Wisdom – Recensione Marvel Max Best Seller Panini Comics
Pubblicato il 6 Agosto 2014 alle 11:00
Arriva la miniserie dedicata a uno dei mutanti più anticonvenzionali della Marvel: Pete Wisdom! Cosa succede alla sarcastica spia dai superpoteri quando deve affrontare minacce inquietanti provenienti da altri mondi o addirittura da Marte? Ce lo spiega Paul Cornell in questa produzione Max!
Max Best Seller – Wisdom
Autori: Paul Cornell (testi), Trevor Hairsine (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: €6,00, 17 x 26, pp. 144, col.
Data di pubblicazione: agosto 2014
Quando l’inglese Warren Ellis deliziò il comicdom con alcune anticonvenzionali produzioni Marvel, non si limitò a delineare story-line inconsuete per gli standard della Casa delle Idee e non perse l’occasione di creare personaggi strani e sopra le righe. Nel caso di Hellstorm, per esempio, introdusse la splendida Jane Cutter, sexy e disinibita compagna demoniaca del Figlio di Satana; e nell’ambito del serial Excalibur conquistò i fan con Pete Wisdom. Costui era un mutante che agiva per conto dei servizi segreti ed entrava a far parte del team inventato dal grande Chris Claremont.
Dal punto di vista caratteriale, Wisdom era lontano anni luce dai classici eroi Marvel. Era sprezzante, strafottente, maleducato e i suoi comportamenti discutibili lo rendevano un autentico bastardo. Malgrado ciò, riusciva a conquistare il cuore della sensibile Kitty Pryde, una delle X-Women più amate dai lettori, e in seguito alla bizzarra coppia fu dedicata un’intrigante miniserie, sempre scritta da Ellis.
Nel corso del tempo, Wisdom è apparso in varie collane mutanti ma non sempre gli autori coinvolti sono stati in grado di rispettare la psicologia originale del personaggio. Nel 2007 la Marvel decise di pubblicare una miniserie su Wisdom, inserita stavolta nella linea editoriale Max destinata a prodotti più maturi. E fu affidata a un altro autore britannico che proprio con questa miniserie esordì nel mercato statunitense. Mi riferisco a Paul Cornell, conosciuto per Saucer Country della Vertigo, diversi episodi di Superman e Batman e l’acclamata Captain Britain &MI:13, giusto per citare alcuni dei suoi lavori.
Cornell colloca ovviamente la trama nel territorio britannico. È qui che infatti agisce Pete. La storia con Kitty Pryde si è conclusa e ora è un agente segreto dell’organizzazione governativa MI-13 che si avvale delle sue capacità e di quelle di altri superesseri: Tink, proveniente da Fairyland, decisamente aggressiva; John, uno Skrull, e il giustiziere Captain Midlands. Ad essi si aggiunge la stupenda telepate Maureen Raven e l’incorreggibile Pete si sente subito attratto da lei. La squadra deve occuparsi di una missione delicata. Qualcuno ha rapito il figlio di un politico importante e presto Pete e soci scoprono che i responsabili di tale rapimento sono gli abitanti di Fairlyland. C’è il rischio di una guerra tra il mondo degli umani e quello delle fate, dunque?
Cornell inizia la miniserie con atmosfere fantasy. Man mano che la story-line prosegue, tuttavia, inserisce situazioni stravaganti imperniate su versioni alternative di Jack lo Squartatore, draghi che assumono fattezze umane e arriva persino a collegarsi al romanzo di H.G. Wells ‘La Guerra dei Mondi’, interpretandolo in maniera originale e personale. Wisdom è, in poche parole, un mix di fantasy alla Michael Moorcock e fantascienza new wave, caratterizzato da esasperato citazionismo, umorismo nero e invenzioni allucinanti e visionarie (irresistibile quella dei Beatles che sono in realtà Skrull!). Cornell però non dimentica di scrivere una storia ambientata nel Marvel Universe e fa apparire Shang-Chi e l’immancabile Capitan Bretagna.
I testi sono curati e i dialoghi hanno il pregio dell’ironia. Nel complesso, l’opera è valida e se c’è un appunto da fare è proprio nel personaggio di Wisdom che è sì spocchioso, infame e sgradevole; ma lontanissimo dalla carogna immaginata da Ellis. Il Pete Wisdom di Cornell è più soft. Dal canto suo, il penciler Trevor Hairsine fa un lavoro eccellente. Il suo tratto si richiama allo stile di Bryan Hitch e di Alan Davis, accurato, elegante e raffinato. Hairsine realizza versioni convincenti di tutti i personaggi e raffigura con perizia le dimensioni e le ambientazioni immaginifiche della storia. Wisdom è quindi da tenere d’occhio e ha avuto il merito di riproporre un character interessante e a volte trascurato.