Lady Snowblood Volume 2 – Recensione J-POP Manga
Pubblicato il 4 Settembre 2014 alle 10:30
In questo secondo volume continua il percorso di vendetta di Yuki, che finirà a scontrarsi addirittura con la Yakuza!
Lady Snowblood Volume 2
Autori: Kazuo Koike e Kazuo Kamimura
Editore: J-Pop
Provenienza: Giappone
Genere: Hard-boiled, seinen
Formato: 12×17, brossurato con sovracc, b/n
Prezzo: 7.50 euro
Data di pubblicazione: 3 settembre 2014
Il primo volume è servito da introduzione, questo secondo funge da intermezzo per le vicissitudini di Lady Snowblood, la letale assassina in cerca di vendetta per i suoi genitori. L’inizio del manga è dedicato alla fine della triste storia di Aya, ragazza malata che Yuki aveva avvicinato con intento di recuperare un oggetto prezioso.
Già in queste pagine si ripete il tema giù visto nel primo volume: la tristezza per la sorte della ragazza non sembra scalfire realmente in profondità Yuki, anche se avvertiamo un qualche spiraglio di umanità nella nostra protagonista. La ragazza sembra davvero essere di un’altra dimensione, ma gli autori riescono in questo volume a caratterizzarla bene evitando il rischio di appiattire il personaggio.
Leggiamo poi infatti un nuovo flashback, che questa volta si concentra sull’infanzia della piccola Yuki, e non si tratta di certo di un’infanzia serena: il destino che sua madre le ha assegnato pesa su di lei, costringendola a sottoporsi a stremanti allenamenti fisici con un maestro, tra rotolamenti in una botte e combattimento con la spada, per prepararla al meglio al suo futuro di spietata killer.
E’ facile capire quindi come la ragazza non abbia conosciuto gioco, amicizia e amore: alcune pagine molto dure ci immergono ancora di più nella sua storia e servono ottimamente a spezzare la narrazione.
Narrazione che rallenta un po’ il ritmo per raccontarci la vendetta di Lady Snowblood verso una delle donne che ha tormenta la sua famiglia, Okono Fujishima. Senza rovinare niente, sarà una vendetta fredda ed elaborata, preceduta da un intermezzo non proprio piacevolissimo alla vista ma magari interessante storicamente sulle abitudini private delle signore giapponesi.
E nonostante il ritmo rallentato, gli autori trovano il modo di regalarci una delle splash-page migliori di questa saga, con una posa plastica che davvero rimane impressa nella memoria.
La pioggia risulterà disegnata davvero splendidamente, e anche qui alcune tavole, come nel primo volume, parlano da sole e conferiscono un tono più meditativo.
Altra vicenda poi presentata sarà quella di Otomatsu. Anche qui, senza rovinare nulla, basti sapere che a Yuki è richiesto di camuffarsi da lavoratrice per scoprire chi sta ricattando dei lavoratori. Ed è una vicenda che tocca nel profondo perché ci presenta un antagonista che è di fatto un emarginato, e una Yuki che si rende conto della sua umanità vedendo oltre la cattiveria, forse vedendo un riflesso di se stessa in questo isolamento. E il gesto che compirà alla fine della vicenda, contemporaneamente disturbante ma pieno di pietà, è uno dei tanti momenti che rimane impresso.
La parte migliore del volume 2 è sicuramente la parte finale: l’imprenditore Kirachiro Okura, realmente esistito, si affida alla spietata killer protagonista per realizzare il suo sogno di costruire un enorme Panorama: tra lui e il sogno infatti stanno 5 potenti uomini della Yakuza, cinque assassini professionisti rispettati dalla gente e dalle autorità. Sarà una lotta in più round con loro, tra ricomparse di personaggi del primo volume, battaglie con trucchi da ninja, vestiti che volano e pratiche aberranti sulle donne anche queste realmente esistite. Il ritmo sale e la storia si fa avvincente e cruenta, le ultime pagine volano in un attimo.
Insomma questo volume porta avanti il lavoro svolto nel primo. Lo fa con gli stessi ottimi disegni, con le stese scene turbanti, anche se forse la trama risulta un po’ episodica e frammentata, volendo trovare un difetto. Rimane però un prodotto ottimo, che crea tutti i presupposti per un volume 3 esplosivo.