Transmetropolitan n. 10 – Recensione Vertigo Classic Lion Comics

Pubblicato il 6 Luglio 2014 alle 10:30

Il dissidio tra l’irriverente Spider Jerusalem e il perfido Presidente Callahan arriva finalmente al suo stadio finale nel prorompente decimo volume di Transmetropolitan, l’eversivo serial Vertigo di Warren Ellis! Chi vincerà? Scopritelo in questo nuovo tp!

Vertigo Classic n. 29 – Transmetropolitan n. 10

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Autori: Warren Ellis (testi), Darick Robertson (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Fantascienza
Provenienza: USA
Prezzo: € 13,95, 16,5 x 25,2, pp. 144, col.
Data di pubblicazione: maggio 2014

Transmetropolitan è senza ombra di dubbio una delle serie più provocatorie di Warren Ellis, autore già di per sé estremo, e non tanto a causa delle invenzioni narrative quanto dell’incisiva denuncia del sistema informativo e politico della società occidentale. Protagonista delle vicende è Spider Jerusalem, giornalista d’assalto che fa pensare al compianto Lester Bangs e al suo stile di scrittura irriverente e sopra le righe. Anche Spider è irriverente, non si fa scrupoli ed è pronto a raccontare la verità senza curarsi dei pericoli. E i pericoli in Transmetropolitan abbondano.

Il contesto della story-line è cyberpunk. Spider agisce in un’America futuribile al soldo delle grandi corporation, abitata da una collettività ormai obnubilata dai programmi televisivi trash e dal materialismo più sfrenato. Si tratta di una descrizione metaforica del mondo contemporaneo e, tramite suggestioni sci-fi, Ellis analizza la corruzione ormai dilagante nel nostro tempo. Spider lavora per la rivista Word, coadiuvato dalle sue belle assistenti Channon e Yelena, ma ha pestato i piedi alla persona sbagliata: il Presidente degli Stati Uniti Callahan.

Costui non è solo corrotto fino al midollo ma uno squilibrato che per disgrazia occupa una posizione di potere. Non esita a fare uccidere chiunque se ritiene che ciò possa essergli utile politicamente e lo ha fatto con Vita Severn, una sua portavoce. Ma tra Vita e Spider stava nascendo qualcosa e il giornalista ha giurato di vendicare la morte della donna, costi quel che costi. E forse potrebbe essere l’ultima cosa che il cronista potrà fare, dal momento che ha scoperto di aver contratto un virus che gli sta progressivamente devastando il cervello.

In questo tp che include i nn. 55-60 del comic-book originale i nodi verranno al pettine. Spider ha appreso che Callahan ha avuto rapporti sessuali con una Transiente, una donna che si è fatta sottoporre a complicate operazioni chirurgiche allo scopo di diventare mutante, e l’eventuale scandalo potrebbe compromettere la sua immagine. Ma magari non è sufficiente e se Callahan non riuscisse a controllare la sua follia e commettesse un grave gesto, le cose per lui potrebbero davvero peggiorare. E Callahan questo errore lo commette e a farne le spese saranno vari studenti universitari coinvolti in una manifestazione di protesta. Senza spoilerare, anticipo solo che ci sarà un faccia a faccia feroce e devastante tra Spider e il Presidente.

Pure stavolta Ellis punta il dito contro il sistema di (dis)informazione ormai sotto gli occhi di tutti e analizza in maniera spietata lo stato di polizia che tormenta l’occidente con il pretesto della sicurezza e della lotta al terrorismo e che reprime qualsiasi forma di dissenso. E lo fa con testi sarcastici, graffianti, punk nello spirito, non privi di sperimentalismi e di echi delle controculture. La scansione narrativa è veloce e la televisione costituisce una presenza ossessiva nella trama. Sono i programmi tv infatti a fare da commento implicito a ciò che si legge e da questo punto di vista, pur restando comunque lineare, la sceneggiatura di Ellis è di sorprendente complessità.

Darick Robertson, penciler regolare di Transmetropolitan, fa come al solito un buon lavoro caratterizzando efficacemente Spider e gli altri personaggi e illustrando con perizia i paesaggi urbani che fanno da sfondo all’azione. Il suo tratto è abbellito dalle chine di Rodney Ramos e perciò anche per quanto riguarda l’aspetto grafico abbiamo a che fare con un’opera di tutto rispetto. Lo ribadisco: il dissidio tra Spider e Jerusalem si conclude qui. Ma la storia non finisce e bisognerà attendere ancora un altro tp per scoprire quale sarà il destino finale del più incazzato e incorreggibile reporter dei fumetti. Da non perdere.

Voto: 8

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