Recensione 100% Marvel Best Marvel Boy – Panini Comics

Pubblicato il 2 Novembre 2010 alle 11:36

Autori: Grant Morrison (testi), J.G. Jones (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 13,00, 17 x 26, pp. 160


Quando il geniale Grant Morrison, momentaneamente in rotta con la DC, decise di collaborare con la Marvel, tutti i fans dello scrittore scozzese furono colti da forte emozione, chiedendosi cosa mai avrebbe potuto inventare lo scrittore di Glasgow per l’universo narrativo a suo tempo ideato dai grandi Stan Lee e Jack Kirby.

A dire il vero Grant in passato aveva già fatto una sortita nel Marvel Universe con la miniserie Skrull Kill Crew, imperniata sugli alieni mutaforma Skrull, utilizzati in contesti narrativi decisamente anti-convenzionali e sottoposti al tipico, stravagante trattamento morrisoniano. Tuttavia, la mini in questione, pur valida, non aveva lasciato il segno e venne più che altro considerata, anche dagli estimatori dello stesso Grant, alla stregua di un prodotto minore.

Con l’avvento dell’era Quesada, invece, Morrison giunse alla Marvel intenzionato a lasciare il segno nel Marvel Universe e, almeno per il periodo in cui collaborò con la Casa delle Idee, effettivamente le sue storie non passarono inosservate, dividendo i lettori tra entusiasti ammiratori e severi detrattori. Fu così soprattutto nella sua discussa gestione di X-Men, in cui Grant, bisogna ammetterlo, riuscì a svecchiare l’universo mutante, ancora profondamente legato a stilemi claremontiani, con un forte influsso della new wave fantascientifica ballardiana.

Oltre alla serie degli Uomini X, le altre opere Marvel di Morrison sono state la splendida Fantastic Four 1234 e Marvel Boy. Quest’ultimo serial, di fatto, fu la prima opera dell’autore, pubblicata poco prima dell’inizio della run di X-Men e coloro che ebbero modo di leggerla intuirono subito che Morrison aveva un’ispirazione non banale.

Chi è Marvel Boy? Si chiama Noh-Varr, giovane, indisciplinato e spocchioso Kree, precipitato, per una serie di circostanze, sulla terra (elemento che richiamava volutamente ‘L’Uomo che Cadde sulla Terra’, classico romanzo sci-fi di Walter Tevis, celebre per l’adattamento cinematografico di Nicholas Roeg, interpretato dall’alieno David Bowie). Effettivamente, Noh-Varr, con la sua chioma biancastra e quasi punk, poteva far pensare a una specie di Bowie super-eroistico, per di più dotato di un caratteraccio degno del Principe Namor, il Sub-Mariner.

Cercando, infatti, di raccapezzarsi in un mondo che non comprende, Noh-Varr, suo malgrado, si rende responsabile di una serie di distruzioni e di risse incredibili, al punto che persino lo S.H.I.E.L.D. è costretto a intervenire per cercare di fermarlo. Sempre stravagante, Grant introduce, inoltre, la nemesi di Marvel Boy e cioè l’inquietante Dr. Mida, una versione deviata di Iron Man (la sua armatura ricorda quella dell’Uomo di Ferro prima maniera), coadiuvato dalla perversa figlia Oubliette.

In un contesto narrativo sperimentale e molto fantascientifico, Grant realizzò una storia a tratti cerebrale ma intrigante, sostanzialmente estranea, però, allo stile Marvel, con commenti sarcastici sul mondo della comunicazione mediatica, sul business e su molteplici aspetti della società contemporanea.

I disegni di J.G. Jones, che in seguito avrebbe di nuovo collaborato con Grant (basti pensare a Final Crisis) sono validi e adatti a rappresentare le fantasie schizoidi dello sceneggiatore scozzese. Purtroppo, come ho già avuto modo di scrivere nella recensione di Fantastic Four 1234, la rivoluzione morrisoniana in casa Marvel fu di breve durata e lo scrittore non riuscì neanche a realizzare il seguito della miniserie, che pure era previsto. Come sanno i Marvel fans, Noh-Varr, comunque, non sarebbe svanito; finì, anzi, nelle mani di Bendis che approfittò dell’occasione per rovinare il personaggio, almeno secondo il mio modesto parere.

Marvel Boy è un’opera interessante, forse non paragonabile ai lavori maggiori di Morrison, ma vale ugualmente la pena leggere il volume della serie 100% Marvel Best che la ristampa.


Voto: 7

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