Ferriera di Pia Valentinis – Recensione Coconino Press
Pubblicato il 16 Luglio 2014 alle 10:30
Coconino Press pubblica un’opera particolarissima, una storia intima e intensa in un passato vicino ma anche ormai lontano
Ferriera
Autore: Pia Valentinis
Editore: Coconino Press
Genere: Graphic Novel
Formato: 17×24 cm, b/n, 120 pp, brossurato
Provenienza: Italia
Prezzo: 15.50 euro
Pia Valentinis arriva dal mondo dell’illustrazione, e con Ferriera prova a gettarsi nel complesso mondo della graphic novel. E’ necessario sapere questo quando ci si avvicina a questo fumetto, che si presenta sicuramente diverso dalle storie che il lettore è abituato a leggere.
Ferriera infatti racconta una storia, quella della stessa autrice che biograficamente prova a ricostruire la storia del padre operaio, e quindi la storia di quell’Italia operaia che con tante difficoltà ha contribuito a costruire l’Italia di oggi. E quando si racconta il passato, si sa, non si può pretendere di leggere un libro continuo ma bisogna partire dai frammenti, dai dettagli.
E così Ferriera ci farà conoscere Mario, padre di Pia, che cercò addirittura fortuna in Australia per poi tornare in patria. E l’elemento comune nella vita di Mario, che darà anche il titolo all’opera, è proprio la fabbrica, un mondo a parte di amicizie e rapporti umani ma soprattutto di tensione, fatica e talvolta pericolo.
Dal periodo fascista fino agli anni ’80, attraverso la storia di Mario possiamo capire la storia dell’Italia ma soprattutto degli italiani, gli italiani della classe operaia artefici ma spesso anche vittime di questa storia.
Pia Valentinis non punta a creare un racconto omogeneo, ma punta piuttosto a rimanere fedele alla sua natura di illustratrice mettendo in fila una serie di tavole che non necessariamente narrano degli episodi. Dalla carta di identità alla copertina di un giornale, tutti piccoli dettagli che poi contribuiscono alla creazione della memoria del padre.
Fortunatamente per il lettore, le illustrazioni non sono particolarmente fitte di dettagli e la lettura dell’albo è sorprendentemente scorrevole e veloce. Sarà come osservare una raccolta di ritagli, di fotografie, che puntano a creare un’immagine ben precisa del lettore.
L’autrice non ci risparmia i momenti più duri della vita del padre, in perenne bilico tra la fabbrica il pronto soccorso, ma non disdegna la rappresentazione dei momenti felici e intimi.
La parte grafica è fortemente espressiva: nel bianco e nero troviamo tutta la partecipazione e il coinvolgimento emotivo dell’autrice, che ha dovuto sicuramente scavare a fondo nel proprio passato in maniera completa per poter fornire un ritratto realistico e coinvolgente.
Ogni pagina sembra quasi avere vita propria e indipendente dalla storia, nessuna parola è sprecata ma ogni cosa ha la sua importanza nella narrazione collettiva.
Sicuramente il tentativo sperimentale poteva andare peggio insomma: Pia Valentinis crea un’opera che non ha difetto nel suo essere frammentata, ma che proprio in questo trova la sua forza: chi è interessato al genere sicuramente dovrà dare una chance a Ferriera.