Prima vol. 5 – Airborne 44 vol. 1: Sopravvivere – Recensione Mondadori Comics
Pubblicato il 24 Luglio 2014 alle 16:45
Torna uno dei cicli fumettistici di area bd più apprezzati degli ultimi anni: Airborne 44, scritto e disegnato da Philippe Jarbinet! Seguite le intense e drammatiche vicissitudini di due paracadutisti e di un’affascinante pilota durante la Seconda Guerra Mondiale!
Prima vol. 5 – Airborne 44 vol. 1 – Sopravvivere
Autori: Philippe Jarbinet (testi e disegni)
Casa Editrice: Mondadori Comics
Genere: Guerra
Provenienza: Francia
Prezzo: € 9,99, pp. 58, col.
Data di pubblicazione: luglio 2014
Coloro che seguono Historica di Mondadori Comics conoscono Philippe Jarbinet, uno degli autori più validi del fumetto di area francofona, avendo avuto modo di apprezzare Airborne 44, saga di genere bellico che ha ottenuto notevole riscontro. Infatti, il primo volume della migliore collana fumettistica attualmente esistente in Italia includeva proprio i primi due cicli narrativi di Airborne 44. La conferma del talento di Jarbinet arriva adesso con il quinto numero di Prima, sempre targato Mondadori Comics, che presenta materiale più o meno in contemporanea con il mercato francese.
Questo libro inaugura il terzo ciclo di Airborne 44 e anche stavolta il Secondo Conflitto Mondiale è uno degli elementi predominanti dell’opera. Ma non può essere esclusivamente classificata nell’ambito della war story, poiché le ispirazioni e i riferimenti narrativi e culturali sono molteplici. Nello specifico di questa uscita, per esempio, l’autore parte dalla Seconda Guerra Mondiale, delineando una story-line complessa e di vasta portata ma non sempre incentrata sui combattimenti che pure non mancano.
I protagonisti principali sono tre. Innanzitutto, due paracadutisti, Sebastian Leder, di origine tedesca, e Tom De Witt, dal carattere difficile e indisciplinato. Entrambi appartengono alla 101° Divisione Autotrasportata USA, si trovano in Europa e sono pronti a combattere i nazisti. E poi c’è la bella Tessa, abile pilota che gioca un ruolo importante nella vicenda. Così come sono rilevanti il fratello di Sebastian e un vasto cast di comprimari che contribuiscono a rendere varia e interessante la trama.
E sebbene l’inizio della storia sia tipico delle avventure a sfondo bellico, Jarbinet, con una serie di riusciti e approfonditi flashback, racconta il passato dei personaggi, spiegando le motivazioni che li spingeranno ad arruolarsi e ad affrontare gli orrori della guerra. Lo scrittore si richiama ai libri di Hemingway ma nei flashback si colgono echi dei romanzi di Steinback, in particolare di ‘Furore’, con la descrizione dell’America povera e disperata della Grande Depressione e dei contadini costretti dalle banche a cedere i loro terreni e ad emigrare in California sperando di trovare una vita migliore.
Il primo capitolo dell’attuale ciclo di Airborne 44 è introspettivo e Jarbinet analizza in maniera accurata la psicologia dei protagonisti con dialoghi intensi, quasi lirici; ma ci sono anche le battaglie e da questo punto di vista la volitiva e coraggiosa Tessa assume un’importanza indiscutibile, tanto da mettere in alcuni momenti in ombra Peter e Sebastian. L’atmosfera è drammatica, ricca di pathos e tensione. C’è inoltre un’attitudine anti-militarista già evidente nei cicli precedenti. Nello stesso tempo, però, l’autore descrive i soldati con rispetto. Sono esseri umani, in buona fede, spinti dalle circostanze ad affrontare situazioni difficili. Ed è questa loro umanità a fare di Airborne 44 un’opera da considerare con favore.
Jarbinet si occupa altresì dei disegni e il suo tratto elegante, raffinato e minuzioso è perfetto per la rappresentazione dei campi di battaglia innevati, dei cieli solcati dagli aerei così come dei meravigliosi paesaggi dell’America rurale. E i personaggi sono ben caratterizzati: Tessa emana fascino rude, Peter e Sebastian evocano tensione e disperazione, e le emozioni sono espresse tramite sguardi, smorfie facciali, la piega delle labbra o la postura del corpo, dettagli che valgono mille parole. Inoltre, i disegni, abbelliti da splendidi contributi pittorici, sono valorizzati dai colori tenui e delicati dello stesso Jarbinet e costituiscono l’ennesimo elemento pregevole di Airborne 44, un fumetto da non trascurare.