Prometeo vol. 1 – Esogenesi: Recensione Fantastica Mondadori Comics

Pubblicato il 23 Giugno 2014 alle 10:30

Ritorna la collana Fantastica della Mondadori Comics con il primo volume di un’eccezionale saga fantascientifica di Christophe Bec: Prometeo! Per quale ragione una serie di eventi sconvolgenti si verificano sulla terra? La risposta vi lascerà senza fiato!

Fantastica vol. 4 – Prometeo vol. 1 – Esogenesi

fantastica 4 prometeo 1 00Autori: Christophe Bec (testi), Christophe Bec, Alessandro Bocci (disegni)
Casa Editrice: Mondadori ComicsGenere: Fantascienza
Provenienza: Francia
Prezzo: € 14,99, 22 x 29, pp. 146, col.
Data di pubblicazione: giugno 2014

Il pensiero di scrivere questa recensione mi fa venire i sudori freddi e non perché Prometeo, quarta proposta dell’ottima collana Fantastica di Mondadori Comics, non mi sia piaciuta, tutt’altro! Ma perché è talmente piena di riferimenti alla mitologia, alla religione, all’ufologia, all’archeologia, alla storia alternativa, alle teorie della cospirazione e così via, che sviscerare tutte le tematiche affrontate richiederebbe parecchio spazio. C’è inoltre il rischio che dimentichi molti dettagli e perciò, prima di procedere, chiarisco subito che Prometeo è un gioiello che vale assolutamente la pena leggere. Farà la gioia degli estimatori del fumetto di area bd nonché dei fan della science-fiction e dei moderni serial televisivi dalle story-line complesse e labirintiche stile Lost, tanto per capirci.

In fondo, c’era da aspettarselo perché a scriverlo e a disegnarlo è Cristophe Bec e coloro che hanno già avuto modo di scoprire altre sue opere sanno che è un cartoonist di notevole talento. Come ho già specificato, la vicenda di Prometeo è complessa e articolata, con numerosi personaggi e tante sezioni della trama dalle molteplici ambientazioni, sia fisiche che temporali. Infatti, Bec ci presenta, per esempio, dei conquistadores che fanno una scoperta sconcertante; oppure ci narra la leggenda di Prometeo, con tanto di divinità greche a fare da protagonisti.

Ma buona parte della storia si svolge comunque nel 2019. Il mondo è quello che conosciamo ma un giorno si verifica un avvenimento incredibile. Il 21 settembre scompare uno shuttle e l’indomani, alle ore 13.13, tutti gli orologi del pianeta si fermano. Ma un manufatto greco denominato Anticitera, conservato in un museo di Atene, una specie di rudimentale meccanismo ad orologeria, di colpo inizia a funzionare. Dopo tre ore però si blocca e tutti gli orologi della terra ricominciano a ticchettare. E le cose peggiorano, poiché ogni giorno, sempre alle 13.13, le stranezze si ripetono e diventano sempre più terribili.

Vecchi relitti scomparsi riappaiono (e tra essi il Titanic); tutti i satelliti precipitano dallo spazio provocando caos e distruzione e una stazione spaziale cade addirittura sulla cattedrale di Notre-Dame. E gli incidenti avvengono sempre nel fatidico orario. Cosa sta succedendo? È la fine del mondo? Le profezie bibliche si stanno dimostrando esatte? Oppure la risposta è più agghiacciante? Alcuni pensano che ci sia lo zampino del fantomatico progetto Blue Beam, ideato dagli Stati Uniti allo scopo di instaurare una dittatura globale, quel Nuovo Ordine Mondiale che ossessiona i teorici della cospirazione. E se invece i responsabili fossero temibili alieni che da secoli osservano l’umanità e hanno deciso di conquistarla? E qual è il significato recondito del numero tredici?

Le risposte non sono semplici e i numerosi character di Prometeo (un’ambiziosa giornalista di Fox News, il Presidente degli Stati Uniti, un’esperta di ufologia, e poi militari, scienziati, archeologi e così via) cercano di dare un senso all’orrore e tutti insieme diventano parte di un avvincente mosaico narrativo che coinvolge il lettore sin dal principio. Il ritmo della narrazione è lento, con dialoghi densi e profondi, ma la lentezza è voluta e contribuisce a costruire un’atmosfera di tensione e ansia che non concede tregua. Le sequenze imperniate sulle catastrofi sono invece contrassegnate da innegabile velocità e risultano scioccanti anche per questa ragione. Bec si fa influenzare dalla fantascienza di pellicole alla Indipendence Day ma si collega altresì agli antichi miti, alla numerologia (i numeri sono onnipresenti nella trama), ai sistemi cabalistici, alla fisica quantistica, delineando un riuscito mix di thriller, spy-story e fantapolitica.

I disegni, d’altro canto, sono spettacolari. Bec possiede un tratto realistico, elegante, raffinato, e dimostra notevole attenzione nei confronti dei dettagli. Ciò vale sia per le vignette minuscole che compongono tante tavole sia per le illustrazioni a tutta pagina di grande impatto visivo. Nel terzo episodio del volume si fa coadiuvare dall’altrettanto bravo Alessandro Bocci, in linea con lo stile di Prometeo, e i due firmano un lavoro di altissimo livello qualitativo. Sinceramente, sarà dura per me aspettare il seguito di una saga che già da questa prima uscita si preannuncia memorabile. Se questo mese dovete quindi scegliere un fumetto, date una chance a Prometeo. Non ve ne pentirete.

Voto: 9

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