti, lotte e azione di vario tipo e dotata di un ritmo adrenalinico. Malgrado l’autore sfiori tematiche importanti come quella della libertà individuale, Horlemonde, come ho già scritto, è comunque un fumetto di intrattenimento, con testi e dialoghi secchi e sintetici e mai riflessivi. La trama nel complesso funziona ma è a tratti esile. Per ciò che concerne i disegni, Cédric Peyraverney e Bazal fanno un ottimo lavoro e realizzano versioni efficaci dei personaggi. Il loro stile è dinamico, adatto alla velocità della storia, e le sequenze delle lotte e degli inseguimenti sono di notevole impatto visivo. Sono abili nella raffigurazione delle immense distese di Almagiel, delle buie prigioni in cui sono trattenuti i ribelli, degli animali disgustosi esistenti nel pianeta e così via. I due si occupano anche dei colori, coadiuvati da Iban, Makma e Mark Sintès, e prevalgono sfumature oscure e crepuscolari, appropriate per le atmosfere della narrazione, ma con a volte il difetto di non valorizzare i dettagli dei disegni. Nel complesso, Horlemonde non è, a mio avviso, un lavoro del tutto riuscito ma potrà interessare i fan delle odierne pellicole di fantascienza.