Recensione Vimanarama – Planeta DeAgostini
Pubblicato il 28 Ottobre 2010 alle 10:53
Autori: Grant Morrison (testi), Philip Bond (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 8,95 16,8 x 25,7
Si può dire qualsiasi cosa su Grant Morrison. Ma non che non abbia la volontà di sperimentare e di provare, dal punto di vista tematico e narrativo, strade nuove e sempre e comunque anti-convenzionali. Credo che su questo siano tutti d’accordo, che si appartenga o no alla schiera dei fans dello scrittore scozzese.
Un’ulteriore prova di ciò è data dalla miniserie Vimanarama, proposta in un unico volume da Planeta De Agostini. Scritta ovviamente da Grant e disegnata da uno dei suoi più frequenti sodali, Philip Bond, è ambientata in una Londra multietnica e i personaggi principali sono due adolescenti islamici. Considerando il clima da guerra da civiltà imperante negli ultimi anni, con tutto quanto ne consegue, possiamo affermare che di certo è una scelta coraggiosa.
Per giunta, bisogna ammettere che Ali, il giovane eroe riottoso di Vimanarama, e i membri della sua famiglia sono descritti da Grant in maniera parzialmente non stereotipata: non sono fanatici; non sono integralisti; non odiano l’occidente. Ho scritto ‘parzialmente’, però, poiché Grant non si esime, a suo modo, di inserire elementi che certamente sono insiti in buona parte della comunità islamica, moderata o no che sia: per esempio, la tendenza dei genitori a influenzare le scelte affettive dei figli.
Al di là di ciò, Ali è un ragazzo non dissimile dai suoi coetanei europei. È un giovane educato e timido, che aiuta il padre al lavoro e che cerca l’amore. Amore che sembra concretizzarsi con l’arrivo della bella Sofia, scelta dai genitori come sua futura sposa. In principio, Ali non è particolarmente entusiasta e non muore dalla voglia di incontrare una ragazza mai conosciuta prima. Ma poi, dopo averla vista, si ricrede.
Fin qui si potrebbe pensare che Grant stia scrivendo una storia d’amore. Ma stiamo parlando di un fumetto di Morrison. E, come in un film di Bollywood (una delle influenze fondamentali di Vimanarama), per una serie di circostanze, giungono nella nostra dimensione potentissime divinità indiane, gli Ultrahadeen. Questi ultimi devono affrontare i cosiddetti diavoli dell’isola sommersa, loro nemici ancestrali. E, naturalmente, i poveri Ali e Sofia rimangono coinvolti in questa battaglia che rischia di distruggere l’intero pianeta.
Come se non bastasse, Ben Rama, il più potente degli Ultrahadeen, si invaghisce di Sofia. E il povero Ali si chiede: come potrò mai competere con un dio? In una serie di situazioni visionarie e allucinate, tipiche dell’ispirazione morrisoniana, la storia di Vimanarama si dipana con molta ironia, graficamente visualizzata dal tratto efficace e pop di Philip Bond.
Tuttavia, sarà perché ho sempre elevate aspettative quando si tratta di Morrison, debbo ammettere che la miniserie, pur valida e gradevole, non è paragonabile alle opere più eversive e innovative che lo hanno reso uno dei più importanti cartoonists a livello mondiale. A volte i dialoghi mi sono sembrati troppo semplici e poco visionari e, a tratti, con volute, insistite stranezze nella story-line; e ho avuto l’impressione che Morrison ci abbia un po’ marciato; più o meno, come se si fosse detto: ‘i lettori si aspettano un’opera cerebrale alla Morrison e allora accontentiamoli’, senza che però Grant sia andato in profondità (e considerando la natura delle tematiche sfiorate, si sarebbe veramente potuto realizzare un fumetto dirompente!). Ciò non toglie che Vimanarama sia comunque divertente e, se non si cerca nulla di più di un sano svago, può senza dubbio funzionare.
Voto: 7