The Wolf Among Us – Episodio 1: Faith – Recensione

Pubblicato il 21 Novembre 2013 alle 17:12

Braccati dagli eserciti dell’Avversario, le creature delle Fiabe si nascondono nel nostro mondo, in una comunità chiamata Fabletown a Manatthan. I profughi devono mimetizzarsi acquistando un incantesimo chiamato Glamour che li fa apparire come degli esseri umani. Quelli che non possono permetterselo sono relegati in un ghetto chiamato Farm. Con le sembianze di un rude umano, Bigby Wolf, il Lupo Cattivo, è lo sceriffo incaricato di mantenere l’ordine nella comunità.

Titolo originale: The Wolf Among US – Episode 1: Faith
Genere: Avventura grafica
Sviluppatore: Telltale Games
Distribuzione (Italia): Distribuzione digitale
Provenienza: USA
Piattaforma: Windows PC, Xbox 360, PlayStation 3, PlayStation Vita, OS X, iOS
Modalità di gioco: Singleplayer
PEGI: 16
Data di uscita: 11 ottobre 2013

 

La Telltale Games è una casa di sviluppo specializzata in avventure grafiche a episodi basate su franchise di successo quali Ritorno al Futuro, Jurassic Park e C.S.I. fino allo stratosferico successo dello scorso anno con The Walking Dead, di cui è in arrivo il sequel, che sfrutta la popolarità del fumetto horror di Robert Kirkman edito da Image e della serie tv che ne è stata tratta tenendo incollati agli schermi milioni di telespettatori in tutto il mondo.

Anche The Wolf Among Us è tratto da un fumetto. Si tratta di Fables, la serie DC-Vertigo creata da Bill Willingham. Il gioco si svolge vent’anni prima degli eventi narrati nell’opera originale. Come in The Walking Dead, gli sviluppatori hanno creato un accattivante stile estetico da fumetto tridimensionale che si mescola qui ad un’atmosfera da tipico racconto hard-boiled.

Agli ordini dell’odioso Ichabod Crane, sindaco della comunità di Fabletown, Bigby Wolf deve indagare sull’omicidio della giovane Faith, affiancato dalla splendida Biancaneve. Insieme si muovono tra esseri fiabeschi la cui permanenza nel mondo reale sembra averli resi cinici e privi di ogni romanticismo. La Bella e la Bestia sono in crisi coniugale, Dee e Dum Tweedle sono i tirapiedi di un misterioso boss, Mr. Toad è un ometto patetico e spaventato e il Boscaiolo, nemico giurato del Lupo Cattivo nella fiaba di Cappuccetto Rosso, è qui un uomo brutale sul quale ricadono subito i sospetti del protagonista.

Viene riproposta la stessa formula che ha decretato il successo di The Walking Dead. Il giocatore ha infatti la possibilità di poter prendere decisioni fondamentali che influiscono sul prosieguo della storia. Importanti quindi i dialoghi nei quali si è chiamati a scegliere, in maniera piuttosto tempestiva, la frase da dire tra le quattro proposte.

Le sequenze action e di combattimento sono corpose e il giocatore deve pigiare velocemente il pulsante che viene indicato in sovraimpressione. La parte investigativa è troppo semplice e lineare, gli elementi con cui interagire nell’ambientazione sono pochissimi e la storia procede senza troppi grattacapo. L’esperienza videoludica per questo primo episodio non dura più di un’ora e mezza.

La fruizione è gradevole anche se si ha la sensazione di assistere all’episodio di una serie televisiva in cui il giocatore è chiamato a fare il minimo sindacale. I personaggi sono scritti bene, l’ambientazione è coinvolgente e crea curiosità per il prosieguo della storia. Qualche idea in più sul piano del gameplay non guasterebbe.

Voto: 7

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