Planes 2 – Missione antincendio: Recensione in anteprima
Pubblicato il 6 Agosto 2014 alle 22:41
Divenuto un abile aereo da competizione, Dusty Crophopper riporta un grave ed irreparabile danno alla trasmissione che lo costringe al ritiro. Come se non bastasse, un ispettore governativo chiude l’aeroporto per inadeguate misure di sicurezza antincendio. Nonostante il suo handicap, Dusty decide di reinventarsi e si reca al Parco Nazionale di Piston Peak dove inizierà l’addestramento per diventare un aereo antincendio ed aiutare i suoi amici.
Planes 2 – Missione antincendio
Titolo originale: Planes: Fire & Rescue
Genere: Animazione, avventura, commedia
Regia: Roberts Gannaway
Interpreti (doppiatori): Dane Cook, Stacy Keach, Brad Garrett, Teri Hatcher, Julie Bowen, Ed Harris, Wes Studi
Provenienza: USA
Durata: 84 min.
Casa di produzione: DisneyToon Studios, Prana Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione (Italia): The Walt Disney Company Italia
Data di uscita: 18 luglio 2014 (USA), 13 agosto 2014 in anteprima (Italia), 20 agosto 2014 (Italia)
In un momento nel quale Hollywood cerca di spremere ogni franchise possibile, è abbastanza ovvio che la Disney faccia particolare appello ai DisneyToon Studios, una divisione che si è sempre occupata di realizzare sequel e spin-off, perlopiù direct-to-video, di tutti i titoli di successo della casa di produzione principale mirando soprattutto al pubblico dei più piccoli. Dall’anno scorso, i DisneyToon Studios hanno dato il via alla saga di Planes, ambientato nel mondo di Cars, creato dalla Pixar.
Un franchise quello delle automobili parlanti che ha cominciato a dare segni di stanchezza già da Cars 2 e l’esordio delle controparti aeree appena un anno fa è stato parecchio deludente con un primo episodio assolutamente insignificante nonostante, tra i soggettisti, figurasse il geniale John Lasseter che torna qui come produttore esecutivo. Alla regia di questo secondo episodio c’è Roberts Gannaway che ha diretto Trilli e il segreto delle ali e alcuni episodi di svariate serie animate Disney.
Lo spunto di questo sequel è certo più interessante del predecessore. Menomato da un handicap, il protagonista decide di reinventarsi intraprendendo un addestramento per diventare un aereo antincendio ed aiutare la sua comunità. Lo sviluppo, però, è abbastanza convenzionale e procede sulle dinamiche risapute di un percorso di crescita tra le consuete difficoltà da superare fino all’immancabile trionfo finale.
I comprimari rispettano gli stereotipi del genere senza grosse novità, a cominciare da Blade Ranger, elicottero antincendio veterano, doppiato in originale da Ed Harris, che può ricordare il Doc del primo Cars. Poco funzionale anche il cattivo della situazione, Cad Spinner, viscido affarista che mette a repentaglio la sicurezza pubblica per il suo tornaconto. La storia è un semplice pretesto per mettere in scena tutta una serie di acrobazie aeree sostenute da un buon livello d’animazione e da inquadrature piuttosto furbe per sfruttare il 3D, il tutto condito da gag comiche puerili.
Nonostante la premessa iniziale, il film scade in uno stucchevole buonismo, si rivela poco coraggioso risolvendo il dramma del protagonista in maniera troppo facile, non denota nuove idee o grossi motivi d’interesse ed è adatto soltanto ad un pubblico di bambini sotto i dieci anni. Un prodotto puramente commerciale, più adatto all’home-video, come nella tradizione dei DisneyToon Studios, che al grande schermo. Dopo otto anni consecutivi, questa è la prima estate nella quale non abbiamo avuto un film Pixar. Planes 2 non è un buon rimpiazzo, anzi, ce ne fa sentire ulteriormente la mancanza.