Tartarughe Ninja – Recensione in anteprima
Pubblicato il 17 Settembre 2014 alle 23:04
Mentre indaga sul Clan del Piede, un gruppo di terroristi ninja che stanno tenendo in scacco New York, la giornalista televisiva April O’Neil s’imbatte in Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo, quattro eroiche tartarughe ninja antropomorfe addestrate da un topo, il maestro Splinter. April scopre che la loro mutazione è il frutto degli esperimenti che conduceva suo padre insieme al collega Eric Sacks, colluso con il Piede agli ordini del letale Shredder.
Tartarughe Ninja
Titolo originale: Teenage Mutant Ninja Turtles
Genere: Fantascienza, Azione
Regia: Jonathan Liebesman
Interpreti: Megan Fox, Will Arnett, Alan Ritchson, Noel Fisher, Johnny Knoxville, Jeremy Howard, Tony Shalhoub, William Fichtner, Tohoru Masamune, Whoopi Goldberg
Paese: USA
Durata: 101 min.
Casa di produzione: Paramount Pictures, Nickelodeon Movies, Platinum Dunes, Gama Entertainment, Mednick Productions, Heavy Metal
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Data di uscita: 8 agosto 2014 (USA), 18 settembre 2014 (Italia)
Create da Kevin Eastman e Peter Laird, le Tartarughe Ninja esordiscono nel 1984 in una serie a fumetti dei Mirage Studios, una casa editrice indipendente, dando il via ad un franchise multimediale di grande successo che ha avuto il suo apice all’inizio degli anni ’90 tra film, serie animate, serie tv, videogiochi e un merchandise pressoché sterminato. Le quattro tartarughe antropomorfe ghiotte di pizza tornano ora sul grande schermo in questo reboot prodotto da Michael Bay e diretto dal sudafricano Jonathan Liebesman, colpevole dell’orribile World Invasion e del men che mediocre La Furia dei Titani.
Nonostante il grande successo riscosso in patria che ha già spalancato le porte per il sequel, il film è stato accolto da aspri dissensi sia da parte della critica che del pubblico. Il primo errore è stato quello di impostare la storia seguendo la struttura dei film sui Transformers di Michael Bay, ponendo il protagonista umano al centro della narrazione e lasciando i personaggi fantascientifici come semplice supporto action. Una scelta comprensibile quando hai dei robot il cui unico scopo è quello di combattere ma è meno giustificata se hai quattro simpatiche tartarughe teenager, ciascuna con la propria specifica caratterizzazione, che potrebbero fungere da veicolo emotivo e motore narrativo.
Protagonista assoluta è invece April O’Neil, interpretata dalla bella Megan Fox, lanciata proprio dai primi due Transformers di Bay. Nei primi quaranta minuti di film seguiamo soltanto lei mentre le tartarughe si vedono col contagocce. Oltretutto il suo arco narrativo è viziato da una coincidenza troppo forzosa. E’ la giornalista che indaga sulle tartarughe e, guarda un po’, salta fuori che erano proprio quelle che si trovavano nel laboratorio di suo padre.
Leonardo e compagni vengono presentati in maniera troppo sommaria e la caratterizzazione è affidata più alla rilettura estetica, moderna e realistica, che ad un approfondimento intimista. Chi non conosce già le tartarughe, alla fine del film non saprà ancora distinguerle l’una dall’altra. Inoltre sono talmente grandi e forti da non aver alcun vero bisogno del ninjitsu. Come se non bastasse, vengono sconfitte in quasi ogni combattimento e devono essere costantemente salvate dall’eroina April che sarà fondamentale anche nello scontro finale.
Non va meglio sul piano dei villain. Anche per il Clan del Piede le arti marziali sono un optional poiché agisce come un normale gruppo di terroristi con armi da fuoco. Shredder, nemesi storica delle tartarughe, non ha il minimo background ed è identico al Silver Samurai di Wolverine L’Immortale. Il vero cattivo del film è William Fichtner il cui piano di gettare una tossina mutagena sulla città è copiato di sana pianta a quello di Lizard in The Amazing Spider-Man.
Dopo un’ora di spiegoni senza il minimo coinvolgimento emotivo da parte del pubblico, vengono appiccicate lì due scene d’azione, la più spettacolare delle quali sembra uscita più che altro da Fast & Furious e vediamo un furgone sfondare due portoni di fila senza riportare un graffio. Il cameraman Vernon è il primo vero comprimario di April che agisce sotto l’influsso del suo girl power. Whoopi Goldberg è il corrispettivo femminile di Laurence Fishburne ne L’Uomo d’Acciaio, capo dell’emittente per cui lavora la giornalista e totalmente inutile.
Un film insignificante, scritto e costruito malissimo, nel quale le Tartarughe Ninja sono solo dei fenomeni viventi che entrano ed escono senza un vero peso in una storia raffazzonata e scopiazzata qua e là a recenti blockbuster. Un’operazione di rilancio dell’immagine di Megan Fox che farà contenti solo i suoi fans.