The Programme vol. 2 – Recensione RW Lion Comics
Pubblicato il 24 Settembre 2014 alle 17:00
Si conclude la dirompente maxiserie di Peter Milligan: The Programme! Cosa succederà quando gli orrori della Guerra Fredda ritornano nel presente per tormentare gli odierni Stati Uniti d’America? Scopritelo in questo volume illustrato dal sorprendente C.P. Smith!
DC Miniserie n. 25 – The Programme n. 2
Autori: Peter Milligan (testi), C.P. Smith (disegni)
Casa Editrice: Lion
Genere: Fantascienza
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,95, 16,8 x 25,6, pp.144, col.
Data di pubblicazione: agosto 2014
Peter Milligan fa parte di quella schiera di autori britannici che hanno rinnovato e svecchiato il comicdom americano e basta prendere in considerazione opere dirompenti come Shade The Changing Man, Enigma, The Extremist, X-Force/X-Statix, giusto per citarne alcune, per accorgersene. Ma è discontinuo e ha prodotto lavori più convenzionali che non hanno lasciato il segno. Fortunatamente The Programme, maxiserie DC di dodici numeri, appartiene alla categoria dei suoi comic-book più estremi. Le atmosfere della story-line non sono generaliste ed è anzi strano che non sia stato inserito nella divisione Vertigo.
Definire The Programme dal punto di vista del genere narrativo è arduo: è fantascientifico e distopico nei toni ma non mancano influssi delle spy story e delle avventure dei supereroi. Milligan trae ispirazione da un fatto reale e cioè dall’uso che il governo americano, alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, fece di alcuni scienziati nazisti, rifugiatisi in territorio statunitense con un nuovo nome e che misero a disposizione degli USA le loro conoscenze. Secondo quanto Milligan immagina, hanno trovato il modo di creare supersoldati, modificandone la mente. In verità, anche questo particolare non è un’invenzione di Peter, poiché l’America diede in effetti il via al famigerato progetto MK-Ultra basato sulla manipolazione psichica ai danni di soggetti indifesi.
In The Programme accade qualcosa di simile. In piena era maccartista, gli Stati Uniti hanno sottoposto ad esperimenti individui che all’occorrenza potranno trasformarsi in supereroi al soldo del governo federale. Ma pure l’Unione Sovietica è entrata in possesso dei progetti nazisti e ha fatto lo stesso, creando guerrieri pronti a combattere per il comunismo. E nei giorni nostri, per una serie di circostanze, Max, ex figlio dei fiori, finisce coinvolto in un incubo. Anche lui è stato a suo tempo sottoposto al Programma e rischia di dover usare le sue capacità, dal momento che i soggetti sovietici si sono ‘risvegliati’. Costoro, rispettando la programmazione, convinti che esista ancora l’Unione Sovietica, decidono di attaccare il nemico capitalista con conseguenze terribili.
In questo conclusivo volume che include i nn. 7-12 del comic-book originale le cose diventano davvero inquietanti. I super sovietici si rivelano crudeli e malvagi come non mai e dal canto suo Max dovrà vedersela con altri ‘eroi’ americani, autentici psicopatici persino più pericolosi degli avversari che affermano di voler contrastare. E il territorio statunitense diventa lo sfondo di un incubo allucinante. Milligan, con il pretesto di una vicenda sci-fi, analizza in maniera impietosa le contraddizioni della società americana, descritta come una falsa democrazia. Denuncia il potere politico e finanziario, il razzismo dilagante, il capitalismo sfrenato, senza fare sconti a nessuno. The Programme è un fumetto anti-americano (come nel caso di Shade), perfetto per fare incazzare i Frank Miller di turno. Milligan inoltre affronta tematiche come il darwinismo sociale, la psichedelia, la fisica, non rinunciando alle situazioni folli e grottesche che contraddistinguono le sue opere migliori (basti pensare alla farsesca figura del Presidente degli Stati Uniti, somigliante a Clinton e rappresentato come un emerito imbecille). I testi e i dialoghi sono incisivi e il plot è coinvolgente.
The Programme è ottimo anche per la parte grafica. I disegni di P.C. Smith, oscuri, crepuscolari e suggestivi, sono adatti alla raffigurazione di un mondo in balia della pazzia e le figure tratteggiate sono intimidenti. I primi piani quasi fotografici fanno da contrappunto a molte vignette a tutta pagina rappresentanti scene di devastazione che sembrano uscite dalle cronache di guerra odierne. Insomma, The Programma è un prodotto adulto, sofisticato e di notevole qualità narrativa e visuale e piacerà agli estimatori della scuola British. Da non perdere.