Cappuccio Rosso e I Fuorilegge n. 7 – Recensione Batman World RW Lion Comics
Pubblicato il 3 Settembre 2014 alle 11:30
Arriva l’ultimo volume dedicato a Cappuccio Rosso e i Fuorilegge! Jason Todd è ora il leader della Lega degli Assassini e dovrà vedersela con i Senza Titolo! Come reagiranno Arsenal e Firestorm? Ce lo spiega James Tynion IV!
Batman World n. 27 – Cappuccio Rosso e I Fuorilegge n. 7
Autori: James Tynion IV (testi), Julius Gopez (disegni)
Casa Editrice: Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 8,95, 16,8 x 25,6, pp. 80, col.
Data di pubblicazione: agosto 2014
Quando la DC diede il via all’operazione New52 decise di dedicare un mensile a Jason Todd, il secondo Robin, nella sua identità di Cappuccio Rosso. In passato c’erano già state storie imperniate su di lui ma in genere il personaggio era sempre stato presentato come un vigilante solitario dai metodi discutibili e poco incline a collaborare con i componenti della Bat-Family. Vederlo quindi all’interno di una squadra di supereroi, i Fuorilegge, sembrò a prima vista azzardato. Nel team, oltre a Jason, c’erano Starfire, ex compagna di Dick Grayson, e Arsenal, ex sidekick di Freccia Verde. Avevano tutti problemi psicologici di svariata natura e un atteggiamento borderline ma la cosa parve funzionare.
Lo sceneggiatore Scott Lobdell, infatti, delineò sin dal principio trame intriganti e piacevoli, peraltro con testi vivaci e dialoghi spassosi. L’ironia era in effetti uno dei punti di forza degli script e i disegni incredibili del bravissimo Kenneth Rocafort fecero la differenza, tanto da rendere Red Hood & The Outlaws uno dei comic-book più validi della DC post-reboot. Lobdell aveva inserito parecchi misteri riguardanti il passato dei character e si era concentrato sulle macchinazioni dei Senza Titolo, setta mistico/esoterica dalle finalità alquanto sinistre.
Come sanno i lettori, però, Lobdell ha abbandonato la testata, lasciando molti punti narrativi in sospeso e il compito di svilupparli è stato affidato a James Tynion IV, senz’altro abile ma non particolarmente propenso a scrivere testi e dialoghi ironici. La situazione è comunque diventata cupa, in seguito ai tragici eventi di Morte in Famiglia. Jason, nel tentativo di dimenticare i traumi passati, ha accettato di farsi cancellare la memoria dall’ambigua Ducra e non ricorda nemmeno le avventure vissute con i Fuorilegge. Dal canto loro, Starfire e Arsenal non fanno i salti di gioia e quest’ultimo soprattutto non è disposto ad accettare il nuovo contesto.
Jason è poi entrato nella Lega degli Assassini, divenendone il leader, interagendo con soggetti discutibili del calibro di Lady Shiva, Cheshire e Tigre di Bronzo, per citarne alcuni, e si accinge ad affrontare i Senza Titolo. Ma cosa c’è sotto? Senza spoilerare, anticipo che entrerà in gioco un classico avversario di Batman e la sua presenza non prometterà nulla di buono. In questo volume che include i nn. 22-24 del comic-book originale Tynion mette sotto la luce dei riflettori proprio Arsenal che nel corso del tempo, da sbruffone qual era, si è rivelato un individuo complesso e sfaccettato non privo di fragilità interiori. Ma naturalmente pure Jason, Starfire e la misteriosa Essence avranno un ruolo rilevante nello story-arc.
Tynion fa un buon lavoro e se c’è un appunto da fare è sull’eccesso di seriosità dei dialoghi, sebbene si debba ammettere che non era certo facile proseguire le intricate vicende elaborate da Lobdell. Il penciler Julius Gopez non è paragonabile a Rocafort ma risulta efficace e funzionale e realizza belle versioni dei personaggi, costruendo al contempo le pagine in maniera inventiva. Puntualizzo che questo è l’ultimo volume della serie e la sequenza non si conclude. Coloro che vorranno infatti conoscere gli sviluppi successivi dovranno seguire lo spillato dei Giovani Titani. Non essendo un estimatore degli albi antologici mi troverò quindi costretto a fermarmi qui, a causa di una scelta editoriale, a mio parere, discutibile, com’era già accaduto con le Birds of Prey. Grazie tante, Lion.