I Cavalieri del Cielo n. 1 – Recensione Cosmo Serie Verde n. 11
Pubblicato il 31 Luglio 2014 alle 16:15
Editoriale Cosmo propone una nuova saga fantasy di area bd: I Cavalieri del Cielo! Non perdete le avvincenti avventure del giovane Gwen di Ys in una saga sword & sorcery scritta da Rodolphe e disegnata da Michel Rouge!
Cosmo Serie Verde n. 11 – I Cavalieri del Cielo n. 1
Autori: Rodolphe (testi), Michel Rouge (disegni)
Casa Editrice: Editoriale Cosmo
Genere: Fantasy
Provenienza: Francia
Prezzo: € 3,00, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: luglio 2014
L’Editoriale Cosmo ha finora proposto materiale eccellente e a mio modesto parere le cose più interessanti sono state quelle appartenenti al genere fantasy. E ne ho avuto la conferma leggendo questo primo numero de I Cavalieri del Cielo, avvincente saga sword & sorcery che sicuramente conquisterà i fan delle storie ambientate in epoche ancestrali e caratterizzate da atmosfere magico/esoteriche. A scriverla è il bravo Rodolphe, pseudonimo di Rodolphe Daniel Jacquette, che si è ispirato alle leggende cavalleresche di Re Artù (in particolare, la versione di Sir Thomas Malory) e alle tradizioni bretoni e celtiche.
La trama è imperniata sulle rocambolesche vicissitudini del giovane Gwen di Ys. Lo scrittore narra il suo percorso esistenziale partendo dall’infanzia. Apparentemente è un bambino come tanti della terra di Armorica, sebbene sin dal principio si intuisca che ha una forza d’animo e un coraggio che lo differenziano dai coetanei. Un giorno, trovandosi in un bosco in compagnia di un’amica, si imbatte in un folletto in difficoltà. Gwen, obbedendo alle richieste della creatura, lo conduce nella dimora di una strega e quest’ultima comprende che Gwen non è un bambino qualsiasi. C’è qualcosa che ha a che fare con il suo retaggio e che lo stesso Gwen ignora. La strega lo mette in guardia, facendogli intravedere squarci di un drammatico futuro.
In seguito, il villaggio in cui vive Gwen viene attaccato da un esercito e il ragazzo è fatto prigioniero e condotto nel castello di un perfido tiranno. Qui inizia a lavorare nelle cucine ma anche in questo contesto incontra una strega. La fattucchiera scopre un particolare importante: Gwen ha un simbolo sulla spalla di cui pochi conoscono il significato. Oltre alla donna, tra essi si annovera lo spietato sovrano che, non appena lo viene a sapere, fa di tutto per eliminare Gwen. Chi è realmente? E per quale ragione il re lo vuole morto? Con l’aiuto della strega, quindi, Gwen fugge e nel corso del tempo cresce diventando un abile guerriero. Ma i pericoli non sono finiti.
Rodolphe delinea una story-line intrigante che cattura immediatamente l’attenzione del lettore, grazie a dialoghi secchi ed incisivi, mai retorici, e ad un ritmo serrato. L’elemento guerresco va di pari passo con quello immaginifico e visionario e di conseguenza non mancano duelli, inseguimenti, battaglie; ma sono anche presenti visioni, stralci di mondi inconcepibili, elfi e strane creature che costituiscono gli elementi essenziali di uno sword & sorcery degno di questo nome. Inoltre, è evidente che la trama immaginata da Rodolphe si preannuncia complessa e articolata e ha il respiro e la vastità di un vero e proprio romanzo.
Un altro pregio de I Cavalieri del Cielo è l’aspetto grafico e da questo punto di vista il penciler Michel Rouge fa un lavoro sopraffino. I personaggi sono tutti ben caratterizzati ed è interessante notare l’evoluzione sia fisica sia psicologica di Gwen: all’inizio ha la delicatezza e il candore di un bambino ma, specialmente nel secondo episodio, evoca già il vigore dell’adolescente che sta per divenire adulto (enfatizzato dalla sequenza in cui fa l’amore con una bella guerriera). Il sovrano, d’altro canto, emana malvagità e in generale ogni character ha una sua peculiarità. Ma Rouge dimostra incredibile talento pure nella rappresentazione dei paesaggi naturali, delle foreste oscure e tenebrose, delle architettura maestose dei castelli e degli interni delle abitazioni, ricchi di dettagli. E non sono da trascurare gli stupendi giochi d’ombra che valorizzano molte pagine. Insomma, abbiamo a che fare con un’opera di alto livello che non deluderà gli amanti del buon fumetto.