Batman: il Dinamico Duo – Recensione DC Comics Story n. 11
Pubblicato il 28 Settembre 2014 alle 18:30
Arrivano le storie degli anni sessanta di Batman e Robin disegnate da Sheldon Moldoff e Carmine Infantino! Rivivete la magia della Silver Age con le rocambolesche avventure del dinamico duo sceneggiate da John Broome, Bill Finger e altri maestri del fumetto americano!
DC Comics Story n. 11 – Batman Il Dinamico Duo
Autori: John Broome, Bill Finger, Gardner F. Fox, France E. Harron (testi), Carmine Infantino, Sheldon Moldoff (disegni)
Casa Editrice: Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 7,90, pp. 192, col.
Data di pubblicazione: settembre 2014
Nel corso dei decenni le testate di Batman sono state caratterizzate da molteplici atmosfere narrative e lo stesso Cavaliere Oscuro ha subito diverse interpretazioni da parte dei numerosi autori che se ne sono occupati. Di conseguenza, è facile trovare storie dai toni solari e divertenti così come episodi cupi e inquietanti. Per ciò che riguarda la produzione degli anni sessanta, il successo clamoroso del telefilm interpretato da Adam West diede vita alla prima batmania, suscitando l’attenzione degli spettatori nei confronti dei fumetti di Bats.
Tuttavia, le avventure pubblicate su Batman e Detective Comics non erano assimilabili alle vicende kitsch e demenziali della serie televisiva. Ciò fu dovuto all’editor Julius Schwartz che nel 1964, prima dell’inizio del programma tv del 1966, ritenne che le vicende batmaniane dovessero assumere connotazioni più realistiche. Fino a quel momento, infatti, le storie dell’Uomo Pipistrello avevano presentato situazioni volutamente assurde e grottesche, con personaggi come il Joker e Due Facce trattati più da buffoni che da perfidi criminali, e con character sul genere di Asso, il bat-cane, e il folletto Bat-Mito.
Secondo Schwartz, Batman doveva essere inserito in story-line meno fantasiose legate al thriller e al poliziesco. Di conseguenza affidò le sceneggiature a John Broome, Bill Finger e Gardner Fox che già avevano realizzato ottimi prodotti in casa DC. E fu assoldato anche un nome storico della Golden Age, France E. Harron che alla Timely si era occupato di Capitan America. Costoro accontentarono Schwartz ideando trame che erano veri e propri rompicapi, con un crimine e una soluzione intricata che il lettore avrebbe dovuto indovinare. Questi episodi, sovente auto-conclusivi, erano incentrati sulle capacità deduttive di Batman, non a caso reputato il più grande detective del mondo.
Va da sé che non c’era spazio per i cattivi farseschi di un tempo e, come avrete modo di scoprire in questo volume che include una selezione degli episodi di Batman e Detective Comics più rappresentativi usciti nel 1964, l’eroe, coadiuvato dal fido Robin, dovrà affrontare criminali comuni: ladri, gangsters e truffatori e solo in un episodio appare il Joker, peraltro lontanissimo dallo schizoide malato e perverso dei nostri giorni. Con queste storie, quindi, i bat-mensili cambiarono e alcune cose si modificarono: appare, per esempio, una nuova bat-mobile dal design più moderno e dinamico; il fido maggiordomo Alfred muore in un episodio famoso e al suo posto arriva la zia Harriet; e viene introdotta la bella Pat Powell, poliziotta invaghitasi di Bruce Wayne.
Testi e dialoghi vanno ovviamente giudicati sulla base degli standard espressivi dell’epoca e a tratti risultano verbosi; ma restano efficaci e le storie, sebbene più semplici e ingenue di quelle odierne, hanno un ritmo indiavolato. Bisogna inoltre segnalare l’episodio incentrato sullo storico team-up tra il Dinamico Duo ed Elongated Man, in quel periodo protagonista dei back-up tales di Detective Comics.
I disegni sono appannaggio di Sheldon Moldoff e Carmine Infantino. Il primo ebbe il merito di delineare una versione più muscolosa e atletica di Batman e la sua interpretazione grafica fece scuola. Il dinamismo delle sequenze d’azione è ancora oggi suggestivo nonché appropriato alla velocità delle trame. Il secondo, invece, con il suo stile fluido e plastico, le vignette ampie e il lay-out inventivo deliziò i lettori con versioni molto personali di Batman e Robin, come del resto già aveva fatto con il suo celebrato Flash. In poche parole, in questa undicesima uscita di DC Comics Story avrete modo di scoprire o di riscoprire un momento fondamentale della vita editoriale del Cavaliere Oscuro: quello della Silver Age. Da tenere d’occhio.