Suzuka vol. 1, la recensione dello shonen sentimentale di Kouji Seo
Pubblicato il 31 Luglio 2014 alle 10:30
Star Comics presenta una nuova commedia scolastica, ricca di siparietti piccanti
Suzuka vol.1
Storia e Disegni: Kouji Seo
Casa Editrice: Star Comics
Provenienza: Giappone 2004 (18 volumi serie conclusa)
Target e Genere: Shounen, Scolastico, Commedia, Sentimentale, Sportivo
Prezzo: € 4,90; 11,5×17,5, B, 192 pp, b/n.
Data di pubblicazione: giugno 2014
Yamato Akitsuki, protagonista maschile del manga lascia lo sperduto paesino della provincia di Hiroshima in cui vive e si trasferisce a Tokyo per frequentare la scuola superiore, alla ricerca di un vero e proprio cambiamento di vita oltre che di ambiente. Va ad abitare presso Ayano, una zia vedova e madre di una ragazzina 13 enne di nome Miho, che gestisce un locale di bagni pubblici con annesso un dormitorio femminile, e per ricambiare l’ospitalità si occuperà della pulizia dell’impianto. Lungo la strada che porta al suo nuovo alloggio, Yamato fa un incontro che lo lascia senza fiato e gli fa battere forte il cuore: davanti ai suoi occhi si materializza una bellissima ragazza, impegnata in un difficile salto in alto con l’asta. Più tardi con sua immensa meraviglia Yamato scopre che quella ragazza vive proprio nel dormitorio femminile che sorge accanto alla struttura gestita dalla zia, e nientemeno che accanto alla sua stanza! Suzuka, questo il nome della giovane atleta però rivela subito un carattere difficile , poco propenso al dialogo, infrangendo la dolce illusione di Yamato, che dal canto suo deve vedersela anche con l’assalto di due ragazze completamente scalmanate, anch’esse inquiline del dormitorio femminile: Yuka Saotome, una ragazza spudorata, sempre mezza nuda che crede che gli uomini siano solo un mezzo per ottenere denaro e Megumi Matsumoto, un’occhialuta che solitamente è una ragazza seria ma una volta ubriaca si denuda davanti a chicchessia.
Yamato è molto amato dalla cuginetta Miho, il personaggio più equilibrato della storia e dopo qualche tempo trascorso a contatto con il nuovo ambiente e soprattutto con Suzuka che rivelerà presto,di avere anche lei i suoi problemi, realizza che forse quel suo sogno di cambiare vita non è poi una chimera. Verso la fine del volume fanno il loro ingresso due amici d’infanzia di Yamato: Hattori, sciupa femmine impenitente e Honoka, timida ragazzina che punta subito al cuore del protagonista.
La trama del manga di Kouji Seo, da cui è stato anche tratto un anime che copre i primi otto volumi, presenta tutti gli elementi stereotipati del genere harem: il protagonista lascia la città natale alla ricerca di se stesso e si trasferisce presso un parente; conosce tante ragazze, ma si innamora di quella più difficile da conquistare, che all’inizio sembra detestarlo ma piano piano si accorge delle sue qualità; è ricco di scene osé, alquanto discutibili e inutili, se non imbarazzanti perché inopportune considerato che non aggiungono nulla alla trama, non colpendo nemmeno l’immaginario erotico del protagonista che seppur schiacciato tra tette e cosce, sembra non fregarsene di meno. Completano la saga dei cliché la seconda incomoda tutta santa e timida e l’amicone dedito al porno da mattina a sera.
A salvare una storia fondata su premesse trite e ritrite sono quei momenti in cui i protagonisti, escono dalle loro forme stereotipate e mostrano lati impensabili del carattere; e in questo l’autore è bravissimo perché riesce a rendere molto bene i conflitti interni nella forte espressività e nei ragionamenti interiori, mai banali ma anzi profondi e attuali, riuscendo a equilibrare l’ecchi con il romanticismo, la banalità di alcune situazioni con la maturità di altre.
I disegni sono un’altra carta vincente di Suzuka: i corpi femminili sono una gioia per gli occhi, mostrati senza censura in ogni dettaglio piccante, così come gli interni degli appartamenti davvero curatissimi, con tende, piante e tanti particolari che li rendono molto accoglienti.
Al contrario di Suzuka, dotata del talento sportivo e già proiettata verso il professionismo, Yamato non ha un’aspirazione precisa se non quella di cambiare il suo status quo.
Ci riuscirà? 18 volumi per scoprirlo e appassionarsi alle sue imprese.
Voto 7